Il Carnevale in Emilia Romagna

Busseto
Busseto è da sempre Città del Carnevale. La festa nacque intorno alla metà dell'800. Purtroppo fu interrotto alcuni anni a causa delle guerre. Da allora la tradizione non è comunque cambiata, sono rimasti gli enormi Carri in cartapesta, le Bande e le Majorettes, i Soggetti Speciali e le maschere a piedi.
Per una giornata si ritorna tutti un po' bambini, e tra il lancio di coriandoli e stelle filanti si ritorna a casa tutti infreddoliti, ma contenti per aver partecipato ad un evento tanto divertente. La vera regina di questa manifestazione è la CARTA!!! Quintali e quintali quelli che vengono usati per fare le maschere.
Quintali di coriandoli colorati lanciati dai carri. Gli eroi che sono riusciti a mantenere viva questa tradizione sono i volontari dell'Associazione "AMICI della CARTAPESTA", che con tanta pazienza impegnano per mesi tutto il loro tempo libero nella costruzione dei carri.
Dal 1998 si occupano della realizzazione di vere opere d'arte.
www.carnevaledibusseto.it
Castelnovo di Sotto
Il "Castlein" è la maschera simbolo del Carnevale di Castelnovo di Sotto; con la berretta calata sulle orecchie, con le scarpe grosse da contadino, con i suoi calzoni "ascellari", egli prenderà per pochi giorni il potere, darà il via alla festa, ai giochi popolari, restituirà ad un paese intero l'orgoglio ed il piacere di seppellire la stupidità del mondo sotto il fragore di una risata intelligente e provocatoria.
Il Re del Carnevale di Castelnovo di Sotto offrirà, insieme a un pizzico di buonumore, un bicchiere di vino, una fetta di salame, un pezzo di gnocco fritto.
www.alcastlein.it
Motta sulla Secchia
A Motta sulla Secchia, in un ampio capannone di campagna non lontano dall'argine, durante i mesi invernali un gruppo di persone s'incontra e lavora anche fino a notte fonda.
Il gruppo ama tenere segreto l'oggetto della propria attività. Ma a Carnevale il capannone si spalanca e il segreto è svelato: trainati da trattori agricoli e seguiti da bambini, ragazzi e adulti, tutti in maschera, escono i carri.
Tra cori e schiamazzi i carri allegorici si avviano sulla strada che dalla campagna porta in centro a Cavezzo, dove nella festa della domenica di Carnevale ogni carro, ogni gruppo atteso è acclamato da tutta la gente.
Cento
Il Carnevale di Cento è un CARNEVALE STORICO, la cui antichissima tradizione ha infatti lasciato traccia in un affresco del 1615 del pittore centese Gian Francesco Barbieri chiamato "Il Guercino", dove viene rappresentato "il Berlingaccio", una maschera locale, in una festa nel palazzo comunale offerta al popolo nel giovedì grasso dal Magistrato cittadino, con profusione di dolciumi e rinfreschi.
Lo spirito surreale e fantastico, goliardico e giocoso tipico di questa manifestazione, amata dai grandi e dai piccini, viene incarnato dai mastodontici e colorati carri allegorici di cartapesta che sfilano ogni domenica lungo il circuito carnevalesco, tra due ali di folla festante e incantata.
www.carnevalecento.com
Civitella di Romagna
Il carnevale, che precede l'inizio della Quaresima, è una festa antica di cui si hanno notizie negli archivi comunali di Civitella fin dal 1688. Sembra però che i festeggiamenti fossero una consuetudine avviata molti anni prima.
Lo storico Addis Sante Meleti riferisce che nel 1702 il Papa, ritenendo inopportuni i festeggiamenti, annullò il carnevale in tutto lo Stato. Ma, nonostante tutto, questa ricorrenza non è mai passata di moda anche nei periodi più difficili della storia del territorio.
Dal 1718 al 1720, per esempio, il Carnevale venne riproposto dopo una lunga sosta nonostante in quegli anni la Romagna fosse duramente provata dalle carestie e dal passaggio di truppe straniere.
L'aspetto più moderno di questa ricorrenza lo si deve all'Associazione Carnevale che ripropose nel 1961 la prima edizione di quello che in 40 anni sarebbe diventato l'evento più atteso della Val Bidente.
www.carnevalecivitellese.it
San Matteo alla Decima
San Matteo della Decima è attraversato dal canale di San Giovanni e si snoda la strada statale che congiunge Bologna con Ferrara.
Nel secolo scorso, mediante uno stretto ponticello si accedeva, dalla strada statale, al piazzale della chiesa dove i decimini, nel 1888, si radunarono per assistere alla prima sfilata dei carri carnevaleschi: "al di qua" del canale la gente e "al di là" del canale, sulla statale, la sfilata.
I carri carnevaleschi che hanno contribuito a rendere "grande" il carnevale di Decima sono tanti ed ognuno di essi è ricordato per al spéll (Spillo), eclatante e inaspettata trasformazione, che avviene sulla piazza durante la prima domenica di carnevale, mediante complicati meccanismi ed ingegnose "trovate" sceniche (In definitiva il carro entra in piazza con un assetto ed esce completamente cambiato). Ma il carnevale di Decima non si esaurisce soltanto nella sfilata dei carri e nello "Spell" ma anche nella recita di "zirudelle" che hanno la funzione di spiegare il soggetto del carro e di preparare il pubblico allo "svolgimento/trasformazione" del soggetto.
Nelle poesie, in versi dialettali a rime baciate, vengono privilegiati gli aspetti ironici, gli elementi gergali ed il vivace ed arguto linguaggio, mescolato a trovate divertenti quasi "fulminanti", suscita spessissimo l'ilarità generale. Al termine delle trasformazioni i carri vengono inondati dalla allegria più sfrenata e abbandonano la piazza con un ricco gettito di caramelle, peluche, gonfiabili, palloni, e tanto altro da rendere ancora più partecipe il pubblico che riempie la piazza.
Le società in gara "lottano" per conquistare il tanto agognato Gonfalone storico, che ogni anno viene rimesso in palio, e la bandiera bianca simbolo della vittoria! Le società che hanno conquistato 3 primi premi hanno il diritto di poter scrivere il proprio nome sul gonfalone.
www.carnevaledidecima.it
Gambettola
Le sfilate di Carnevale a Gambettola sono una tradizione che si ripete di anno in anno.
La festività di Carnevale è molto famosa a Gambettola per la sua storia,e il programma delle manifestazioni a Gambettola è davvero molto ricco. Mostre. eventi, concerti e locali animeranno le serate e giornate di febbraio, fino al martedì grasso, rendendo gradevoli le giornate di giovedì, sabato e domenica.
www.regioni-italiane.com
Imola
Come in tantissime altre città italiane, anche Imola aveva una sua tradizione di Carnevale, incentrata in particolare sulla sfilata dei carri allegorici e sui veglioni. Al riguardo ci sono dei documenti nella Biblioteca Comunale che riportano alla seconda metà del '700.
Nel corso del '900 però la tradizione si interruppe più volte e le ultime edizioni con la sfilata dei carri si svolsero dal 1982 al 1988, organizzate dall'Amministrazione comunale in collaborazione con i Consigli di Quartiere e i Centri Sociali del territorio.
Nel 1996 l'Amministrazione comunale decise di riproporre durante le giornate di Carnevale un momento di festa nella piazza centrale della città e la popolazione rispose con entusiasmo. Da quel momento stabilì di provare a reinventare una tradizione locale di Carnevale, evitando però di centrarla sul carro allegorico.
Dal 1998 il carnevale ha assunto la sua connotazione attuale diventando il Carnevale dei Fantaveicoli. Imola nel '900 era denominata "la città dei matti" (per la presenza di due ospedali psichiatrici) e forse una certa dose di "pazzia" e di estrosità si è trasmessa agli imolesi; Imola fa parte della Romagna e di romagnolo ha la passione dell'ingegnosità tecnica e dell'invenzione; Imola è famosa nel mondo per l'Autodromo, ma forte è l'amore per la bicicletta, compagna fedele di ogni giornata. Da questi elementi - uniti al radicato rispetto per l'ambiente - è nata l'idea del "Fantaveicolo". Cos'è il Fantaveicolo.
Si tratta di un veicolo che può mescolare fantasia, creatività, ingegnosità, colore, stravaganza, ironia. Può essere creato in modo originale ed unico, come pure essere realizzato assemblando biciclette, carriole o altri veicoli d'uso comune. Importante che sia caratterizzato anche in modo tematico, con un soggetto, un mascheramento ed un abbellimento a scelta.
Altro elemento indispensabile: il movimento del veicolo non può avvenire con l'utilizzo di motori inquinanti.
Il Fantaveicolo caratterizza la parte centrale della festa. Un apposito concorso coinvolge tutti i partecipanti che sfilano nella grande parata di Domenica. Ma la festa non si esaurisce qui: il concorso e la sfilata dei gruppi mascherati, il Carnevale dei Bambini e dei Ragazzi, i laboratori per i più piccoli, le mostre fotografiche arricchiscono il clima di festa e divertimento in tutta la città. Nel corso degli anni la manifestazione ha incrementato la sua popolarità superando sempre le 20.000 presenze, e inserendosi così di diritto tra i più originali e coinvolgenti carnevali italiani.
www.carnevalefantaveicoli.it
Modena
Il periodo che precede la quaresima e conduce alla santa Pasqua a Modena viene abbellito e vivacizzato dalle decorazioni carnevalesche, dalla preparazione di dolci tipici del Carnevale come le bugie e le chiacchiere, o dalle immagini ed esibizioni dei disegni fatti dai bambini delle maschere di carnevale come Arlecchino, Balanzone, Pulcinella, Pantalone, Gianduja, Colombina.
Tipico del Carnevale di Modena è il discorso o sproloquio di Sandrone, rigorosamente in dialetto modenese. I contenuti dello sproloquio possono cambiare di anno in anno, ma la struttura è più o meno la medesima.
Accompagnato dalla moglie Pulonia e dal figlio Sgorghiguelo (il trio viene chiamato la famiglia Pavironica) Sandrone commenta i più importanti avvenimenti della città nell'anno appena trascorso, prende simpaticamente in giro gli amministratori e le personalità cittadine, segnalando problemi e disfunzioni. Mette poi in ridicolo le "piccole" voglie della popolazione facendone notare l'inutilità, disquisisce sui giovani, incuriosito ma anche inorridito dalle nuove mode, si lamenta delle spese folli e alla fine tutti si aspettano che si burli anche della Ferrari e della squadra di calcio del Modena.
www.regioni-italiane.com
Persicetano
Il Carnevale Storico Persicetano ha luogo nella città di San Giovanni in Persiceto in provincia di Bologna ed è considerato uno dei più importanti carnevali d'Italia. Va però ben distinto dal Carnevale di Decima che ha invece luogo a San Matteo della Decima, frazione di San Giovanni in Persiceto.
Come tutte le più grandi e famose manifestazioni carnevalesche, anche nel Carnevale Persicetano ci sono sfilate di carri allegorici, gruppi mascherati e costumi coloratissimi. Ma la caratteristica che distingue queste due manifestazioni carnevalesche dalle altre è l'esecuzione dello Spillo, o meglio "al Spéll", termine dialettale che, nel contesto del Carnevale Persicetano, va ad indicare gli effetti speciali mediante i quali il carro subisce una metamorfosi, una vera e propria trasformazione, che dischiude e rende manifesto il suo significato allegorico nascosto.
La storia di questo carnevale è molto antica: la prima edizione ufficiale risale al 1874, quando fu fondata la Società di Bertoldo, ma secoli prima se ne trovano le tracce in scritti di studiosi di storia locale. Scriveva il Forni nella sua storia di Persiceto in corrispondenza dell'anno 1893: "In una sol cosa i Persicetani, nonostante le profonde dissensioni politiche, si trovavano d'accordo e cioè nel divertirsi e nel far divertire in tempo di carnevale. Una società, fondata già da molti anni, intitolata a Bertoldo e che si aggregò l'altra già del ribelle suo figlio Bertoldino, riunì soci di ogni classe e di ogni partito ed indisse corsi mascherati, feste popolari, veglie danzanti, lotterie di beneficenza e divertimenti popolari per modo che mentre negli altri paesi il carnevale era da gran tempo morto e sepolto, a Persiceto riviveva con tanto brio come e più che ai bei tempi antichi". Nel corso degli anni si sono avute due pause dovute alle guerre e una sospensione da 1956 al 1969.
Anche oggi nel più che centenario carnevale persicetano, "come e più che ai bei tempi antichi", i carri allegorici sfilano per le vie del centro preceduti dal re del carnevale Bertoldo, con Bertoldino, la moglie Marcolfa e la loro corte. Sono carri progettati e realizzati, nel corso di due o tre mesi di serate (alacri e conviviali), da folti gruppi di amici riuniti in una decina o poco più di società carnevalesche. Il Carnevale Persicetano si tiene in due domeniche di Carnevale: nella prima domenica ogni carro esegue il proprio Spillo, mentre nella seconda si ha la Premiazione del Carro Vincitore. La manifestazione si svolge lungo un percorso circolare ricavato nelle vie del centro di San Giovanni in Persiceto e che attraversa la piazza centrale del paese. Qui, tra le facciate della Basilica Collegiata e del Municipio, avvengono sia la Rappresentazione dello Spillo che la Premiazione.
San Pietro in Casale
SANDRON SPAVIRON è la maschera del Carnevale di San Pietro in Casale.
Nel 1870 alcuni buontemponi, trenta in tutto, istituirono, con giovanile ardore, una società per divertimenti carnevaleschi.
Fu eletto a re del carnevale Sandron Spaviron dal Bosco di Sotto da Modena. Si stabilì di fare due corsi mascherati uno nell'ultima domenica e uno nell'ultimo martedì di carnevale. La domenica il re Sandron fece il suo ingresso in paese seguito dai grandi dignitari del suo regno. Fu accolto al suono di un inno che ancora riscuote gli applausi del pubblico.
Il martedì si ripeterono i divertimenti della domenica. I due corsi splendidi per partecipazione e per i carri bellissimi che vi intervennero, lasciarono in tutti il desiderio che tali divertimenti si ripetessero negli anni seguenti.
Infatti l'anno successivo la società che si intitolò "Sandròn Spaviròn" si accrebbe notevolmente e ai corsi aggiunse un magnifico ballo popolare, il bruciare del fantoccio del carnevale, con relativa lettura del testamento, nella prima domenica di quaresima e il pranzo sociale nella seconda domenica. Nel testamento venivano e vengono messe alla berlina persone del paese con richiamo a fatti ed aneddoti avvenuti nel periodo carnevalesco.
La lettura del testamento richiama un pubblico assai numeroso che noncurante del tempo, sosta per qualche ora nella Piazza del mercato. Nell'ultimo lunedì di carnevale si fece per molti anni una lotteria a beneficio dei poveri del comune. Nel corso del tempo sono state modificate le due giornate di sfilata dei carri allegorici.
Attualmente le sfilate si svolgono nelle due domeniche che precedono il martedì grasso.
www.carnevaledisanpietroincasale.it
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