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Il Carnevale in Campania

Il Carnevale in Campania

Agropoli
Da molti anni il Carrnevale di Agropoli è brillantemente organizzato dall' Associazione Il Carro, in collaborazione con l'amministrazione Comunale, Assessorato al turismo. E' una festa vivace ed unica nel suo genere, che colora di di fantasia la Città di Agropoli, pacificamente invasa, durante le sfilate dei carri, da un popolo festante che si stima intorno alle ottantamila unità.
I Cartapestai nel mese di Settembre avviano il loro alacre, paziente e sapiente lavoro, e tutta la loro versatile creatività la ritroveremo nei carri allegorici che animeranno le tanto attese sfilate.
www.carnevalediagropoli.it

Arpaise
l Carnevale capaccese è un appuntamento tradizionale e molto atteso oltre che un volano turistico da sfruttare appieno nell'ottica della destagionalizzazione degli eventi; il Comune, anche quest'anno, sosterrà la manifestazione dando pieno sostegno agli organizzatori, capaci ancora una volta di allestire un programma ricco nonostante il periodo di crisi.
www.prolocoarpaise.it

Capua
Capua, con il suo Carnevale, giunto nel 1985 all'edizione del centenario, si colloca nell'ampia mappa delle capitali della comicità popolaresca e dell'allegria.
Lo scenario architettonico che accoglie la manifestazione è particolarmente significativo: Piazza dei Giudici ed il Corso Appio dove nei secoli passati si svolsero fastose cerimonie per ospitare sovrani e dignitari civili ed ecclesiastici in visita alla città.
Alle testimonianze storico-ambientali, si aggiungono nei sei giorni dedicati alla manifestazione, gli apparati architettonici, le luminarie, i carri. Questi ultimi mostrano sempre una feconda fantasia nella varietà dei temi: dalla caricatura di personaggi celebri alla rappresentazione deformata di fatti della vita popolare, dalla rievocazione di maschere tradizionali italiane al commento di fatti politici internazionali.
www.capuaonline.it

Castelvetere sul Calore
Anche a Castelvetere sul Calore il Carnevale rappresenta uno dei momenti più attesi dell'anno.
Al ritmo di tarantella, i carri allegorici, accompagnati dai gruppi di ballo, sfilano lungo le strade del paese, allietando i tanti visitatori presenti. Le danze in maschera che accompagnano i carri minuziosamente lavorati nel corso dei mesi dagli appassionati del luogo, costituiscono delle vere e proprie coreografie tutte da ammirare nel corso della sfilata.
Il Carnevale Castelveterese risale al 1683, quando si diede vita per la prima volta ad una vera e propria gara fra artigiani delle località Castello e Pianura, oggi Piazza e Via Roma.
www.colterminiocervialto.it

Montemarano
Il Carnevale di Montemarano è una grande festa di popolo che si distingue da tutte le altre manifestazioni simili, che si tengono nella zona e in tante altre parti d'Italia e che pure hanno tanta rinomanza, per la spontaneità della partecipazione della gente.
In effetti, sono tutti i cittadini, dai più piccoli ai più anziani, che nei tre giorni del carnevale si travestono e si lanciano in una irrefrenabile danza al ritmo frenetico della "tarantella montemaranese" riprodotta rigorosamente dal vivo da un'orchestrina ambulante, girando a mo' di processione per le strade principali del centro. Carnevale ha inizio già con la ricorrenza di S. Antonio Abate, 17 gennaio (a Sant'Antono maschere e suoni) e ha termine la domenica successiva alle ceneri con "Carnevale morto", allorquando, dopo il commiato funebre - ironico da Carnevale, ci si lancia in un'ultima danza sfrenata fino alla rottura della "pignata" dalla quale fuoriescono biscotti e confetti, che simbolicamente rappresentano un buon auspicio per la primavera che si avvicina.
Si tratta, quindi, di una festa davvero particolare in cui si ripetono antichi gesti rituali di cui oggi, si trascura ormai il significato, che hanno una chiara matrice pagana.
Il nucleo originario dei primi abitanti di Montemarano, che viveva di pastorizia e di caccia fu caratterizzato nel costume da civiltà pagane con tutto il conseguente corredo di superstizioni e di paradossali credulità.
Una festa collettiva, o altro evento, simili al Carnevale, potevano essere e costituivano il pretesto, in molte comunità, villaggi e borghi, per celebrare cerimonie scaramantiche a difesa di abitanti, di comunità e tribù, minacciati da qualsiasi turbativa.
Ciò faceva sentire il senso della propria appartenenza come l'unico vero antidoto contro nemici di ogni sorta o, in moltissimi casi, contro ingombranti fantasmi, di cui era popolata la fantasia di gente primitiva, che guardava al cosmo come a qualcosa di dominante e misterioso.
www.carnevaledimontemarano.it

Palma Campania
Le prime tracce di manifestazioni simili al carnevale si trovano già nell'antico Egitto, dove, nel giorno dell'equinozio d'autunno, erano celebrati con grandissimo sfarzo i Cherubs, o festa dei buoi e d'altronde maschere e travestimenti venivano utilizzati dagli stregoni fin dal paleolitico.
Ma è soprattutto nel mondo romano che possiamo ritrovare le origini del Carnevale di Palma.
Famosi erano Baccanali, celebrati in onore del dio Bacco con festeggiamenti che invadevano le strade della città e legami col carnevale hanno anche i Lupercali, feste della fertilità in onore di Fauno.
A marzo e a dicembre si celebravano i Saturnali, le feste sacre a Saturno, che duravano sette giorni, durante i quali gli schiavi diventavano padroni e il "re della festa" veniva eletto dal popolo.
In questa festa romana si può quindi trovare un prima traccia del desiderio di rovesciamento dei ruoli che da sempre caratterizza il carnevale.
www.carnevalepalmeseofficial.it

Paternopoli
Il primo tentativo di realizzazione di carri allegorici nella città fu la sfilata, risalente alla fine degli anni Quaranta, che aveva come tema "La scoperta dell'America". Tre camion , rivestiti di legno a mo' di caravelle, rappresentavano la Nina, la Pinta e la S. Maria, sfilarono per le strade del paese, partendo dalle Fornaci, dove erano stati allestiti i carri e preparati i canti. A bordo dominava la figura di Cristoforo Colombo, con un grande cannocchiale che tentava di avvistare la terra. Quando il carro arrivò in prossimità di Piazza XXIV Maggio, Colombo urlò :" Terra! Terra!". Aveva raggiunto la sua meta.
Da una capanna allestita per l'occasione uscirono i Pellerossa, persone interamente rivestite di pelli di pecore e di capre e con il viso tinto di rosso. Furono rappresentati anche il Re e la Regina Isabella di Castiglia che finanziarono il viaggio al grande navigatore genovese.
Tutti i personaggi, sia maschili che femminili, erano interpretati da uomini. Per la mentalità di allora, non era tollerata la partecipazione delle donne a siffatte manifestazioni.
www.paternopolionline.it

Saviano
Il carnevale di Saviano nasce nel 1977 su iniziativa di Nicola Strocchia, in parte sulla scia del movimento politico di quell'anno, che in Campania vide saldarsi gli autonomi con i movimenti di recupero delle radici popolari, ed in parte per contrastare le deplorevole usanza di festeggiare il carnevale lanciando uova e farina sui passanti (usanza che si registra ancora oggi in alcune zone della provincia di Napoli).
Quell'anno fu fatto sfilare un carro che aveva come tema la storia di Masaniello. L'anno successivo la manifestazione fu replicata con la sfilata di due carri. Col tempo sono sorti vari comitati che ricalcano, grosso modo, i rioni in cui è suddiviso il territorio del comune di Saviano e i carri sono diventati tredici.
La manifestazione non è solo costituita dalla sfilata dei carri nel giorno di martedì grasso, ma da feste popolari che, nelle tre settimane antecedenti, animano la vita del territorio.
La particolarità del carnevale savianese è costituita dal forte legame con le tradizioni contadine del territorio nolano, e quindi si pone anche come sistema per salvare la memoria popolare, che altrimenti andrebbe persa.
Striano
La simpatica irriverenza del Carnevale approda per il 29° anno consecutivo a Striano (Na). E' ormai una festa legata alla tradizione del territorio, durante la quale è obbligatorio divertirsi e lasciarsi andare all'euforia dei carri allegorici, realizzati rigorosamente in carta pesta dai "mastri carristi". Balli, spettacoli, sfilate e artisti di strada,Cabaret e artisti di spessore nazionale, non manca nulla per un Carnevale DOC, quest'anno ancor più speciale per il 'gemellaggio' con uno dei Carnevali più famosi d'Italia, quello di Viareggio. Doppio festeggiamento quindi, con tante novità come la sagra del carnevale strianese e la corrida di Carnevale. Il nostro fantastico Carnevale quest'anno punta ad aggiudicarsi il primato di 1°Carnevale in Campania. Quindi, al via i balli in maschera e buon divertimento.
www.carnevalestrianese.it

Villa Literno
A Villa Literno il Carnevale è sempre esistito. Fin dai tempi più antichi si usava preparare il pupazzo di paglia vestito da uomo e adagiarlo in bella vista nel cortile.
L'ultimo giorno, lo si poneva su un letto e la gente si riuniva al suo capezzale, appunto per piangerlo. Successivamente, si organizzarono i cortei con cavalli ed asini, addobbati con coperte ricamate e ghirlande di fiori, che sfilavano per le vie del paese. Nel periodo della seconda Guerra Mondiale queste usanze si abbandonarono per essere riprese nel 1946.
Dagli anni 50 fino al 1981, il Carnevale in paese, si può dire che si è adeguato ai tempi, perché ogni anno si è affidato all'improvvisazione dei ragazzi, presso i quali l'interesse è più vivo e quindi è proprio grazie a loro che la tradizione locale non si è mai estinta del tutto, fino ad arrivare alla costruzione del primo "CARRO". Dal 1985 anno in cui il Carnevale a Villa Literno ha firmato la sua storia ufficiale, l'organizzazione è andata sempre più perfezionandosi fino a diventare una istituzione vera e propria, tanto che l'affluenza turistica che si ha in quei giorni trasforma il paese in una città multietnica. Secondo l'usanza la domenica prima del Carnevale, il Sindaco riceve, in Piazza, i Gonfaloni delle contrade che intendono partecipare.
Ogni caporione, scortato dal proprio corteo rionale, dopo aver percorso le strade cittadine arriva in piazza e annuncia il tema che tratterà il carro, ed il Sindaco dà il via ai festeggiamenti del Carnevale.
I carri che si realizzano sono quelli del Rione Baracca - Rione Via Roma - Rione Castello - Rione Ferrovia - Rione Pagliarelle - Rione Via Aversa si è aggiunto da poco anche il Rione Madonna del Loreto.
Ogni carro ha il suo corteo che inizia con i bambini di età prescolare e termina con gli adulti divisi in sezioni, che pur indossando diversi costumi trattano tutti lo stesso tema, cioè quello del carro.
www.carnevale.villaliterno.eu