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Il Carnevale in Calabria

Il Carnevale in Calabria

Amantea
www.amanteacarnevale.it

Castrovillari
Castovillari è da anni, per tutti, la capitale dei carnevali calabresi. Nato ufficialmente nel 1959, le sue origini si perdono nella notte dei tempi.
Quarantacinque anni di carnevale rappresentano per ogni castrovillarese un bagaglio di esperienze e di momenti particolari di intensa emozione che racchiudono una piccola parte di storia di questa cittadina ai piedi del Pollino. Un evento di spettacolo che si miscela, formando un binomio unico e perfetto, con quello del folklore registrando negli anni 90 il prepotente ingresso dei gruppi spontanei, che ravvivano e caratterizzano questa kermesse da veri protagonisti.
Il richiamo che arriva da Castrovillari fatto di allegria di canti eseguiti lungo le vie cittadine, contornati da "pacchiane" e "cuzzi"è un richiamo alle origini, a quella civiltà contadina e popolare che ha ispirato la farsa dialettale di Cesare Quintana , Organtino ( la maschera del Pollino), messa in scena nel 1635. La kermesse carnascialesca della città del Pollino da anni si impone come il maggior carnevale della Calabria. I visitatori, richiamati dalla fama che negli anni questa manifestazione si è guadagnata provengono da tutta la regione ed anche dalle regioni vicine. L'organizzazione della manifestazione è da sempre della Pro Loco del Pollino, sostenuta dall'Amministrazione Comunale e da svariati Enti come Regione, Provincia e Ente Parco del Pollino .
www.carnevalecastrovillari.it

Catanzaro
Il Carnevale definito dagli abitanti di Catanzaro "U Carnovala", veniva festeggiato con le maschere, veglioni e balli in maschera organizzati dai circoli e spesso dal comune stesso.
Sarà la maschera tipica di Catanzaro, Giangurgolo ad aprire la grande sfilata dei carri allegorici, sul lungomare cittadino. Era il 24 giugno 1596, nel convento delle Suore di Santa Maria della Stella di Catanzaro nasce il personaggio Giangurgolo, ancora bambino ma che diverrà la maschera tipica della tradizione catanzarese.
Il suo nome deriva da Giovanni, in onore del Santo del giorno del suo ritrovamento. Trascorre la sua infanzia presso il Convento dei Cappuccini del Monte dei Morti, dove un Padre, oltre all'educazione, tramanda al giovane anche l'abitudine della caccia. È proprio in una battuta che inizia la sua storia: nei boschi Giovanni cerca di salvare uno spagnolo che era stato aggredito e ferito da briganti; lo spagnolo riceve da lui tutte le cure possibili, ma spira, e fa di Giovanni il suo erede, consegnandogli le sue ricchezze ed una lettera che contiene il modo per salvare Catanzaro.
Da questo momento, in onore del nobile spagnolo, Giovanni tramuta il suo nome in Alonso Pedro Juan Gurgolos (Giangurgolo). Egli inizia una sua personale lotta contro l'occupazione spagnola di Catanzaro. Giangurgolo studia bene la strategia, organizzandosi con un carrozzone da teatro col quale, insieme ad alcuni suoi amici, propone spettacoli satirico - politici incitando alla rivolta il popolo catanzarese. Questo piano però fallisce quando le sue intenzioni vengono alla luce, e Giangurgolo viene condannato a morte. La scoperta delle sue origini nobili gli salva però la vita, costringendolo in ogni caso a rifugiarsi in Spagna.
La sua permanenza in quei luoghi a lui estranei non dura a lungo, ed egli torna nella sua terra d'origine, dove la peste aveva colpito tutta la città. Al suo ritorno egli riesce a ritrovare il suo amico di teatro Marco, anch'esso malato, e per un abbraccio tra i due la peste viene trasmessa anche a Giangurgolo. La sua morte chiude il sipario della rappresentazione".
www.carnevaledamare.it

Cittanova
www.comune.cittanova.rc.it

Fuscaldo
www.comitatofuscaldo.it

Fuci Palmese
www.cittadipalmi.it

Polistena
www.carnevaledipolistena.it