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Uno studio ed un'analisi dell'offerta ricettiva dei bed & breakfast in Sicilia

di Loriana Caponnetto

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI URBINO CARLO BO
DIPARTIMENTO DI ECONOMIA, SOCIETA, POLITICA- DESP
Corso di Laurea Magistrale in MARKETING E COMUNICAZIONE PER LE AZIENDE
Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Federica Murmura
Anno Accademico: 2017/2018

2.3 - Il fenomeno della micro-ricettività in Italia

Quello della micro-ricettività è un settore che, come abbiamo avuto modo di vedere dai diversi dati esposti precedentemente, sta registrando una forte crescita negli ultimi anni a livello nazionale.
Tale fenomeno infatti sta attirando sempre più l’interesse sia dei privati che degli operatori turistici, e rappresenta un vero e proprio volano per il turismo nazionale, che negli anni passati aveva subito un declino a causa della crisi economica.
Il turismo infatti, grazie alla versatilità di queste strutture, alternative alla tradizionale ricettività alberghiera, è cresciuto negli ultimi anni, con un impatto determinante per il settore turistico in termini economici.
Questa tendenza positiva trova riscontro nel fatto che sempre più turisti e viaggiatori sono attratti dalla possibilità di alloggiare in strutture piccole e di qualità, dove l’ambiente e l’accoglienza offerti sono lontani dalla proposta spesso standardizzata dei grandi alberghi.
Sull’onda di questo fenomeno, negli ultimi anni anche le Leggi Regionali si sono adeguate, riconoscendo legislativamente parlando, diverse tipologie di attività ricettive, alternative a quelle tradizionalmente conosciute nel settore alberghiero. Un’esigenza necessaria questa, anche in virtù del fatto che abbiamo visto come il settore extra-alberghiero riesca oggi a soddisfare una buona parte della domanda turistico-ricettiva a livello nazionale e spesso riesca a colmare la carenza di strutture, lì dove le attività alberghiere sono poco concentrate.
Il fenomeno della microricettività trova la sua ragione anche nella rilevante diffusione della Sharing Economy, che si è affermata con successo anche nel settore turistico. Sebbene la tendenza a trovare ospitalità presso chi dispone di stanze in più nella propria abitazione aveva già iniziato il suo corso in tempi non recenti, oggi questa è divenuta una vera e propria opportunità di business.
L’uso intensivo delle tecnologie, e la creazione di piattaforme Web sviluppate a questo scopo, hanno contribuito moltissimo a favorire lo scambio mutevole tra persone sconosciute, e a far crescere questa nuova realtà economica.
Ad ogni modo, l’origine di una ricettività di tipo micro affonda le sue radici già in epoche storiche, quando chi si spostava attraversando percorsi lunghi e difficoltosi, cercava alloggio per la notte in dimore casuali; così chi domandava ospitalità in case private, poteva trovare sistemazioni semplici, confortevoli ed economiche.
Oggi chiaramente la situazione è cambiata, il viaggiatore infatti ha piena facoltà di scelta sulla tipologia di struttura ricettiva nella quale alloggiare e può programmare il proprio viaggio in ogni minimo dettaglio, grazie ad un’ampia e differenziata offerta proposta da parte del mercato turistico, e grazie anche agli strumenti messi a disposizione dalle innovazioni e dallo sviluppo delle tecnologie.
Nonostante questo, la filosofia sottesa a questa particolare tipologia di ricettività però non è cambiata: aprire la propria casa agli ospiti resta la caratteristica principale che contraddistingue questa nuova formula di ospitalità.
Ma, come accadeva originariamente, chi sceglie questa tipologia di alloggio ricerca ancora oggi semplicità e convenienza.
In realtà, le motivazioni alla base della preferenza, da parte del viaggiatore, per questo tipo di ricettività sono le più diverse; c’è chi cerca un ambiente e un’ospitalità di tipo familiare, o ama un turismo di tipo creativo, chi invece ricerca solamente una soluzione che risponda in modo economico e conveniente ai propri bisogni.
La struttura del tipo Bed&Breakfast rappresenta senza dubbio l’emblema più rappresentativo tra le varie forme di alloggio presenti nel settore della microricettività.
Questa formula di ospitalità si è diffusa nel nostro paese da circa vent’anni, mentre era già ampiamente collaudata nei paesi anglosassoni come l’Irlanda e l’Inghilterra, suo reale luogo di origine, ma anche in Australia, Stati Uniti e Francia.
Oggi i Bed&Breakfast hanno conosciuto una notevole diffusione a livello nazionale, in primo luogo perché effettivamente questa forma di ricettività non comporta per l’operatore obblighi burocratici particolarmente complessi.
L’apertura di un B&B infatti, come già detto nel precedente capitolo, è facilitata, grazie alla previsione di una semplice dichiarazione di inizio attività, ed è spesso incentivata da parte dello Stato attraverso finanziamenti e sgravi fiscali previsti a favore del futuro gestore dell’attività.
In secondo luogo, perché essa incontra ormai sempre più i gusti e le esigenze di turisti e viaggiatori, infatti permette loro di vivere e conoscere il territorio “dall’interno”, approfondendone la conoscenza grazie al contatto diretto con le persone locali.
Se prima infatti, il Bed&Breakfast poteva essere visto solamente come una soluzione economica alla necessità di alloggio durante un viaggio, adesso è divenuto progressivamente una struttura ricettiva dall’immagine evocativa e attraente che ha diversificato sempre di più il suo target di clientela.
Sono diverse infatti le motivazioni che portano un viaggiatore a scegliere di alloggiare appositamente presso un B&B.
Il turista che si rivolge ad una ricettività di questo tipo, spesso lo fa in modo consapevole, poiché a volte come scopo del suo viaggio c’è quello di vivere un’esperienza autentica, dando priorità alla ricerca e alla conoscenza della vita e della cultura del territorio che va a visitare.
Egli infatti è spesso una persona attenta, che ha viaggiato molto, con un’istruzione di tipo medio-alto, che non guarda in modo primario al fattore prezzo, ma all’ambiente e all’accoglienza. Nonostante riconosca l’importanza della qualità, e quindi tenga conto del rapporto qualità-prezzo nel servizio di cui fruisce, pone molta più importanza al contatto umano, cercando di instaurare rapporti personali e amichevoli con coloro che offrono ospitalità.
Molte volte egli è desideroso di prendere parte a iniziative creative, artistiche o enogastronomiche, partecipando a corsi di vario genere, quali di cucina dei piatti tipici locali ad esempio. Si tratta in questo caso di un turismo di tipo creativo che sta assumendo sempre più rilevanza e offre, tra l’altro, l’opportunità di destagionalizzare la domanda, permettendo una attività turistica di tipo continuativo in molte località.
Certamente, questa non è la sola tipologia di cliente che sceglie una ospitalità ricettiva di questo tipo; molti, come dicevamo poc’anzi, sono semplicemente spinti dalla ricerca di una soluzione economica e semplice per i loro viaggi. Talvolta si tratta di giovani coppie o famiglie che non dispongono di grandi mezzi economici e possono optare così per una alternativa a miglior prezzo rispetto al classico soggiorno in albergo, preferendo una ospitalità di tipo informale; altre volte si tratta invece di clienti che viaggiano per lavoro, soprattutto verso le grandi città, dove i costi di pernottamento presso le strutture sono più alti, e quindi i B&B costituiscono l’alternativa al miglior prezzo.
Ad ogni modo i turisti, quando iniziano un viaggio per motivi di svago, effettuano sempre un’esperienza di cui sono alla ricerca più o meno consapevolmente; sta agli operatori turistici comprendere e anteporre questa esigenza esperienziale al centro delle proprie azioni manageriali per fornire alla clientela proposte economiche che vadano oltre il semplice mix di beni e servizi, e si indirizzino più consapevolmente verso l’offerta di esperienze atte a intrattenere, coinvolgere emotivamente e trasformare i turisti appagandone i bisogni.
Secondo il Rapporto B&B Italia 2016, sviluppato da un’indagine svolta dal noto portale italiano dedicato ai B&B, Bed&Breakfast.it, emerge come il 48,5% degli ospiti che alloggia in questo tipo di struttura abbia un’età compresa dai 24 ai 40 anni, un altro 48% invece, dai 41 ai 55 anni.
Nel 2007, lo stesso tipo di indagine aveva sottolineato come nel 75% dei casi, l’ospite di un bed&breakfast avesse un’età dai 25 ai 40 anni: ciò significa che, nell’arco di 10 anni, buona parte della fascia dei più giovani è confluita in una fascia di clientela più matura, e che quindi, chi sceglie di soggiornare per la prima volta presso una struttura ricettiva di questo tipo ci ritorna, ed è propenso a considerarla come una soluzione valida per il prossimo viaggio.
È emerso inoltre, anche qui, che la clientela che soggiorna in un B&B ama viaggiare, e lo fa soprattutto in coppia.
In linea generale si tratta di un pubblico adulto, che ha come scopo del soggiorno un viaggio romantico nel 37% dei casi, o la visita di una città d’arte (29%), oppure ancora il lavoro (30%).
I costi relativamente bassi insieme all’accoglienza e alla funzionalità che contraddistinguono questo tipo di ricettività, portano il viaggiatore a trascorrere soggiorni mediamente brevi, e soprattutto nel fine settimana.
L’indagine proseguiva ancora specificando la provenienza degli ospiti. Si tratta perlopiù di turisti provenienti dal Nord Italia (62,9%) e dal Centro Italia (34,5%), o provenienti dall’estero (45,4%).
Questi ultimi sono perlopiù tedeschi, francesi e inglesi.

Oggi pare che la progressiva attrattiva assunta dai B&B, abbia portato all’estensione della durata del soggiorno, che dai 2-3 giorni previsti normalmente per i turisti di passaggio, in certi casi può arrivare a protrarsi anche per una settimana o più.
Questa formula di ospitalità presenta una ampia gamma di declinazioni, e risponde a diverse esigenze e tipi di budget; si può andare infatti dall’offerta di una semplice camera presso un appartamento, a lussuose suite in dimore prestigiose o di charme.
In quest’ultimo caso, i B&B diventano veri e propri concorrenti delle strutture ricettive alberghiere di categorie superiori.
La particolarità di questo tipo di attività ricettiva sta nel fatto che ciascuna struttura assume una sua specifica “personalità” e per questo non esiste un B&B uguale ad un altro. Ciò è dovuto soprattutto alla fondamentale figura del gestore, che assume un ruolo rilevante nel determinare l’esperienza di ospitalità e rappresenta l’essenza del servizio finale offerto al cliente.
Non è facile individuare infatti delle caratteristiche specifiche e definite di colui/colei che sceglie di aprire una struttura ricettiva del tipo B&B; spesso si tratta di figure quali professionisti, artigiani, insegnanti e persone provenienti da ogni ceto sociale.
L’originalità e il successo di questa formula di ospitalità però, sta proprio in questo.