RDE, analisi di mercato e strategie di marketing applicate al settore dei Bed and Breakfast
Facoltà di Economia “Richard M. Goodwin”
Corso di Laurea Magistrale in Management e Governance
Relatore: Chiar.mo Dott. Gian Piero Cervellera
Correlatore: Chiar.ma Dott.ssa Maria Pia Maraghini
Candidata: Ilaria Martucci
Anno Accademico 2011/2012
2.2 - Il turismo in Italia
Prima di passare ad analizzare le varie strategie di marketing a disposizione dei Bed and Breakfast, è opportuno effettuare una breve analisi del turismo in Italia, in modo da cercare di capire il potenziale di questo settore e che tipo di clientela bisognerebbe aspettarsi.
Nella graduatoria 2011 delle principali destinazioni del turismo internazionale, l'Italia si è piazzata al quinto posto, sia per quanto riguarda gli arrivi internazionali, che per gli introiti. Gli arrivi internazionali sono stati 46.1 milioni con una variazione positiva del 5.7% rispetto al 2010, mentre gli introiti sono aumentati del 5.6% passando da 38.8 miliardi di US$ nel 2010 a 43 miliardi di US$ nel 2011 (Tabella 1).
Di questi arrivi internazionali la stragrande maggioranza proviene dall'Europa (Figura 35), in particolare dal Nord Europa, con il 6% dei turisti provenienti dal Regno Unito. La maggior parte dei turisti provenienti dall'Europa centrale e dell'Est sono russi (3%) o polacchi (2%), mentre per quanto riguarda il Sud Europa sono gli spagnoli a visitare maggiormente il nostro Paese (4%). Dopo l'Europa, si registra un maggior numero di arrivi dalle Americhe, in particolare dal Nord America, di cui la maggior parte dei turisti proviene dagli Stati Uniti (9%). Al terzo posto si classifica l'area dell'Asia dell'Est e del Pacifico con turisti provenienti soprattutto da Giappone (3%) e Cina (3%). La Nazione dalla quale sono arrivati in Italia meno turisti in assoluto nel 2011 è l'Islanda con solo lo 0.05% di share, registrando anche un calo del 5.51% rispetto al 2010.
Nel 2011 si sono contati circa 99 milioni di arrivi (comprendenti sia italiani che stranieri) nel complesso degli esercizi ricettivi italiani, con un aumento dello 0.2% rispetto all'anno precedente. In calo dello 0.5% rispetto al 2010 le presenze, che nel 2011 sono state circa 373 milioni, facendo registrare una permanenza media di circa 3.8 notti (Tabella 2).
Guardando i dati relativi alle presenze negli esercizi ricettivi suddivise per zone d'Italia presenti in Figura 36 osserviamo che gli italiani nel 2010 hanno soggiornato prevalentemente nel Nord-Est e nel Mezzogiorno e meno nel Nord-Ovest. Gli stranieri invece hanno preferito il Nord-Ovest e il centro, a discapito del Mezzogiorno.
L'aumento degli arrivi in Italia nel 2011 si è automaticamente trasformato in un aumento di fatturato per gli esercizi ricettivi. L'indice di fatturato, espresso in base 2010, ha registrato nel 2011 una crescita media del 4.3%. Tale aumento è stato maggiore nel primo trimestre ed è andato via via calando nei successivi fino a trasformarsi in una variazione negativa nel quarto trimestre (Figura 37). Anche il saldo della bilancia turistica è risultato positivo nel 2011, registrando un valore di 10,3 miliardi di euro, con un aumento di circa 1,5 miliardi di euro rispetto all'anno precedente. Il saldo si è mantenuto positivo per tutti i mesi dell'anno ad eccezione di gennaio quando è risultato negativo per 32 milioni di euro.
Dall'indagine Istat sui viaggi, le vacanze e la vita quotidiana degli italiani è emerso che sono stati effettuati circa 84 milioni di viaggi con pernottamento per un totale di circa 532 milioni di notti trascorse in viaggio. La maggior parte di tali viaggi (87%) è stata effettuata per motivi di vacanza, mentre il restante 13% per motivi di lavoro. Delle vacanze, la maggior parte (48%) è durata 4 giorni o più, e nel 39% dei casi si è trattato di un viaggio comprendente da 1 a 3 pernottamenti. Inoltre le vacanze, sia lunghe che brevi, sono state effettuate prevalentemente per motivi di svago o piacere (69.9%) o per far visita a parenti e amici (26.7%), mentre sono state meno scelte le vacanze pe motivi religiosi o trattamenti di salute (Figura 38).
Tra coloro che hanno effettuato una vacanza di piacere o svago, quasi la metà ha scelto di andare al mare o in crociera (46.6%). Al secondo posto si attesta la montagna (17.3%) e al terzo le visite a città o località d'arte (13.3%). La tipologia di vacanza meno scelta è stata quella al lago, in campagna, in collina o in agriturismo (Figura 39).
Il periodo nel quale si è viaggiato di più complessivamente è stato quello estivo nel quale si sono mossi circa 26 mila italiani. Durante questo periodo si sono effettuate prevalentemente vacanze lunghe, da 4 pernottamenti in su. I viaggi di lavoro invece sono stati effettuati soprattutto tra ottobre e dicembre o tra gennaio e marzo (Tabella 3).