RDE, analisi di mercato e strategie di marketing applicate al settore dei Bed and Breakfast

Altro modo per sfruttare internet come mezzo di promozione sono i siti di acquisti di gruppo, tra cui i più famosi sono Groupon, Groupalia e Letsbonus. Tali siti vendono prodotti e servizi a prezzi decisamente vantaggiosi per i consumatori, ma l'offerta è valida solamente se viene raggiunto un numero minimo di acquirenti, motivo per il quale vengono chiamati acquisti di gruppo.
Questa tipologia di promozione non è particolarmente conveniente dal punto di vista dei ricavi, in quanto viene richiesto di applicare alla propria offerta uno sconto di almeno il 50% sul prezzo originale e in più bisogna pagare all'azienda con la quale si stipula il contratto commissioni piuttosto elevate (dal 20% al 50%) per ogni coupon venduto, per cui il guadagno effettivo è piuttosto scarso. Questi siti, però, permettono di farsi conoscere in maniera piuttosto semplice e veloce in quanto hanno un certo appeal sui consumatori, attratti dagli elevati sconti che spesso superano anche il 70%. Basti pensare che nel 2012 sono stati utilizzati oltre 260.000 coupon travel su Groupon che hanno permesso a oltre 500.000 italiani di viaggiare lungo il territorio nazionale (Travaglini 2013, 14 febbraio). Simili agli acquisti di gruppo sono i cofanetti esperienziali, di cui i più noti sono sicuramente quelli targati Smartbox. In questo caso la propria struttura e la relativa offerta vengono inserite in un catalogo che raccoglie tutte le strutture che propongono offerte simili che vanno a costituire il cofanetto. Una volta acquistato, il consumatore sceglie dove prenotare il proprio soggiorno. I costi sono rappresentati anche in questo caso dalle commissioni da versare per ogni prenotazione ricevuta attraverso questo sistema.
Il rischio che si corre utilizzando queste forme di promozione è, come suggerisce Faè, che queste portino ad un incremento delle vendite nell'immediato, ma che alla fine si rivelino isolate in quanto i consumatori vengono attratti dalle offerte particolarmente vantaggiose, ma poi «difficilmente si fidelizzeranno tornando a soggiornare nell'hotel» (Travaglini 2013, 28 febbraio).