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Marketing Plan come strumento di progettazione strategica per la creazione di un futuro Bed&Breakfast nell'area Costiera Ortonese

di Martina Petrizzelli
Università degli Studi di Teramo
Facoltà di Scienze del Turismo e dello Sport con indirizzo Turismo, Cultura e Sviluppo

Relatore: Prof.ssa Ilaria Di Pietro
Candidata: Martina Petrizzelli

3.1 - L'area costiera Foro di Ortona. Caratteri generali e potenziale turistico

"Il paesaggio doveva essere bellissimo quando il mare lambiva la spiaggia e le dune arrivavano fino sotto la falesia, secondo una naturale successione che comprendeva un cuntinuum vegetale ricco di habitat con conseguente fauna associata" .

Questa citazione descrive brevemente il panorama che un potenziale turista trova passeggiando nella zona appartenente al Comune di Ortona, denominata "Foro": un'esile fascia costiera di 1700 metri che s'insinua tra il mare e il pendio collinare retrostante, composta da un sistema dunale di modesto sviluppo, fortunosamente difeso dalla presenza del tracciato ferroviario Bologna-Lecce e nello stesso tempo attraversato dalla SS Adriatica N.16. Queste infrastrutture, esistenti dall'inizio degli anni '60, seppur invasive dal punto di vista urbanistico, hanno limitato l'insediamento umano ed evitato così la sicura distruzione di quello che è stato definito un vero e proprio patrimonio naturalistico.
La ricchezza di questo luogo è data proprio dalla sua connotazione morfologica meritevole di studi approfonditi e dalla presenza di numerose specie animali e vegetali protette, che fanno del Foro di Ortona un piccolo angolo di biodiversità.
Si può considerare quindi l'obiettivo di favorire una fruizione sostenibile della spiaggia, evitando di ripetere quel turismo balneare che ha ridotto i litorali abruzzesi a "deserti sabbiosi". Prima di compiere scelte strategiche su questa parte di territorio è necessario osservarlo a fondo, capire le dinamiche che lo governano e in quale modo sia possibile valorizzare le risorse ambientali e sociali per renderlo competitivo: fino ad oggi sono stati sviluppati numerosi progetti di riqualificazione dell'area costiera, ma purtroppo nessuno di questi è stato attuato.
La situazione odierna si può comparare a quella esistente trent'anni fa, con la sola differenza che oggi si contano nella zona qualche ristorante in più e un timido sviluppo di ricettività extralberghiera.
Alcuni dei pochi abitanti di questa fascia costiera hanno infatti utilizzato le abitazioni di proprietà con lo scopo di creare a questo proposito Bed&Breakfast e affittacamere, intravedendo il potenziale turistico della località Foro; la possibilità di usufruire di una vastissima spiaggia libera idonea ad ogni tipo di attività ludica e sportiva, il mare pulito e la ricca vegetazione spontanea attraggono l'attenzione di numerosi turisti che vengono a conoscenza del luogo. I motivi per i quali si visita il Foro di Ortona sono riconducibili al fatto che esso rappresenta un luogo di transito o perché costituisce il luogo di destinazione del turista che rimane ammaliato dall'originaria semplicità del luogo.
Le attrattive del foro di Ortona, però, necessitano di essere tutelate, conservate e valorizzate affinché il turismo non rappresenti il motore di degrado ambientale.
È quindi importante identificare il modo migliore per "sfruttare" nella maniera meno invasiva le ricchezze della zona del Foro di Ortona, saldando un rapporto tra l'ambiente presente, il tessuto sociale e lo sviluppo turistico, quest'ultimo composto secondo un modello che risponda alle nuove esigenze di salubrità e tutela ecologica; le strategie relative al territorio qui descritto dovrebbero essere mirate alla valorizzazione delle risorse esistenti in termini di sostenibilità e qualità degli interventi, avendo come obiettivo principale la tutela e la valorizzazione naturalistica del luogo, la diversificazione e la qualificazione dell'offerta turistica e conseguente crescita dell'economia locale.
Ciò sarebbe possibile con un efficace piano di marketing territoriale, al fine di ottenere la qualità di un prodotto ecoturistico nell'area ortonese, in grado inoltre di inserire il territorio nel panorama dell'offerta turistica regionale e nazionale.