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Le relazioni per la sostenibilità del turismo: evidenze nelle città Unesco di Ragusa, Modica e Scicli

di Maria Velardita
Università per Stranieri di Siena
Facoltà di Lingua e Cultura Italiana
Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e Cultura in Ambito Turistico - Imprenditoriali

Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Daniela Argento
Correlatore: Chiar.mo Prof. Massimiliano Tabusi
Tesi di laurea di: Maria Velardita

3.3.2 - Stagionalità e flussi turistici

La stagionalità rappresenta il problema comune a quasi tutte le destinazioni turistiche che vedono concentrarsi l'afflusso di visitatori principalmente in alcuni periodi dell'anno, solitamente da maggio ad ottobre, con picchi in luglio ed agosto. La stagionalità, inoltre, danneggia gravemente il mercato del lavoro, in quanto gran parte di coloro che operano nel settore turistico si trova disoccupata nei mesi di cosiddetta “bassa stagione".

Il problema della stagionalità, com'è facilmente intuibile, colpisce in modo particolare le destinazioni balneari a causa di evidenti motivi climatici. Da questo punto di vista, si potrebbe pensare, allora, che la Sicilia non risenta di tale difficoltà dato che in essa sono presenti numerose città d'arte che possono essere visitate sia in estate che in inverno, grazie anche al clima mite di cui gode la regione durante tutto l'anno. Invece la situazione è ben diversa ed il problema esiste anche lì. Le ragioni possono essere molteplici. Innanzitutto bisogna considerare che la maggior parte dei lavoratori sceglie di prendere i giorni di ferie in estate affinché la vacanza non venga rovinata dal maltempo, come invece è più probabile che accada in autunno inoltrato o inverno. In secondo luogo, in estate anche le scuole sono chiuse, motivo per cui le famiglie ne approfittano per andare in vacanza con i propri figli. Infine, coloro che vivono in località distanti dal mare non possono far altro che scegliere questo periodo per spostarsi in qualche località balneare.

Il grafico riportato nella pagina seguente mostra, appunto, il picco di presenze registrato in Italia nel trimestre luglio-settembre ed il relativo calo durante gli altri mesi.

Come si può notare, il fenomeno della stagionalità colpisce tutto il Paese, tuttavia, al Sud la situazione è più accentuata, poiché la maggior parte delle località turistiche balneari si concentra proprio in questa area geografica, mentre nelle restanti si trovano numerose città d'arte che danno vita ad un turismo di tipo culturale, quindi meno soggetto ai vincoli climatici.

Figura 4: Presenze turistiche medie giornaliere di vacanza per trimestre e ripartizione geografica di destinazione - Anno 2005

Le relazioni per la sostenibilità del turismo - Foto 4

Gli eventi rappresentano una ragione fondamentale di attrazione per chi viaggia nei periodi di bassa stagione. Essi possono essere unici o ripetersi ogni anno nello stesso periodo. Alla prima categoria appartengono gli eventi sportivi come gli atti della 32ma America's Cup che hanno avuto luogo a Trapani nel 2005, le mostre d'arte, come quella di Caravaggio sempre a Trapani nel 2008, gli incontri politici ed altre occasioni simili; della seconda categoria fanno parte, invece, i festival, ad esempio quelli del cinema e della moda di Taormina, le feste religiose per cui sono famose tutte le città siciliane, le rassegne folkloristiche, come la Festa del Mandorlo in fiore di Agrigento o le manifestazioni incentrate sui prodotti tipici e l'artigianato locali, ad esempio il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo, i presepi in terracotta di Caltagirone, l'Eurochocolate di Modica, e così via.

Grazie a questa tipologia di eventi le città cambiano totalmente volto in previsione dell'arrivo di numerosi turisti, apportando evidenti migliorie all'urbanistica (si veda la costruzione di un nuovo porto a Trapani in occasione della famosa regata velica, il riassestamento delle strade e della viabilità, la creazione di isole pedonali), alla città (il restauro di vecchi edifici, l'abbattimento di brutture architettoniche, la riconversione di alcuni quartieri cittadini) ed all'economia (l'apertura di nuovi esercizi commerciali, bar, ristoranti, discoteche, strutture ricettive, ecc.).

Oltre a ciò, anche i viaggi per motivi lavorativi possono costituire una risorsa economica non indifferente se si pensa al fatto che spesso chi viaggia per tali ragioni si porta al seguito familiari o amici, incrementando il numero di arrivi e di presenze nella zona. In Sicilia, tuttavia, il turismo congressuale non si è sviluppato molto e le città in cui esso si manifesta timidamente corrispondono ai centri dell'economia siciliana: Palermo e Catania. Se paragoniamo, a tal proposito la tipologia di viaggio che porta i turisti in questa regione, notiamo che, nel 2005, su un totale di 34.893 presenze, solo 1.768 erano determinate da motivi di lavoro, mentre le restanti 33.125 da motivi di piacere.

Altro possibile rimedio alla stagionalità è l'aumento del turismo city break, ovvero, quello riguardante i soggiorni inferiori a quattro notti. Questa forma di viaggiare è incentivata di solito dalla collaborazione tra compagnie aeree low cost ed istituzioni locali. In Sicilia, il caso più significativo ha interessato la città di Trapani e l'intera provincia di cui è capoluogo, le quali hanno rilevato un incremento notevole di turisti. L'aeroporto “V. Florio", infatti, anche se piccolo ed a poca distanza da quello più importante di Palermo, ha visto aumentare incredibilmente il numero di arrivi e partenze, sia domestici che internazionali, proprio grazie ai voli effettuati da una delle compagnie low cost più importanti. Ciò è stato possibile anche grazie all'impegno delle istituzioni locali, le quali hanno sostenuto campagne di promozione turistica molto importanti sia in Sicilia, che sul territorio nazionale, che all'estero, in particolare nei Paesi da cui partivano i voli diretti a Trapani della stessa compagnia aerea.

Il city break, tuttavia, suscita alcuni dubbi in coloro che invece ritengono il turismo un'occasione di conoscenza e contatto tra culture diverse. Secondo questo punto di vista, infatti, tre giorni non bastano assolutamente a promuovere la cultura di una comunità e le sue manifestazioni concrete, ma costituirebbero soltanto una mera occasione di guadagno. D'altra parte, però, è anche vero che tre giorni potrebbero fornire una sorta di antipasto ai turisti, suscitando la loro curiosità ed invogliandoli a tornare per un periodo più lungo in un secondo momento, proprio per approfondire ciò che avevano conosciuto velocemente in precedenza; un po' come quando si assaggia qualcosa di nuovo e si ha voglia di continuare a mangiarne.

Analizziamo, ora, i flussi turistici italiani e stranieri. In base ai dati forniti dalle AAST siciliane e dagli assessorati provinciali sull'occupazione delle strutture ricettive. Scopriamo che gli arrivi nazionali raggiungono il 64% nel 2005, mentre l'anno successivo diminuiscono del 2%. Al contrario, gli arrivi di stranieri aumentano dal 36% del 2005 al 38% del 2006, come possiamo vedere dal grafico nella pagina che segue.

Le relazioni per la sostenibilità del turismo - Foto 5

Per quanto riguarda la regione di provenienza dei turisti italiani, possiamo osservare il grafico che segue, il quale ci mostra come il numero più elevato di arrivi riguarda residenti nella stessa regione, seguito dalla Lombardia e dal Lazio (con più di 200.000 arrivi), dalla Campania, Calabria, Puglia, Emilia Romagna (da poco più di 100.000 arrivi fino a quasi 180.000), dal Veneto e dal Piemonte (più di 90.000). Tutte le altre regioni, invece, non superano i 30.000 arrivi, fatta eccezione per la Liguria (tra 40 e 50.000).

Le relazioni per la sostenibilità del turismo - Foto 6

Per ciò che concerne gli arrivi internazionali, essi provengono principalmente da Francia, Germania, Stati Uniti, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi, Giappone, Svizzera ed Australia.

Le relazioni per la sostenibilità del turismo - Foto 7

Tuttavia, i Paesi che stupiscono per il loro incredibile aumento dal 2005 al 2006 sono la Finlandia (+147,43%) e la Russia (+98,47%), i quali, attratti probabilmente pure dal clima mite della regione tendono a visitarla anche nei mesi di bassa stagione.