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Le relazioni per la sostenibilità del turismo: evidenze nelle città Unesco di Ragusa, Modica e Scicli

di Maria Velardita
Università per Stranieri di Siena
Facoltà di Lingua e Cultura Italiana
Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e Cultura in Ambito Turistico - Imprenditoriali

Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Daniela Argento
Correlatore: Chiar.mo Prof. Massimiliano Tabusi
Tesi di laurea di: Maria Velardita

4.4 - Riflessioni di sintesi

La provincia di Ragusa ha visto negli ultimi anni, precisamente dal 2002, un incremento del numero di turisti, interessati alle bellezze architettoniche presenti nella zona. I fattori che hanno contribuito di più all'aumento della promozione di questa provincia sono stati soprattutto l'inserimento di tre comuni, Ragusa, Modica e Scicli, nel sito UNESCO delle città tardo barocche del Val di Noto, e la maggiore visibilità acquisita grazie alla fiction televisiva de “Il commissario Montalbano", che ambienta tutti gli episodi in questa zona, presentandola al pubblico televisivo in tutto il suo splendore.

Il notevole aumento di presenze turistiche ha portato ad un cambiamento dell'offerta turistica, fino ad allora costituita in gran parte da grandi hotel gestiti da tour operator esterni, i quali, più che sul patrimonio culturale del territorio, puntavano invece su quello naturalistico, dando vita, quasi esclusivamente, ad un turismo di tipo balneare.

Il cambiamento di direzione appena descritto ha permesso un più ampio coinvolgimento degli attori locali che si sono dati subito da fare per partecipare attivamente all'attività turistica. La dimostrazione di quanto detto la notiamo guardando il numero di strutture ricettive che sono state aperte dal 2002 ad oggi. Esse sono aumentate parecchio, in particolar modo i B&B e le case per vacanze, la cui gestione, più semplice rispetto a quella di un hotel, può essere guidata, apparentemente con facilità, da gente che non ha mai fatto parte del settore. Di questo movimento turistico hanno approfittato anche le guide turistiche, i ristoranti, i negozi di prodotti tipici e quelli di artigianato locale, in poche parole, sia le aziende turistiche “pure" che quelle “parziali". L'economia locale ha iniziato a circolare maggiormente rispetto a prima grazie ad un sistema di collaborazioni che rimanda al concetto di turismo relazionale, i cui vantaggi sono stati rilevati anche in ambito sociale.

Nel presente capitolo, dopo aver mostrato i risultati emersi dal colloquio con il responsabile dell'A.A.P.I.T., che ha segnalato le difficoltà riscontrate dal turismo all'interno di questa provincia ed i potenziali rimedi per superarle, abbiamo proposto gli esiti di una ricerca sul campo che si è concretizzata nella somministrazione di un questionario ad una serie di strutture ricettive. Le aziende sono state scelte, tra quelle più diffuse nel ragusano, in base alla loro diversa tipologia e clientela di riferimento, in modo da avere degli esiti che fossero il più possibile rappresentativi della zona. La disponibilità e gentilezza mostrate dai proprietari e dai gestori delle suddette aziende che hanno accettato di rispondere alle domande, hanno permesso che ogni incontro si trasformasse in una vera e propria discussione interattiva, con tanto di scambio reciproco di opinioni e di esperienze personali.

L'esercizio ricettivo che più si avvicina ad una logica di turismo relazionale e sostenibile è l'agriturismo Nacalino. Tra le strutture intervistate, esso è l'unico che mette realmente in pratica i criteri su cui si basano il turismo sostenibile e quello relazionale. Infatti, abbiamo visto come i suoi proprietari si preoccupino molto della salvaguardia dell'ambiente, utilizzando forme di energia alternative, rispettando la natura ed evitando gli sprechi. Secondo l'ottica relazionale, inoltre, essi coinvolgono nella loro attività tanti altri attori che vivono ed operano in zona. Un esempio, a tal proposito, lo ritroviamo nella collaborazione con le aziende di autonoleggio. A differenza delle altre attività ricettive che preferiscono rivolgersi ad aziende conosciute a livello nazionale ed internazionale, i proprietari di tale agriturismo coinvolgono una persona del posto che sanno essere molto professionale e disponibile con i clienti. Oltre a ciò, dal colloquio con queste persone è emersa la passione con cui svolgono sia l'attività agricola che quella turistica. Le persone, per loro, non sono clienti, ma ospiti da trattare “con i guanti bianchi" e con cui avere, allo stesso tempo, un rapporto amichevole e di familiarità. La stessa struttura risponde a questi principi. Essa è una vera casa di campagna in cui la hall dell'agriturismo è rappresentata da un bellissimo albero di ulivo secolare e il ristorante è la stanza da pranzo in cui ospiti e proprietari mangiano insieme, trascorrendo ore liete di convivialità.

Al contrario, l'azienda ricettiva che tende meno alla sostenibilità ed alle relazioni del turismo è il Conte di Cabrera. Questa è una classica struttura, sita lungo la costa, che genera turismo di massa, non a caso è gestita, per gran parte, da un tour operator estero. In più, il fatto che il suo direttore, di origine non siciliana ed arrivato in provincia da poco tempo, non conosca i problemi del turismo della zona, ci fa capire come questo hotel non sia del tutto in simbiosi con la realtà che lo circonda.

Per quanto riguarda le altre attività ricettive, degna di nota è la Casa d'artista. La proprietaria cura nei minimi particolari la propria abitazione da affittare, cercando di soddisfare tutte le esigenze che lei stessa potrebbe avvertire nel caso in cui si trovasse nei “panni" dei suoi inquilini. Un arredamento ricercato, mobili in linea con la filosofia di vita dell'artista, dettagli di valore e pensieri “dolciari" per coloro che locheranno questi appartamenti, rendono questa struttura veramente accogliente e familiare, in linea con le nuove tendenze turistiche.

Il B&B Fiumillo rispecchia, invece, il perfetto bed and breakfast, a differenza di molte altre strutture che si fregiano di questo nome, senza però possederne le caratteristiche tipologiche. La facilità con cui si può avviare questo tipo di attività ricettiva ha permesso a molte persone di adibire le case, in cui magari non abitano più, ad esercizi per l'alloggio dei turisti. Addirittura, la colazione a volte non viene consumata all'interno del B&B, ma al bar accanto, dietro presentazione di un “buono per la consumazione" fornito dal proprietario dell'esercizio. Così facendo, viene meno l'impatto relazionale peculiare di questa tipologia ricettiva, che vede proprio nel contatto con coloro che abitano nella casa e nel momento della colazione, le occasioni per conoscere persone del posto. Il B&B Fiumillo, diversamente, rispetta questi criteri, per cui, i turisti che lo scelgono avranno la possibilità di vivere insieme a questa famiglia di Scicli e di condividere con loro alcuni momenti della giornata.

A stupirci è stata anche la disponibilità e cortesia del direttore dell'Antica Badia, il quale, nonostante il suo ruolo altisonante, ha apprezzato molto la discussione nata sulla base del questionario. Il suo atteggiamento ci è sembrato, tuttavia, poco oggettivo, in quanto quasi tutte le risposte costituivano un'occasione per evidenziare il buon funzionamento dell'hotel, l'attenzione riservata agli ospiti, e negavano l'esistenza di effettivi ostacoli al turismo della zona, come se il settore, in provincia di Ragusa, avesse raggiunto il massimo livello di sviluppo turistico, quando invece, dalle altre interviste abbiamo potuto accertare che il percorso per il raggiungimento di un tale risultato è ancora lungo.

La considerazione conclusiva riguarda l'utilità di questa indagine, che ci ha permesso di capire meglio la situazione turistica della zona oggetto di analisi. Infatti, se in precedenza i discorsi sul turismo avvenivano solo per sentito dire o erano introdotte da “mi sembra che…", “forse è così…", “mi hanno detto che...", ora invece essi possono essere formulati con maggiore cognizione di causa e trovare una loro applicazione concreta, al fine di rafforzare e diffondere determinati concetti, purtroppo ancora deboli.