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Le relazioni per la sostenibilità del turismo: evidenze nelle città Unesco di Ragusa, Modica e Scicli

di Maria Velardita
Università per Stranieri di Siena
Facoltà di Lingua e Cultura Italiana
Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e Cultura in Ambito Turistico - Imprenditoriali

Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Daniela Argento
Correlatore: Chiar.mo Prof. Massimiliano Tabusi
Tesi di laurea di: Maria Velardita

5 - Conclusioni

Nella presente tesi abbiamo indagato la diffusione e la conoscenza delle logiche del turismo sostenibile e relazionale, nell'ambito delle tre città della provincia di Ragusa, iscritte nel patrimonio mondiale dell'umanità: Ragusa, Modica e Scicli.

Dalle esperienze lavorative svolte negli ultimi anni nel settore turistico ragusano è scaturita la volontà di approfondire la conoscenza del territorio e capire quali sono le tipologie di sviluppo turistico che più gli si confanno, al fine di migliorare la sua promozione, tenendo comunque conto dei criteri di sostenibilità.

La provincia di Ragusa, infatti, sta vivendo un cambiamento turistico che la sta trasformando da meta di turismo esclusivamente balneare in destinazione di turismo culturale, grazie alla presenza in essa di un patrimonio artistico e naturalistico non indifferente. Mentre prima i visitatori si concentravano nelle strutture ricettive gestite da tour operator esterni che offrivano pacchetti all inclusive, soltanto durante la stagione estiva, oggi i turisti manifestano nuove esigenze, in conformità ai cambiamenti generali della società attuale. Ai grandi hotel “formato standard", facenti parte di catene alberghiere nazionali ed internazionali, la gente preferisce le strutture più piccole, gestite dalla gente del luogo, in cui poter entrare in contatto con la cultura della destinazione prescelta ed essere protagonista di relazioni sociali.

Questi cambiamenti, tuttavia, non riguardano solo la provincia di Ragusa né soltanto il settore turistico. Essi, al contrario, interessano tutta la società e non si ripercuotono solo sul benessere economico. Per questo motivo, abbiamo pensato di ricostruire il quadro generale della situazione odierna che vede la nascita di nuove esigenze, frutto dei mutamenti socio-economici che influenzano anche l'agire delle aziende, intese come organismi viventi la cui missione è appunto quella di soddisfare i nuovi bisogni dell'uomo, tramite la creazione di beni e servizi. Le aziende sono del tutto identificabili agli esseri viventi, in quanto percorrono un proprio ciclo di vita, manifestano dei bisogni, memorizzano eventi e fanno previsioni future, comunicano con gli altri soggetti presenti nel medesimo ambiente, si adattano ai cambiamenti esterni per sopravvivere e possiedono una loro cultura e dei principi, in base ai quali portano avanti la loro attività. Essendo cellule del tessuto socio economico, dunque, le aziende interagiscono continuamente con gli altri organismi che si trovano nel medesimo ambiente. Da questa interazione nascono forme di collaborazione e di dipendenza che condizionano il corretto funzionamento dell'attività aziendale.

Le stesse caratteristiche le ritroviamo anche nelle aziende turistiche. Esse, oltre a creare servizi per soddisfare il cosiddetto bisogno turistico, devono intrecciare una serie di rapporti allo scopo di fornire un'offerta turistica qualitativamente valida, unica e peculiare di un luogo. È questo il concetto di turismo relazionale, il quale prevede, appunto, la cooperazione e l'interazione di tutti gli attori coinvolti, ai fini del raggiungimento di uno scopo comune. Secondo questa logica, dunque, l'individualismo che ha finora contraddistinto il turismo in Sicilia, deve essere messo da parte. Tuttavia, il turismo relazionale non si basa soltanto sulle relazioni tra operatori turistici, ma anche e soprattutto su quelle tra domanda ed offerta turistica, ovvero quelle tra ospiti e residenti. Le nuove esigenze avvertite dalla società danno molta importanza alle relazioni interpersonali, le quali vengono ricercate anche in una vacanza. Sentirsi parte di un posto, partecipare alle attività locali, conoscere la gente del luogo, sono i desideri espressi da un numero sempre crescente di turisti. La vacanza, infatti, è un modo per fuggire dalla realtà quotidiana, dai suoi ritmi frenetici e dalla freddezza delle relazioni che vi si instaurano. Il segmento della domanda turistica è diventato, pertanto, più esigente ed è necessario che anche l'offerta si adegui a questi cambiamenti. Le strutture ricettive, per esempio, non si possono più limitare a fornire semplicemente l'alloggio ai propri clienti ed in caso la ristorazione. Esse devono includere tra i loro servizi complementari attività che spaziano dalle visite guidate, alla degustazione di prodotti tipici, alle attività sportive e, perché no, anche alla partecipazione alle attività agricole o artigianali del posto. Affinché ciò sia possibile, occorre che le aziende ricettive prendano contatti con gli altri operatori che si occupano delle suddette attività e collaborino in questa direzione per la piena soddisfazione del turista.

Gran parte della promozione spetta inoltre agli enti pubblici che si occupano di turismo. Infatti, se le istituzioni non mostrano alcun interesse per questo settore, gli sforzi dei privati saranno inutili.

Abbiamo evidenziato, inoltre, che una notevole importanza viene data alla tutela e valorizzazione dell'ambiente. Esso rappresenta lo scrigno che racchiude le risorse turistiche, motivo per cui bisogna trattarlo con cura, altrimenti i beni che esso contiene andranno danneggiati o perduti a discapito delle generazioni future.

La salvaguardia del patrimonio naturale e di quello culturale è uno dei capisaldi del turismo sostenibile. Esso è comparso tra i temi di discussione internazionale soltanto recentemente, in seguito alla constatazione che il turismo non è propriamente un'“industria senza ciminiere". I danni causati da questo settore possono essere gravi e portare, nel peggiore dei casi, all'annullamento di culture antropologiche ed alla distruzione delle risorse naturali. La mancata considerazione dei criteri di sostenibilità provocherebbe, dunque, la morte turistica delle destinazioni, annullando anche le possibilità di guadagno che il settore turistico può generare.

Sull'importanza delle logiche auspicabili del turismo relazionale e di quello sostenibile, quali principi da seguire in previsione dello sviluppo turistico di una zona, abbiamo fondato la nostra analisi del turismo in Sicilia, ed in particolare nella provincia di Ragusa. Abbiamo voluto comprendere quali sono i principi che regolano l'agire dei diversi operatori che si sono affacciati recentemente sulla scena turistica ragusana, con l'obiettivo di formulare delle previsioni sull'andamento futuro del turismo in questa zona.

Dagli esiti dei questionari che sono stati consegnati ai gestori di cinque strutture ricettive sparse tra i comuni di Ragusa, Modica e Scicli, oggetto dell'indagine empirica, abbiamo potuto notare che il turismo, in questa zona, si trova ancora in una fase iniziale, in cui è costretto ad affrontare problemi urgenti, quali la stagionalità e la mancanza di una politica comune che sappia individuare i punti di forza su cui costruire una valida offerta turistica. Questo provoca una frammentazione delle forze, le quali, al contrario, dovrebbero convergere tutte verso un obiettivo condiviso ed accettato da tutti.

Il turismo relazionale è, quindi, ancora lontano dall'essere messo in pratica pienamente, poiché manca, da quanto emerge dai casi analizzati, una partecipazione attiva di tutti gli attori locali alla definizione di un programma comune. Tuttavia, si inizia a capire l'importanza delle relazioni da intessere con gli altri operatori del settore per offrire ai visitatori una vasta gamma di servizi di qualità. Tutte le aziende intervistate, infatti, tentano di collaborare con altri attori turistici per ampliare il ventaglio dei servizi e delle attività da proporre agli ospiti. Condivisa è anche la percezione che, per soddisfare i propri clienti, le aziende ricettive devono trattarli come veri ospiti, cercando di far vivere loro un'esperienza unica ed indimenticabile, da protagonisti. Ai principi del turismo relazionale vanno applicati, però, alcuni criteri per la salvaguardia dell'ambiente e per il rispetto delle comunità locali che si ritrovano nel concetto di turismo sostenibile, ovvero, quella logica che tiene conto della sostenibilità ecologica dei processi turistici, dell'equità sociale e del profitto economico da ottenere nel lungo periodo.

La logica del turismo sostenibile, da quanto riscontrato nei nostri casi pratici, sebbene sia nota a livelli teorici, è ancora ben lontana dall'essere messa in pratica. Essa viene identificata soltanto con la tutela dell'ambiente, tralasciando gli altri aspetti fondamentali su cui si fonda e facendoci capire che, in questo modo, il turismo nella provincia di Ragusa potrebbe condurre a degli esiti non auspicabili.

In conclusione, sebbene abbiamo riscontrato che le logiche del turismo relazionale e sostenibile facciano ancora fatica ad imporsi sui principi che attualmente guidano la promozione e l'offerta turistica della provincia di Ragusa, la presente ricerca ha stimolato una certa sensibilità verso tematiche inerenti alle modalità di sviluppo di una zona turistica. I potenziali vantaggi riguardanti la sfera economica, sociale e politica illustrati nella trattazione possono, altresì, porre le basi per ulteriori dibattiti, sia a livello teorico che operativo, sull'importanza assunta dalla creazione di relazioni stabili per la sostenibilità del turismo.