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Le relazioni per la sostenibilità del turismo: evidenze nelle città Unesco di Ragusa, Modica e Scicli

di Maria Velardita
Università per Stranieri di Siena
Facoltà di Lingua e Cultura Italiana
Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e Cultura in Ambito Turistico - Imprenditoriali

Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Daniela Argento
Correlatore: Chiar.mo Prof. Massimiliano Tabusi
Tesi di laurea di: Maria Velardita

1.5 - Il sistema delle interrelazioni aziendali

Le aziende sono strettamente legate all'ambiente ed interagiscono di continuo con esso. Se non ci fosse un costante scambio di risorse e conoscenze tra queste due entità, gli organismi addetti alla produzione di beni e servizi non riuscirebbero a portare a termine la loro missione.

Quando parliamo del rapporto tra aziende ed ambiente, non facciamo riferimento soltanto all'ambiente naturale in cui le entità economiche sono inserite, ma anche al mercato, ovvero, a quella parte specifica dell'ambiente nella quale si svolgono le operazioni essenziali per la vita dell'azienda ed in cui si trovano ed operano altre unità aziendali tra le quali si instaurano varie tipologie di relazioni (Musu, 1993). Inoltre, separare le aziende dal loro contesto ambientale sarebbe un grave errore, in quanto, come abbiamo già detto, esse variano radicalmente al variare di quest'ultimo e non possono essere interpretate perfettamente senza far riferimento al mondo politico e sociale in cui esse svolgono la loro attività.

Oggi, la crescente complessità ambientale, il processo di globalizzazione ed il cambiamento degli ordinamenti sociali e politici non permettono agli organismi aziendali di portare a termine la loro missione autonomamente, proprio perché non riescono ad essere auto-sufficienti. Occorre, quindi, che le attività aziendali si evolvano. Questo discorso vale per tutte le aziende, anche per quelle più piccole, le quali, affinché riescano ad occupare un posto nel sempre più ampio mercato globale, necessitano di attuare strategie di tipo aggregativo-cooperativo con altri organismi simili.

La stessa struttura aziendale, con il suo personale, le tecniche ed i macchinari utilizzati, deve tener conto degli istituti, dei fenomeni e delle condizioni del mondo economico esterno. La tipologia e la vastità di relazioni che ogni attore economico riesce a creare ed alimentare nel tempo diventano, dunque, elementi di notevole importanza per il successo aziendale. È questa il nuovo potenziale economico delle aziende. Un esempio pratico su tale affermazione ci viene fornito da Besta il quale ammoniva di non confondere la disponibilità di un patrimonio con il suo possibile utilizzo dicendo: «due persone con patrimoni equivalenti, ma con parenti ed amici non ugualmente ricchi e potenti, non possono dirsi di uguali condizioni economiche». Con questo esempio si può facilmente dedurre come la struttura ed il funzionamento delle aziende dipendano solo in parte dalle caratteristiche interne, e soprattutto, invece, dalla posizione che ogni cellula occupa nella rete di rapporti con l'esterno.

Le relazioni basilari che si instaurano tra organismi aziendali e tra questi e l'ambiente, riguardano, innanzitutto, la produzione ed il consumo. Queste due funzioni legano ogni entità produttiva. Attivando processi di creazione del valore, le aziende consumano inevitabilmente risorse, alcune delle quali saranno state fornite dal territorio mentre altre da enti fornitori, ed allo stesso tempo producono beni, la cui destinazione sarà l'ambiente, inteso come insieme di attori sociali, istituzionali, economici e così via. Questo scambio continuo di risorse implica che ci siano dei contatti ma anche delle dipendenze tra i suddetti attori, poiché ogni ciclo di produzione non può fare a meno della fornitura di risorse da utilizzare per creare il prodotto finale, il quale, a sua volta, sarà consumato dai clienti.

Tra le varie aziende esistono, dunque, vincoli più o meno intensi di carattere tecnico (condivisione delle tecniche di produzione, informazioni sull'attività economica, ecc.), economico (scambio di beni e servizi) e finanziario (flussi e deflussi di denaro o di suoi titoli rappresentativi, cioè crediti e debiti monetari). Questo fa sì che la vita di ogni cellula sia influenzata ed influenzi quella delle altre. A titolo esemplificativo, Riparbelli (1962: 45-48) distingue quattro tipologie di relazioni:

- relazioni di dipendenza o subordinazione, ovvero, relazioni che si stabiliscono, verticalmente, tra ogni azienda e quelle fornitrici, da un lato, e quelle clienti, destinatarie dei servizi resi o dei beni prodotti, dall'altro;
- relazioni di concorrenza, quando riguardano diverse aziende che operano in concorrenza, appunto, nello stesso settore di attività;
- relazioni di complementarietà, quando si instaurano tra aziende il cui obiettivo è l'ottenimento di prodotti complementari nel consumo o che si ottengono con fattori produttivi di origine complementare;
- relazioni di carattere generale, ovvero, relazioni che si stabiliscono tra aziende appartenenti a settori produttivi diversi, ma facenti parte di uno stesso sistema economico generale.

Per quanto concerne i vantaggi derivanti dalla possibilità di creare relazioni ed interdipendenze, Ruisi (2004: 15-17) afferma che essi riguardano l'ottenimento di specifiche “economie" (ad esempio, di scala, di scopo, di apprendimento); la riduzione dei tempi e dei rischi; il superamento di ostacoli e lo sfruttamento di opportunità normative; il miglioramento della flessibilità aziendale, ovvero della sua capacità di adattarsi ai cambiamenti dell'ambiente circostante; una maggiore influenza sulle dinamiche di settore ed il controllo della concorrenza; ed infine, l'ottenimento di risorse, materiali e non, difficilmente acquisibili sul mercato a causa di condizioni troppo onerose. In breve, l'insieme delle relazioni che si instaurano tra aziende diverse, oltre a costituire parte della potenzialità economica delle aziende stesse, con una maggiore frequenza e stabilità, può migliorare profondamente la qualità della vita di tutta l'imprenditoria locale. Per ottenere questo risultato occorre, però, che tali scambi si attuino con connessione e continuità.

Tuttavia, le aziende non intrecciano relazioni soltanto con altri organismi simili, ma con tutti i soggetti, di varia natura, che esistono ed operano nel medesimo ambiente. Stiamo parlando delle istituzioni locali, regionali e nazionali, delle entità politico-amministrative e sanitarie, degli istituti bancari, della comunità di persone in cui una determinata azienda è inserita, delle organizzazioni sindacali, della clientela e di tanti altri attori che intervengono ogni giorno nella vita di un'azienda e che ne influenzano il tipo di gestione e la scelta degli obiettivi da raggiungere.

Si pensi, ad esempio, alle istituzioni locali. Ogni soggetto socio-economico, prima ancora di avviare la propria attività produttiva, deve richiedere tutta un serie di autorizzazioni all'amministrazione locale per ottenere il permesso di edificare in un preciso luogo, o di convertire la destinazione d'uso di un edificio preesistente, oppure per procurarsi le licenze indispensabili allo svolgimento della propria funzione. Inoltre, come tutti i cittadini, anche le aziende si rivolgono all'occorrenza alle forze dell'ordine (carabinieri, polizia, guardia di finanza, ecc.), ai giudici per la risoluzione di controversie legali, ai notai per redigere i vari atti che caratterizzano la nascita e l'esistenza di qualsiasi azienda, ed a tutte le altre istituzioni che rappresentano lo Stato nelle loro manifestazioni locali. A livello regionale o nazionale, invece, le istituzioni intervengono con le loro leggi e regolamenti a cui tutti gli interessati devono attenersi. Si pensi, oltre alle autorità politiche, anche a quelle di regolazione nazionale, le quali fissano determinati limiti che possono riguardare il prezzo di una specifica tipologia di bene (per esempio il prezzo della benzina, del gas, dei farmaci, dei trasporti, della corrente elettrica, ecc.), oppure stabiliscono le norme per la concorrenza.

Le aziende attivano rapporti anche con gli istituti assicurativi, con gli enti sanitari, con gli istituti previdenziali, presso cui devono essere obbligatoriamente assicurati tutti i lavoratori dipendenti ed autonomi e parte di quelli pubblici, con gli organismi che si occupano della sicurezza nei luoghi di lavoro, con i centri per l'impiego e con altri istituti simili.

Le relazioni con gli istituti di credito, diversamente, riguardano le aziende per molte ragioni che vanno dalla semplice apertura di un conto corrente, alla richiesta di finanziamenti, alle agevolazioni fiscali, fino addirittura, alla quotazione in borsa.

Per quanto riguarda la comunità di persone che vive nello stesso territorio in cui si trova un'azienda, essa interagisce con quest'ultima, prima di tutto, poiché, come spesso avviene, una parte della popolazione lavora all'interno dell'unità aziendale, e quindi, oltre che manodopera e forza lavorativa, porta all'interno della struttura anche conoscenze e la cultura del posto. Oltre a ciò, la comunità locale può favorire o ostacolare l'azienda in questione, assumendo svariati comportamenti. Pensiamo, ad esempio, alle numerose proteste che gli abitanti di una determinata zona possono attuare contro una fabbrica che inquina l'ambiente, o, al contrario, alle manifestazioni che prendono vita per evitare la chiusura di certi stabilimenti, fatto che comporterebbe la perdita del posto di lavoro di alcuni membri della comunità. In quest'ultima situazione, in particolare, subentrano le associazioni sindacali, il cui scopo è quello di interagire con le aziende per difendere e garantire i diritti dei lavoratori.

Altri rapporti vedono protagonisti le aziende ed i clienti. Questi ultimi, infatti, hanno un peso notevole nelle politiche aziendali. Sono loro che stabiliscono la fortuna o il fallimento di un prodotto, ma anche di determinate strategie gestionali. È grazie ai clienti ed al loro livello di consumo che i manager aziendali riconoscono di dover modificare o di mantenere inalterati i processi di lavorazione o i frutti dell'attività lavorativa. Inoltre, il consumo più o meno ampio di un determinato bene materiale o immateriale ne influenza inevitabilmente anche il prezzo d'acquisto.

In sostanza si nota come, quasi paradossalmente, per un'azienda le relazioni più difficili da mantenere siano quelle a carattere sociale, ovvero, quelle che non sono regolamentate da statuti o norme scritte, come accade, al contrario, nelle relazioni interaziendali o in quelle tra aziende ed istituzioni. La variabilità e mutevolezza di questo tipo di relazioni ha portato a risultati profondamente diversi ma, allo stesso tempo, troppo importanti per essere ignorati dai vari esperti. Per questo motivo l'impatto sociale è, oggi, uno dei fattori che viene preso in considerazione sempre più di frequente, laddove si intenda avviare una nuova attività (Ingraldo, 2007). Ponendo maggiore attenzione sulle ripercussioni sociali che le aziende possono determinare, si rafforza il concetto, espresso in precedenza, secondo cui questi organismi socio-economici sono molto vicini alla vita degli esseri umani.