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La nuova frontiera dell'ospitalità: il Bed and Breakfast

di Miriana Agrusti
Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro'
Dipartimento di Lettere Lingue Arti. Italianistica e Culture Comparate
Corso di Laurea di I Livello in Culture delle Lingue Moderne e del Turismo
Tesi di Laurea in Lingua e Traduzione - Lingua Francese
Anno Accademico
: 2012/2013
Laureanda: Miriana Agrusti
Relatore: Chiar.mo Prof. Carmela Ferrandes

4 - Sulla scia dell'esperienza personale

La decisione di trattare un tema relativo alle strutture ricettive extra- alberghiere del nostro secolo, nello specifico sui bed and breakfast non è stata casuale ma dettata dalla voglia di approfondire un tema che mi riguarda da vicino. Circa tre anni fa, infatti, la mia famiglia ha deciso di ridar vita alla nostra vecchia abitazione ubicata in un trullo attraverso l'attività di bed and breakfast. All'inizio ci sembrava tutto nuovo, a partire dal nome, difficilmente pronunciabile per i miei genitori che non masticano bene l'inglese. Ma le incertezze hanno lasciato ben presto spazio allo spirito di avventura che ci accompagna tutt'oggi: perché anche noi gestori, come i nostri ospiti, ci avventuriamo in un nuovo mondo ad ogni arrivo, in quanto ogni turista è diverso dall'altro, porta con sé la propria cultura, realizzando quindi quello scambio culturale che è alla base dell'ospitalità in b&b.
Per me personalmente gestire un b&b rappresenta un modo per inserirmi nel mondo del lavoro in quanto sono io che mi occupo della promozione e della gestione delle prenotazioni, soprattutto quelle ricevute via internet; inoltre mi permette di praticare le lingue straniere apprese durante il corso di studi, relazionandomi con i turisti che arrivano dall'estero, anche se costituiscono una minima parte della nostra clientela. Ed è bello vedere nei loro occhi, quello stupore che provano nel vedere per la prima volta un trullo, e addirittura nel "viverci dentro"; un aspetto al quale noi non davamo importanza sino a qualche decennio fa tanto da demolire queste costruzioni che venivano considerate "vecchie e passate di moda" e che invece adesso fanno addirittura parte dell'UNESCO, patrimonio mondiale dell'umanità. Quello che per noi è la normalità, la quotidianità, per i nostri ospiti è il valore aggiunto alla loro vacanza. Preparare dolci, biscotti, ciambelle e crostate per la colazione è per mia madre un'attività banale, data la sua passione per la cucina e la sua esperienza decennale, ma per i nostri ospiti quest'offerta di prodotti artigianali rappresenta quasi una visione celestiale!
Anche l'ambiente circostante evidenzia queste differenze tra turisti e residenti. Per noi abitare nei trulli, passeggiare per il centro storico, andare presso qualche masseria fortificata magari in occasione di un matrimonio, fare il bagno nelle acque cristalline del nostro mare sono azioni meccaniche cui non diamo risalto; non perché non sappiamo apprezzare le risorse del nostro territorio ma perché siamo cresciuti dentro questi luoghi e di conseguenza li guardiamo con occhi diversi. La stessa percezione per quanto riguarda la gastronomia ossia i prodotti tipici regionali protagonisti indiscussi della famigerata e rinomata dieta mediterranea. Soprattutto per noi pugliesi, discendenti di una civiltà contadina che tuttora basa la propria economia sui proventi della terra, e soprattutto per la mia famiglia che ha avuto la fortuna di ereditare un'azienda agricola, è quasi scontato utilizzare in cucina olio extravergine d'oliva, mangiare una focaccia cotta in forno a legna piuttosto che delle orecchiette fatte a mano, bere un bicchiere di vino primitivo accompagnato da un dolce preparato con la farina del nostro grano, con il latte delle nostre mucche, con le uova fresche delle nostre galline, farcito con la marmellata di ciliegie raccolte dai nostri alberi. Quando offriamo ai nostri ospiti un piatto della nostra tradizione attiviamo un processo inaspettato: non solo diamo loro l'opportunità di immergersi nella nostra tradizione ma eseguiamo allo stesso tempo un'azione di marketing che non comporta nessun costo per noi gestori. Il cliente che resterà soddisfatto della sua vacanza, non solo raccomanderà ai suoi parenti e amici di visitare la Puglia ma li "obbligherà" a soggiornare nello stesso b&b in cui lui per primo è stato trattato come un amico di famiglia.
Talvolta questa sensazione dello stare in famiglia arriva ad abbattere completamente quella barriera tra gestore/ospite; in più occasioni, infatti, ci è capitato di essere stati invitati a pranzare o cenare con i nostri ospiti i quali hanno offerto a noi la possibilità di entrare nella loro cultura e nella loro tradizione gastronomica tanto da non riuscire più a distinguere i ruoli di ospiti e proprietari di casa. Sono proprio questi aspetti intimi cha fanno del b&b una formula vincente, destinata a crescere, che dà a me e alla mia famiglia quella sicurezza in più riguardo al futuro, assicurata anche dalla fortuna di possedere un trullo, patrimonio che continuerà nel tempo ad attrarre turisti italiani e stranieri.