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La nuova frontiera dell'ospitalità: il Bed and Breakfast

di Miriana Agrusti
Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro'
Dipartimento di Lettere Lingue Arti. Italianistica e Culture Comparate
Corso di Laurea di I Livello in Culture delle Lingue Moderne e del Turismo
Tesi di Laurea in Lingua e Traduzione - Lingua Francese
Anno Accademico
: 2012/2013
Laureanda: Miriana Agrusti
Relatore: Chiar.mo Prof. Carmela Ferrandes

1.3 - Il bed and breakfast in Italia

Il bed and breakfast in Italia fa la sua prima apparizione all'inizio degli anni 90 quando si preannuncia la necessità di maggiore disponibilità di posti letto in occasione del Giubileo dell'anno 2000. Purtroppo non si sviluppa rapidamente come negli altri Paesi a causa dell'assenza di leggi che ne disciplinano l'attività: ancora oggi in Italia non c'è una legge nazionale in materia di b&b ma ogni regione legifera rispettando sommariamente le caratteristiche comuni, prime tra tutte, il servizio di pernottamento e prima colazione e la gestione familiare. La prima regione a legiferare è stata il Lazio nel 1997, seguita da tutte le altre regioni italiane che hanno disciplinato l'attività del b&b negli anni 2000-2001.
L'aspetto legislativo ha contribuito alla diffusione dei b&b su scala nazionale, aiutati anche dalla nascita di associazioni di promozione come ANBBA, l'Associazione Nazionale dei Bed and Breakfast e Affittacamere creata nel 1999 e dall'Osservatorio nazionale del b&b istituito nel 2002 che si occupa dello studio e dell'analisi della situazione del b&b in Italia.
Nonostante il nostro Paese, diversamente dalla Francia, non abbia dei marchi riconosciuti dalle istituzioni in grado di valutare e differenziare i diversi b&b presenti sul territorio, e nonostante il vuoto legislativo a livello nazionale, i nostri compatrioti non si fanno intimorire e decidono, in numero sempre crescente, di intraprendere l'attività di b&b. Secondo i dati relativi all'anno 2011 raccolti dall'ISTAT, l'Istituto Nazionale di Statistica, in Italia si contano 23.868 bed and breakfast, dei quali la maggior parte si trovano nel Lazio, che ne conta 3.774 , seguita dal Veneto con i suoi 2.521 e dalla Puglia con i suoi 2.471. Un caso particolare è il caso della Toscana che ad oggi non ha ancora legiferato in materia di b&b, i quali si attengono alle norme applicate ad un'altra tipologia di struttura ricettiva, gli affittacamere.
Per quanto riguarda i dati relativi ai gestori dei b&b italiani il 60,40% è rappresentato da donne contro il 39,60% degli uomini; tra loro la maggior parte ha già un impiego, che quindi decide di integrare le entrate familiari attraverso il b&b, ma c'è anche una parte significativa di pensionati i quali, dismessi i panni di impiegati o commercianti decidono di mettersi in gioco aprendo le loro case agli ospiti. Il 90% dei proprietari di b&b parla almeno una lingua straniera, aspetto che permette loro di estendere la loro clientela anche all'estero, attirata quest'ultima anche dai prezzi convenienti applicati che si aggirano tra i 20-40 euro. La colazione offerta secondo le norme applicate da alcune leggi regionali dovrebbe essere a base di prodotti preconfezionati, un aspetto che stride con la filosofia della vacanza in b&b, basata sulla conoscenza del territorio attraverso il contatto diretto con la cultura del luogo e quindi, inevitabilmente, con i prodotti tipici locali.