La comunicazione delle strutture ricettive e ristorative: quando l’online è una minaccia/opportunitá
Dipartimento di Culture, Politica e Società
CdL magistrale in Comunicazione Pubblica e Politica
Relatore: Prof.ssa Maria Elena Rossi
Primo Correlatore: Prof.ssa Monica Gilli
Secondo Correlatore: Dott. Guglielmo Bruna
Anno Accademico: 2017/2018
2.4 - Comunicazione offline
Se, come abbiamo visto, tutto è comunicazione, è impensabile ritenere che solo il web possa considerarsi l’unico mezzo di trasmissione valido. La comunicazione offline sembra presentarsi depotenziata nel proprio ruolo chiave nella gestione di un’attività; una marginalizzazione legata solo a specifiche fasi del rapporto tra operatore e cliente. Il confronto face to face ha sempre una funzione primaria nelle relazioni sociali e di lavoro. Non a caso parlare di rete Internet presuppone un insieme di individui, di comunità, di società che vive e comunica direttamente nella realtà.
Detta considerazione è legata alla presunzione piuttosto diffusa che l’online ne abbia preso completamente il posto. Non è propriamente così. Partiamo dal principio, cioè cerchiamo di dare un significato al tema. La comunicazione offline può essere considerata come l’insieme delle tecniche di promozione, utilizzate nel “mondo reale”, in grado di generare e diffondere la brand identity di un’attività. Solitamente è utilizzata per la realizzazione di loghi, brochure, insegne. Nonostante l’online possa essere usato anche per svolgere tali funzioni, la comunicazione offline si presta meglio alla situazione, poiché è preferibile da un punto di vista economico, essendo a minor costo. L’obiettivo che sorregge questa modalità comunicativa, è legato alle difficoltà di intercettare i potenziali clienti con gli strumenti offerti dalle tecnologie digitali.
«L’Italia è ancora al penultimo posto della classifica Ue di utilizzo di Internet, nonostante la percentuale della popolazione che usa il web sia cresciuta di 3 punti percentuali nel 2016, arrivando al 60%. La piattaforma è utilizzata meno della metà Ue per acquisti (servizi bancari e video on demand), nella media per social network, mentre unico indice sopra la media è il consumo di contenuti digitali (musica, video, giochi online). Sostanziali […] risultano le differenze generazionali: se nella fascia più anziana della popolazione (65-74 anni) solo 33 individui su 100 accedono a Internet, nella fascia più giovane (14-34 anni) tale percentuale sale al 92%».
La generazione dei silver surfer, come si può vedere, non risulta essere molto presente in rete. Considerando alcuni recenti dati, soltanto un anziano su quattro, sempre nella fascia di età tra i 65-74 anni, utilizza tecnologie digitali quali smartphone e pc.