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L'Agriturismo e il B&B: il caso del Lazio

di Sara Romagnoli
Università degli Studi di Firenze
Facoltà di Economia - Corso di Laurea in Scienze Turistiche
Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Silvia Scaramuzzi
Tesi di laurea di: Sara Romagnoli
A.A. 2007 /2008

2.5 - Aspetti fiscali

Le persone, che esercitano l'attività agrituristica, sono soggette alla disciplina fiscale prevista all'art. 5 della Legge n. 413 del 30 dicembre 1991 la quale prevede il regime forfetario; la stessa dà anche la facoltà di optare per il regime ordinario mediante specifica comunicazione all'Ufficio delle Imposte Dirette.

L'operatore agrituristico che opera in regime forfetario determina il reddito imponibile (base di calcolo dell'Irpef) applicando all'ammontare dei ricavi, conseguiti con l'esercizio dell'attività di agriturismo, al netto dell'imposta sul valore aggiunto, il coefficiente di redditività del 25%.

Per la liquidazione Iva, tale regime prevede la forfetizzazione dell'Iva da versare pari al 50% dell'imposta incassata, la quale risulta dalle ricevute fiscali.

Nel caso in cui il contribuente decida di avvalersi del regime ordinario deve comunicarlo nella dichiarazione annuale Iva relativa all'anno precedente: l'opzione è vincolante per tre anni. La base imponibile sarà calcolata facendo la differenza tra ricavi e costi mentre l'Iva sarà calcolata come differenza tra l'Iva a credito, che risulta dai registri dei corrispettivi e delle fatture, e l' Iva a debito che risulta dai registri degli acquisti.

L'operatore deve effettuare la dichiarazione di inizio attività e una volta ottenuta la relativa autorizzazione da parte del Comune competente deve dotarsi dei seguenti registri contabili:

  • il registro dei corrispettivi: dove vengono annotati gli incassi che derivano dall'ospitalità agrituristica;
  • il registro degli acquisti: dove vengono annotate le fatture di acquisto per beni e servizi riguardanti l'attività agrituristica;
  • il registro delle vendite: anche se poco utilizzato per l'attività agrituristica è obbligatorio tenerlo sia pure in bianco;
  • il registro di carico e scarico delle ricevute fiscali: dove vengono riportati i blocchetti numerati delle ricevute fiscali.

La contabilità relativa all'attività agrituristica deve essere tenuta separata da quella relativa all'attività agricola.

Per quanto riguarda la dichiarazione di inizio attività questa deve contenere:

  • gli estremi dell'iscrizione nell'elenco regionale degli operatori agrituristici;
  • gli estremi per l'esercizio dell'attività;
  • il presunto volume di affari annuale;
  • il luogo o i luoghi destinati all'agriturismo;
  • il codice dell'attività agrituristica.

Gli operatori sono inoltre tenuti a rilasciare la ricevuta fiscale, in duplice copia, che deve contenere i seguenti elementi:

  • cognome e nome, partita Iva e codice fiscale dell'operatore;
  • descrizione della prestazione svolta;
  • importo incassato comprensivo di Iva;
  • generalità dell'ospite