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Il turismo extralberghiero come nuova opportunità di sviluppo

di Megan Castelnuovo

Università della Valle d’Aosta
Dipartimento di Scienze Umane e Sociali
Corso di Laurea in Lingue e Comunicazione per l’impresa e il turismo
Relatore: Prof.ssa Cristina Scarpocchi
Anno Accademico: 2016/2017

3.1 - L’hotellerie spagnola

In un paese come la Spagna, in cui il turismo è diventato una fonte di ricchezza imprescindibile, le strutture ricettive occupano una importanza vitale.

Come nel nostro paese, anche in Spagna prevalgono le strutture alberghiere come gli hotel, caratterizzati da 1 a 5 stelle fino alla categoria lusso e vengono definiti come “Attività che offrono una stanza che permette al cliente di alloggiare per riposare, con l'offerta di altri servizi complementari tali come: manutenzione, installazioni sportive e ricreative, saloni per riunioni, ristorante e bar, area wellness etc.”. In questo caso si considerano attività alberghiere gli hotel, gli aparthotel , ostelli e pensioni avendo ognuno di essi una classificazione differente secondo le sue installazioni e servizi. Per le attività che invece in Italia vengono inserite nella categoria delle strutture extralberghiere, in Spagna rientrano quasi le stesse strutture: definite attività turistiche non alberghiere con modalità diverse, rientrano in questa categoria i campeggi, gli appartamenti ad uso turistico e le case rurali. In Spagna, in materia di turismo, non esiste una legge statale che regola la promozione e l'ordinazione delle attività turistiche a livello nazionale ma esistono invece diverse leggi autonome che regolano il turismo, tante quante sono le Comunità Autonome dello Stato Spagnolo. Questa dispersione normativa in materia di turismo ha la sua fonte nella propria Costituzione Spagnola (CE) che non stabilisce allo Stato nessuna competenza diretta sulla materia del turismo e in effetti, la vigente Costituzione ha instaurato un sistema di distribuzione di competenze tra lo Stato e le Comunità Autonome, il quale attribuisce la possibilità di assumere competenza esclusiva sulla promozione ed ordinazione turistica dentro il suo ambito territoriale (articolo 148.1.18ª CE). Oggi infatti tutte le Comunità Autonome stabiliscono, nei loro rispettivi Statuti di autonomia, le regolazioni del turismo dentro i loro territori e in base a ciò, le varie Comunità hanno approvato le proprie leggi autonome del turismo. La distinta geografia e realtà turistica che ha ogni Comunità Autonoma, e specialmente le loro differenti necessità, spiegano che ognuna delle Leggi di Turismo Autonome Spagnole non abbiano lo stesso contenuto ma hanno una struttura comune: queste leggi di turismo autonome regolano il modo di relazione tra le distinte amministrazioni che hanno competenza in materia di turismo all'interno della propria Comunità, ordinano e classificano le imprese, gli stabilimenti e servizi turistici, stabiliscono i diritti e gli obblighi delle imprese ed utenti turistici, determinano i mezzi e gli strumenti di promozione e di sostegno del turismo ed impongono un regime di disciplina turistica. Non si vuol dire però che lo Stato spagnolo non è autorizzato a dettare norme giuridiche che influenzano l'attività turistica, in realtà è autorizzato anche se in maniera indiretta. Succede che lo Stato ha competenze esclusive dirette sulle "relazioni internazionali", sulle "basi e coordinazione della pianificazione generale dell'attività economica" e sul "commercio esterno"; inoltre può approvare norme giuridiche che si riferiscono all'Ordinazione economica del settore turistico spagnolo e, in questo modo, intervenire indirettamente nella regolazione del turismo. D'altra parte, lo Stato possiede competenze esclusive dirette in materia di "legislazione civile" e "legislazione mercantile", trasversali al turismo, dato che in merito a tali attribuzioni è regolato mediante Legge Statale.

In quanto agli appartamenti turistici negli ultimi anni si sta dibattendo attorno a questo nuovo modo di soggiornare e lo stato si domanda su che cosa fare in materia di norme in quanto la legge di affitti urbani modificata nel 2013 non fa riferimento agli alloggi turistici, ma rimane in mano alle Comunità Autonome la regolazione dentro la sua competenza in materia turistica. Questo ha permesso a ogni comunità di continuare a sviluppare la loro normativa appropriata ma ha generato perfino in alcuni comuni, soprattutto quelli di città più turistiche, normative su temi di ispezioni e limitazioni di tempo di affitto. Alcuni esperti di Business Insider (www.businessinsider.es), un sito web che si occupa di articoli di economia in Spagna, hanno sottolineato che se ci fosse una nuova legge sugli appartamenti potrebbe frenare il continuo numero in aumento, considerando però che questo potrebbe essere un effetto collaterale in quanto l'obiettivo non è frenare ma ordinare la situazione di questi alloggi e creare delle norme che li rappresentano.