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I Bed and Breakfast: primi risultati di una indagine sull'imprenditoria e la gestione dei collaboratori

di Irene Guidozzi
Università degli Studi di Firenze
Facoltà di Economia - Corso di Laurea Magistrale in Progettazione dei Sistemi Turistici
Tesi di Laurea in Organizzazione e Gestione del Personale e deglie Eventi Turistici

Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Lucia Varra
Tesi di laurea di: Irene Guidozzi
A.A. 2008 /2009

2.3 - La formazione

Per intraprendere la professione di gestore di bed & breakfast non è necessario alcun titolo specifico. Questo perché solitamente molti gestori svolgono tale attività come lavoro accessorio al lavoro principale.

Tuttavia, è consigliabile intraprendere un percorso formativo in ambito turistico, che permetta di acquisire le competenze necessarie allo svolgimento delle proprie funzioni. Infatti, più elevata, sarà la formazione e la professionalità acquisita, più semplice sarà realizzare un'attività di assoluto successo e soprattutto in grado di competere in un mercato contraddistinto da una concorrenza a dir poco agguerrita.

Il bagaglio culturale dell'operatore del bed and breakfast deve, infatti, essere vario e spaziare dalla gastronomia alla contabilità, dalle normative igieniche agli obblighi fiscali. E' utile approfondire la conoscenza delle lingue straniere più richieste, soprattutto se la struttura si trova in una zona in cui il flusso dei turisti stranieri è piuttosto consistente.

La formazione quindi non è altro che un processo con lo scopo di incrementare la professionalità dei lavoratori. La preparazione professionale costituisce un vero e proprio fattore di successo, poiché diventa sinonimo di capacità di soddisfare le esigenze dei clienti in occasione dell'esecuzione del servizio.

Come già sappiamo, in riferimento agli obbiettivi ed ai contenuti della formazione si possono individuare due sistemi. Il primo è diretto a fornire una formazione di base teorica; nel quale rientrano gli istituti professionali, la laurea e le specializzazioni post laurea. Il secondo sistema prevede una formazione professionale più specialistica, riguardo alle esigenze delle imprese ovvero corsi di specializzazione e formazione professionale, diploma universitario e corsi di specializzazione post-laurea quale il master.

Il percorso formativo istituzionale ha un ruolo importante nel creare i presupposti per una professionalità turistica in grado di rispondere alle richieste delle imprese e di mutare in coerenza con i cambiamenti del settore.

Innanzitutto è consigliabile per chi decide di dedicarsi a tale professione scegliere un percorso formativo turistico il quale prevede:

  • Istituti superiori: con lo scopo di fornire una preparazione di base,
    attraverso la possibilità di scegliere tra Istituti tecnici per il turismo, di durata quinquennale che prevedono l'inserimento di periti turistici in attività turistiche - alberghiere. Tale percorso approfondisce gli ambiti contabili - amministrativi, le lingue, le materie giuridiche - economiche; Istituti professionali per i servizi commerciali e turistici e istituti professionali alberghieri e per la ristorazione, articolati in un triennio più un biennio. Al superamento degli esami dopo il terzo anno, si consegue una qualifica che costituisce titolo per l'ingresso nel mondo del lavoro ma che non dà diritto all'iscrizione universitaria. Occorre, infatti, completare il ciclo di istruzione con la frequenza del quarto e quinto anno. Al termine del biennio, previo superamento di un esame di Stato, si consegue un diploma con valore legale che permette l'iscrizione universitaria.
     
  • Corsi di laurea di primo e di secondo livello: I corsi di laurea di primo livello durano tre anni e prevedono al massimo 20 esami per un totale non superiore ai 180 crediti formativi universitari (CFU). Il titolo accademico rilasciato è quello di dottore. I corsi di laurea di secondo livello invece durano due anni e prevedono al massimo 12 esami per un totale non superiore ai 120 crediti formativi universitari (CFU). Il titolo accademico rilasciato è quello di dottore magistrale. Questi corsi sono finalizzati a creare nuove figure professionali per il settore turistico perché permettono di conseguire contemporaneamente una preparazione su temi aziendali, giuridici, statistici ed economici approfondendone la conoscenza sul campo attraverso stage in azienda. A titolo di esempio sono i corsi di laurea in Scienze del turismo (1° livello), Economia e gestione dei Servizi turistici (1° livello), Progettazione dei sistemi turistici (2° livello), Economia e Management del turismo ( 2°livello) ect.
     
  • Master: per coloro che sono motivati a sviluppare competenze aziendali altamente qualificate, possono frequentare Master sul turismo di primo o di secondo livello, i quali prevedono corsi da un minimo di 30 settimane ad un massimo di tre anni.

Occorre puntualizzare che a partire dall'anno scolastico 2010-2011, è in vigore la nuova riforma degli istituti tecnici e professionali, la quale ha il compito di riordinare l'offerta formativa.

Gli istituti tecnici prevedono due settori: uno economico ed uno tecnologico. Vista l'importanza del turismo che in Italia vale il 10 % del PIL, con un giro di affari che si aggira sui 140 miliardi di euro, il riordino degli istituti tecnici ha inserito l' indirizzo Turismo nel settore Economico.

L'istituto tecnico dura 5 anni ed è suddiviso in due bienni e un quinto anno, al termine del quale gli studenti, tramite un esame di Stato, conseguono il diploma di Istruzione Tecnica. Di centrale importanza sono: il laboratorio, in quanto sono previsti stage, tirocini e percorsi di alternanza scuola-lavoro per un miglior apprendimento in contesti applicativi, e l'introduzione dell'insegnamento di una disciplina tecnico-professionale in una lingua straniera.

Per quanto riguarda il riordino degli istituti professionali, la nuova riforma prevede due settori; industria e artigianato e settore dei servizi. Gli "Istituti professionali per i servizi commerciali e turistici e istituti professionali alberghieri e per la ristorazione", assumono la denominazione di servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera. L'indirizzo è articolato in "Enogastronomia", "Servizi di sala e di vendita", "Accoglienza turistica" e sono inseriti ovviamente all'interno del settore dei servizi. L'istituto professionale è rafforzato, come per i tecnici, dall'inserimento di laboratori, stage, tirocini e alternanza scuola lavoro.

In alternativa, i gestori, che non intendono seguire un percorso turistico, possono scegliere una via più breve.
I circuiti/associazioni/cooperative di B & B oppure i centri di formazione che usufruiscono dei finanziamenti dell'UE promuovono corsi che hanno come tema l'apertura e la gestione di un bed & breakfast, utili sia per lo sviluppo delle proprie capacità imprenditoriali sia per l'acquisizione di nozioni in ambito amministrativo e gestionale. Solitamente, la durata del corso è variabile in base alle ore complessive di insegnamento. A volte è compreso anche un periodo breve di stage, presso un B & B italiano o estero.

L'ANBBA, a titolo d'esempio, promuove un "Corso breve di formazione sul bed and breakfast e Seminario Introduttivo alle attività ricettive di Affittacamere e case vacanza". Il corso è a pagamento e suddiviso in 8 moduli dalla durata complessiva di circa 8 ore, il quale fornisce un'idea generale sugli aspetti del B & B e della sua gestione.

Persino la Federazione Italiana bed and breakfast propone attraverso i circuiti associati, corsi di formazione in tutta Italia, in collaborazione con l'Università Popolare. I corsi hanno la durata di tre giorni per un totale di 6 ore.

In particolare, i corsi si rivolgono a tutti coloro (in particolare donne tra i 20 e i 65 anni) che disponendo di almeno 1 camera in più nella casa in cui abitano, siano disposti ad ospitare occasionalmente e a pagamento ospiti da tutto il mondo. Le tematiche, che vengono trattate durante il corso, riguardano il fenomeno del Bed & Breakfast Italia nel mondo, gli aspetti legislativi e fiscali, i requisiti, il controllo di standard di qualità, la scelta del target e la promozione e commercializzazione del prodotto.

In definitiva svolgere tale attività, non è molto difficile ma è utile avere una formazione completa, dalle competenze imprenditoriali alla conoscenza delle lingue straniere. E'quindi opportuno colmare i gap formativi con corsi specifici, per esempio di lingue, informatica, marketing e comunicazione. Tali corsi sono promossi dagli enti locali (comuni, province e regioni) oppure dall'ente bilaterale del turismo, il quale propone ai propri associati varie tipologie di corsi in grado di fornire una formazione sempre più qualificata e adeguata all'attuale mercato del lavoro, considerata la trasformazione continua del settore turistico.

I Bed and Breakfast: primi risultati di una indagine sull’imprenditoria e la gestione dei collaboratori - Foto 14