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I Bed and Breakfast: primi risultati di una indagine sull'imprenditoria e la gestione dei collaboratori

di Irene Guidozzi
Università degli Studi di Firenze
Facoltà di Economia - Corso di Laurea Magistrale in Progettazione dei Sistemi Turistici
Tesi di Laurea in Organizzazione e Gestione del Personale e deglie Eventi Turistici

Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Lucia Varra
Tesi di laurea di: Irene Guidozzi
A.A. 2008 /2009

1.3 - Gli aspetti legislativi

Prima di entrare nel dettaglio delle leggi che disciplinano il bed & breakfast, occorre fare una premessa sugli organismi della pubblica amministrazione che si occupano della materia turismo.

Con il decentramento delle funzioni dallo Stato alle Regioni, gli organi dell'amministrazione diretta centrale che si occupano di turismo sono pochi e con funzioni ridotte.

In questa nuova prospettiva, dunque, da un lato, per il turismo non ha più ragion d'essere alcuna legge-quadro statale, essendo le Regioni del tutto libere di legiferare in materia senza alcun vincolo derivante dal rispetto di principi uniformi fissati in proposito dallo Stato; dall'altro, tuttavia, si pongono all'interprete seri problemi sia in merito alla sorte, dall'entrata in vigore della riforma costituzionale, della legislazione statale esistente che, a partire dalla legge del 1983, ha costituito il punto di riferimento unitario per il turismo.

Con il referendum del 18/04/93 il Ministero del Turismo e Spettacolo era stato abrogato e sostituito dal Dipartimento del Turismo, alle dipendenze della Presidenza del Consiglio.

Nel 1999 le competenze di tale organismo sono state trasferite definitivamente al Ministero dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato.

Fino al 2001, il turismo in Italia era regolato dalla legge quadro del 17 marzo del 1983, n. 217, il compito di tale norma era di stabilire le linee guida generali, alle quali le regioni dovevano attenersi e di conseguenza legiferare. Oramai sorpassata nei suoi indirizzi strategici, e interpretata in modo differente da alcune regioni, era destinata a essere messa da parte.

In seguito nel 2001, viene redatta la nuova legge quadro per il turismo (29 marzo 2001, n. 135) la quale ha l'obiettivo da un lato di eliminare le incoerenze verificatesi negli anni tra regione e regione e dall'altra di indicare le tendenze future del mercato turistico.

La "riforma della legislazione nazionale del turismo" stabilisce le funzioni e i compiti conservati dalla Stato in materia di turismo, i quali riguardano l'indirizzo, il coordinamento intersettoriale degli interventi statali e le attività promozionali svolte all'estero, aventi rilevo nazionale.

Queste ultime funzioni sono svolte dall'ENIT, Ente Nazionale Italiano per il Turismo.
Il bed and breakfast non ha una regolamentazione nazionale specifica, tuttavia, in quanto attività che arricchisce e diversifica la ricettività turistica, è pienamente riconducibile agli obiettivi e finalità della legge n. 135/2001 "riforma della legislazione nazionale del turismo" che all'art. 1, 2° comma recita: "la Repubblica

  • riconosce il nuovo ruolo strategico del turismo per lo sviluppo economico e occupazionale del Paese nel contesto internazionale e dell'unione Europea, per la crescita culturale e sociale della persona e della collettività e per favorire le relazioni tra popoli diversi;
  • favorisce la crescita competitiva dell'offerta del sistema turistico nazionale, regionale e locale, anche ai fini dell'attuazione dell'equilibrio territoriale delle aree depresse;
  • tutela e valorizza le risorse ambientali, i beni culturali e le tradizioni locali anche ai fini di uno sviluppo turistico sostenibile;
  • sostiene il ruolo delle imprese operanti nel settore turistico con particolare riguardo alle piccole e medie imprese e al fine di migliorare la qualità dell'organizzazione, delle strutture e dei servizi;
  • promuove azioni per il superamento degli ostacoli che si frappongono alla fruizione dei servizi turistici da parte dei cittadini, con particolare riferimento ai giovani, agli anziani percettori di redditi minimi ed ai soggetti con ridotte capacità motorie e sensoriali;
  • tutela i singoli soggetti che accedono ai servizi turistici anche attraverso l'informazione e la formazione professionale degli addetti;
  • valorizza il ruolo delle comunità locali nelle loro diverse ed autonome espressioni culturali ed associative e delle associazioni pro loco;
  • sostiene l'uso strategico degli spazi rurali e delle economie marginali e tipiche in chiave turistica nel contesto di uno sviluppo rurale integrato e dalla vocazione territoriale;
  • promuove la ricerca, i sistemi informativi, la documentazione e la conoscenza del fenomeno turistico;
  • promuove l'immagine turistica nazionale sui mercati mondiali, valorizzando le risorse e le caratteristiche dei diversi ambiti territoriali".

La stessa legge, nel successivo art. 2, riconosce il ruolo dei Comuni e delle Province nei corrispondenti ambiti territoriali con particolare riguardo all'attuazione delle politiche intersettoriali ed infrastrutturali necessarie alla qualificazione dell'offerta turistica e riconosce l'apporto dei soggetti privati per la promozione e lo sviluppo di tale offerta.

Dato che gli enti pubblici più importanti che rappresentano lo Stato e sono autorizzati a legiferare in materia di turismo, sono appunto le Regioni15, queste hanno ritenuto opportuno promuovere, tra le attività extra-alberghiere, anche il bed and breakfast ed hanno stabilito, con loro leggi, chi può avviare l'attività, i requisiti che devono possedere le abitazioni e il modo in cui l'attività deve essere svolta.

I Bed and Breakfast: primi risultati di una indagine sull’imprenditoria e la gestione dei collaboratori - Foto 1