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Bed and Breakfast e strategie di marketing: il caso Sicilia

di Eugenio Chiarello
Università Telematica Pegaso
Corso di Laurea in Scienze Turistiche
Insegnamento di Teorie e Tecniche della Comunicazione
Relatore: Chiar.mo Prof. Giorgio Mulè
Anno accademico: 2015-2016

3.2 - Il ruolo del social media manager

Negli ultimi anni la reputazione online è diventata una delle preoccupazioni principali per i titolari di strutture ricettive e non solo. Gli operatori si rendono sempre più conto dell’importanza assunta dal marketing sulle piattaforme social e di conseguenza hanno iniziato a investire soldi e tempo per formarsi, capire e sfruttare al meglio i vari Facebook, Twitter, Pinterest, Instagram, ecc... Molte nuove professioni sono nate per rispondere ai cambiamenti del mercato e del marketing, tra cui appunto la figura del social media manager.

Il compito principale del social media manager è quello di monitorare in maniera costante la presenza della struttura sui social media, interagire con gli utenti ed alimentare conversazioni, condividendo contenuti di qualità e creando un legame “affettivo” con i follower. In un mondo sempre connesso, dove i turisti già al loro arrivo in struttura chiedono informazioni sulla connessione wi-fi, diventa essenziale elaborare delle strategie di marketing online. Il social media manager ideale è una persona in grado di far crescere una community fidelizzata, che apprezza la struttura e ne parla bene.

Spesso negli alberghi si affida questo compito ai receptionist, che nei ritagli di tempo cercano di dedicarsi ai canali social della struttura e di scrivere qualcosa. A volte, col pensiero che già stanno davanti al computer, si affida tale compito ai responsabili booking o commerciali. Oppure del compito si incarica il direttore stesso, ma spesso ai vertici aziendali manca il tempo da dedicare a questi aspetti, anche se importanti. Nonostante l’intenzione di “esserci”, la difficoltà nei fatti di seguire adeguatamente le varie piattaforme fa sì che molti alberghi hanno pagine web semi-abbandonate, del tutto inadeguate a trasmettere un’immagine professionale della struttura turistica. Occorre considerare inoltre che una struttura può anche essere la più bella ed accogliente al mondo, ma non avere comunque successo se questo non viene debitamente condiviso e conosciuto sul web.

Tutte queste ragioni, unite alla necessità di strategie di marketing serie e concrete, hanno creato la figura del social media manger e l’arricchimento delle sue competenze.

Un bravo social media manager dovrebbe avere determinate caratteristiche:

  • essere un buon ascoltatore, dotato di empatia, per cogliere le esigenze dei clienti e aiutare gli utenti a capire cosa cercano e vogliono;
  • saper animare e coinvolgere il pubblico, come un animatore turistico;
  • avere buoni rapporti con i colleghi, giacchè ognuno di essi può fornire l’ispirazione giusta per dei nuovi contenuti;
  • essere un ottimo conoscitore del web 2.0, delle sue dinamiche e del suo valore;
  • essere un abile scrittore o un blogger, con un proprio stile, ancora meglio se anche appassionato di fotografia;
  • conoscere bene la struttura ricettiva e le sue caratteristiche;
  • conoscere bene il territorio ed il target cui si rivolge;
  • avere un’indole paziente ed allo stesso tempo attenta ai risultati.

In quest’ottica è stato osservato come gli alberghi a gestione familiare, e meglio ancora i Bed and Breakfast, riescano a fare della propria autenticità un valore aggiunto che fa emergere la propria proposta ricettiva sui social media. Le persone si fidano di altre persone molto più facilmente di un anonimo hotel o di un brand.

è inoltre importante, dopo che un ospite è andato via, mantenere i contatti con lui. Per fare questo è utile costruire un database dei propri clienti, in modo da poter inviare loro dopo il rientro a casa dei ringraziamenti per aver scelto la propria struttura e periodicamente delle newsletter per tenerli aggiornati circa promozioni, eventi, novità o quant’altro.