Bed and Breakfast e strategie di marketing: il caso Sicilia
Corso di Laurea in Scienze Turistiche
Insegnamento di Teorie e Tecniche della Comunicazione
Relatore: Chiar.mo Prof. Giorgio Mulè
Anno accademico: 2015-2016
1.6 - Affittacamere e B&B a carattere imprenditoriale
La legge definisce gli Affittacamere come “strutture composte da non più di 6 camere ubicate in non più di due appartamenti ammobiliati in uno stesso stabile nei quali sono forniti alloggi ed eventualmente servizi complementari, anche giornalmente ed in forma imprenditoriale, senza l’obbligo della dimora del titolare”.
Come il Bed and Breakfast, anche l’Affittacamere è regolato dalle normative regionali, per cui gli adempimenti possono variare a seconda del luogo in cui viene svolta l’attività.
L’Affittacamere inoltre, oltre ai requisiti minimi di pulizia delle camere, fornitura di energia elettrica, cambio di biancheria, consente anche l’attività di ristorazione all’interno dello stesso edificio, prendendo in tal caso il nome di “Locanda”.
All’interno della lista delle attività extralberghiere, l’Affittacamere è l’unica formula di tipo imprenditoriale. Gli elementi determinanti dell’attività sono individuabili in:
- attività abituale e continuativa, non necessariamente priva di interruzioni;
- attività organizzata, con possibile impiego di uno o più collaboratori;
- organizzazione dell’immobile per soddisfare principalmente le esigenze abitative degli ospiti piuttosto che del gestore, con modifiche della struttura interna, costituzione di una reception, etc.;
- possibilità di esercitare l’attività in una struttura diversa da quella in cui si abita;
- maggior numero di camere ed elevato turn-over degli ospiti;
- iscrizione del gestore al REC (Registro Esercenti il Commercio);
- offerta di eventuali servizi aggiuntivi, quali la ristorazione;
- superamento di soglie di fatturato per le quali non sarebbe giustificato il comportamento da attività occasionale. Non esiste una soglia predeterminata di fatturato, ma l’ANBBA ha accertato che sopra il limite dei 10.000 euro diventa consigliabile l’apertura di Partita IVA.
Pertanto il gestore di un Affittacamere rientra tra gli esercenti il commercio e come tale deve assolvere tutta una serie di adempimenti burocratici, contabili e fiscali che invece non sono previsti per il gestore di un Bed and Breakfast, data la sua natura di attività non imprenditoriale. Valgono invece norme analoghe all’Affittacamere anche per la formula del B&B a carattere imprenditoriale, esclusa la ristorazione.
Un’altra possibile differenza riguarda il contatto fra gestore e cliente. Se il gestore non risiede nella struttura, il contatto spesso si limita al momento dell’accoglienza, ossia quella fase iniziale di consegna delle chiavi, registrazione dei documenti e comunicazione delle informazioni essenziali sulla struttura e sulla località da parte dell’esercente nei confronti del cliente. Di conseguenza lo scambio di abitudini, usi e cultura fra i soggetti non avverrebbe come nel caso del Bed and Breakfast, in cui invece è presente e primario.
Va dunque osservato che, nonostante le somiglianze, in realtà Bed and Breakfast ed Affittacamere si differenziano per non pochi elementi. Sta al gestore dell’attività decidere quale delle due soluzioni scegliere, valutando attentamente i pro e i contro.
In sintesi, le differenze principali con i B&B risultano essere:
B&B non imprenditoriale | Affittacamere (e B&B imprenditoriale) |
Svolto da privati, organizzazione familiare | Svolto da esercenti commerciali |
Abitazione privata | Abitazione privata o altra struttura |
Attività saltuaria, senza partita IVA | Attività continuativa, con partita IVA |
Mancanza di organizzazione | Organizzazione di tipo aziendale |
Alloggio e colazione | Alloggio, colazione ed eventuale ristorazione |
Capacità di 5 camere, fino a 20 posti letto | Capacità di 6 (5) camere, 24 (20) posti letto |
L’attività di Affittacamere rappresenta dunque un’alternativa al Bed and Breakfast a carattere imprenditoriale, ma senza alcune delle limitazioni previste per questa struttura ricettiva. L’ampliamento dell’attività è quindi possibile, come suggerito dal Codice del Turismo, ma comporta la trasformazione della stessa nell’altra struttura ricettiva, con tutti gli adempimenti che ne conseguono.