Analisi strategica nel settore del turismo enogastronomico, tra innovazione e tradizione: il caso Tenuta Lombardi
Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Corso di Laurea Triennale in Economia Aziendale
Economia e gestione delle imprese
Relatore: Ch.ma Prof.ssa Cinzia Genovino
Anno Accademico 2020/2021
1.4 - L'importanza del made in Italy e la correlazione col turismo enogastronomico
La nozione del Made in Italy è accuratamente fornita dalla L.135/2009, art.16, che recita: “si intende realizzato interamente in Italia il prodotto o la merce, classificabile come made in Italy ai sensi della normativa vigente, e per il quale il disegno, la progettazione, la lavorazione ed il confezionamento sono compiuti esclusivamente sul territorio italiano.”
Anche la Treccani in modo esauriente descrive il Made in Italy con una “espressione utilizzata, a partire dagli anni 1980, per indicare la specializzazione internazionale del sistema produttivo italiano nei settori manifatturieri cosiddetti tradizionali. Rientrano in questa definizione le cosiddette 4 A: abbigliamento (e beni per la persona), arredamento (e articoli per la casa), automotive (inclusa la meccanica) e agroalimentare.
Proprio per la rilevanza dell’argomento sono previste misure di tutela per il Made in Italy: tutele che vedono un campo di applicazione grazie all’ausilio alla legge n. 350 del 2003.
Nella legge, infatti, sono state inserite disposizioni a sostegno e promozione della produzione italiana e a tutela dei diritti di proprietà industriale e intellettuale delle imprese italiane sui mercati esteri. È stata inoltre prevista la regolamentazione dell'etichettatura Made in Italy, nonché la possibilità di adottare un apposito marchio, al fine di rafforzare la riconoscibilità dei prodotti italiani all'estero.
La legge recita che "l'importazione e l'esportazione a fini di commercializzazione ovvero la commercializzazione di prodotti recanti false o fallaci indicazioni di provenienza costituisce reato ed è punita ai sensi dell'art. 517 del Codice penale. Costituisce falsa indicazione la stampigliatura "Made in Italy" su prodotti e merci non originari dell'Italia ai sensi della normativa europea sull'origine; costituisce fallace indicazione, anche qualora sia indicata l'origine e la provenienza estera dei prodotti o delle merci, l'uso di segni, figure o quant'altro possa indurre il consumatore a ritenere che il prodotto o la merce sia di origine italiana”.