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Analisi strategica nel settore del turismo enogastronomico, tra innovazione e tradizione: il caso Tenuta Lombardi

di Antonio Lombardi
Università degli Studi di Salerno
Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Corso di Laurea Triennale in Economia Aziendale
Economia e gestione delle imprese
Relatore: Ch.ma Prof.ssa Cinzia Genovino
Anno Accademico 2020/2021

1.2 - Evoluzione del settore e l’impatto disastroso del Covid 19

"Per conoscere le altre culture è necessaria un'esperienza di degustazione dei cibi e dei vini tipici di quel territorio. Si tratta dell'obiettivo primario che il turista si pone, ovvero di esplorare e degustare cibi e bevande per poter vivere un’esperienza culinaria unica e specifica di una destinazione".

È questa la prima definizione, risalente al 1998, che conia il turismo enogastronomico. Osservando la data si può ben notare come sia di tempi recenti l’interesse rivolto a tale forma più peculiare di turismo.

Figura n.1: L’evoluzione nel tempo del turismo enogastronomico

Analisi strategica nel settore del turismo enogastronomico, tra innovazione e tradizione: il caso Tenuta Lombardi - Immagine 1

Fonte: https://www.robertagaribaldi.it/il-turismo-enogastronomico-nel-2020/

Andando indietro nel tempo possiamo ritrovare dei primi studi sul turismo enogastronomico negli Stati Uniti d’America ed anche in Canada dove i numeri, nel corso degli anni, si sono moltiplicati in maniera esponenziale. Nello specifico, se nel 2007 una percentuale pari al 17% dei turisti aveva partecipato ad eventi con uno sfondo enogastronomico nel corso dei viaggi, questo valore era salito al 77% nel 2013

Al giorno d’oggi tali esperienze speciali non sono più definibili una semplice nicchia bensì una realtà concreta per la maggior parte dei turisti. “Secondo il “Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2020”, Il 71% dei turisti di Francia, Regno Unito, Canada, Stati Uniti d’America, Messico e Cina intraprende un viaggio per vivere esperienze enogastronomiche memorabili, mentre il 59% dichiara che le esperienze a tema li aiutano a scegliere tra più destinazioni”.

Anche l’Italia, da sempre metà di destinazione ambita da molti, vede in questa crescita un punto su cui soffermarsi e ragionarci: i turisti del Bel Paese che abbiano intrapreso viaggi a tema enogastronomico rappresentano l’85% dei turisti italiani totali, sintomo di un’attenzione via via maggiore al settore, alla voglia di esplorare le caratteristiche enogastronomiche delle varie località.

La conferma della crescita del fenomeno viaggio-enogastronomico è confermato dai numeri: se nel 2016 le ricerche attestavano sul 21% il numero degli italiani in viaggio per questo tipo di turismo, nel 2017 la percentuale si attestava al 30% ed ancora in crescita nel 2018 quando la percentuale addirittura toccava quota 45%.

Il dato del 2020 è stato il peggiore dal 1994: le conseguenze disastrose legate alla pandemia da Covid 19 ha visto, in termini di numeri, cali vertiginosi. I dati Istat 2020 indicano un calo di presenze nelle strutture ricettive di oltre il 50%, che ha determinato di conseguenza un crollo dell’incidenza del settore sul Pil, passata dal 13% nel pre-covid al 7% del 2020. In termini di occupazione risultano le medesime conseguenze da bollino rosso: si parla di una perdita in termini di posti di lavoro di circa 340mila occupati nel 2020 sugli oltre 3 milioni complessivi

Conseguenza diretta di quanto sopra sono i fatturati. Dall’osservazioni dei servizi (Istat) si comprende chiaramente che le attività più colpite nel nostro Paese sono proprio quelle turistiche o direttamente connesse: agenzie di viaggi e tour operator hanno presentato un calo di fatturato del 76% rispetto al 2019, il trasporto aereo del 61%, la ricettività del 55% e la ristorazione del 37%.

Figura n.2: L’impatto del Covid-19 sul turismo italiano

Analisi strategica nel settore del turismo enogastronomico, tra innovazione e tradizione: il caso Tenuta Lombardi - Immagine 2

Fonte https://www.das.it/limpatto-del-covid-19-sul-turismo-italiano/

Sicuramente il turista enogastronomico – ma, in via generale, il turista – non ha di certo perso la voglia di viaggiare, nonostante la socialità non avrà le medesime connotazioni che la caratterizzavano in periodo pre-pandemico, e questo lascia ben sperare ad una immediata ripresa dei flussi turistici appena la pandemia sarà passata.

Proprio la ripresa dei flussi, per le aziende, sarà una sfida. Il focalizzarsi su quelle opportunità che in epoca covid si sono sviluppate, nonché andare a ricercare in incentivi, quali prestiti e sovvenzioni, una fedele spalla su cui appoggiarsi per fronteggiare tale situazione e rilanciare le proprie attività.

La prima opportunità che balza subito in mente è lo sviluppo monstre degli acquisti online: un’azienda potrebbe ben pensare di spostare del tutto o in parte (adattando al contesto immateriale dell’internet le relative scelte di marketing) il proprio business sull’e-commerce, che permetterebbe ai turisti stessi di vivere parte di un territorio senza muoversi dalla propria casa.

La digitalizzazione deve essere quindi un’arma per un’azienda, in grado di sopperire almeno parzialmente alla mancata presenza del turista. Nello specifico, parlando del contesto italiano, questo vede ancora ritmi molto bassi ai fini di vendite enoturistiche: soltanto il 22% rispetto ad un 29% registrato in Spagna.

Occorre trovare dello stimolante anche in contesti online, dove la politica di comunicazione risulta essenziale per attrarre un turista. Di conseguenza, grazie all’ausilio di terze parti specializzate, si può rendere l’esperienza a distanza un evento emozionale, per cui vale la pena investire, grazie a strumenti quali lo storytelling o offerte legate al futuro dove la presenza effettiva sul territorio diverrà realtà.
Le aziende dovranno cogliere al volo l’opportunità e riconoscere la possibilità di essere nel vivo ed una maglia dell’ingranaggio della ripresa dell’economia, garantendo nuova occupazione e puntando ad una nuova fioritura da vivere, sicuramente con sacrifici, ma con l’auspicio di un finale con il sorriso, per tutti gli attori della rinascita.

La garanzia di successo è racchiusa nella certezza che il turista non perderà mai la voglia di conoscere nuovi posti, di vivere nuove esperienze e di cambiare interiormente, lo farà soltanto in maniera diversa.