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Ivan

Masseria Soluco

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Contrada Gorgofreddo, sn - Gorgofreddo, Monopoli (BA) - Zona: campagna | Mappa
Codice identificativo: BA07203062000024932

Categoria
Bed & Breakfast

Camere
7

Colazione
inclusa

Bagno
in camera
Descrizione
Premessa: la Masseria e il suo genius loci
La masseria denominata (dal toponimo) “Cristo del Soluco” o, in forma breve, “Soluco”, è un antico complesso edilizio che, dopo un lungo periodo di abbandono, è stato oggetto di un attento e amorevole progetto di recupero e restauro conservativo da parte dei nuovi proprietari, condotto secondo i principi della Carta del Restauro italiana del 1972 e dalla Carta europea del patrimonio architettonico (Amsterdam 1975). Le attività di recupero, durate oltre 4 anni, sono state condotte secondo l’approccio della “conservazione integrata” (ossia l’uso delle tecniche di restauro coniugate alla ricerca della funzione più appropriata, in questo caso dei singoli ambienti del complesso e dei suoi spazi interni ed esterni), in piena aderenza alle caratteristiche fisiche, architettoniche, paesaggistiche e naturalistiche, al fine di preservare l’aura e l’identità del sito nonché il suo peculiare genius loci.

Tutto, nella Masseria e nei terreni circostanti, è caratterizzato dalla piena e totale genuinità e autenticità.

La masseria Soluco si trova nell’agro di Monopoli, in contrada Gorgofreddo ed è raggiungibile imboccando una traversa rurale della strada Lacatena. La traversa si snoda attraverso un percorso cintato da muri a secco, in una distesa di coltivazioni arboree, querce virgiliane e fragni.

Dopo una stretta curva a gomito, la Masseria appare all’improvviso agli occhi del visitatore adagiata sulla base di un crinale, all’allargarsi del viale di accesso, circondato da ulivi, mandorli e melograni.

Notizie storiche: datazione e morfologia del complesso edilizio
Le notizie storico-documentali dirette relative alla masseria Soluco sono scarne, ma l’esame delle murature e il singolare articolarsi dei volumi consente di leggerne le fasi di costruzione e di sviluppo.

La planimetria evidenzia un complesso di corpi di fabbrica piuttosto articolato: al nucleo originario, costituito da una massiccia torre su due livelli e risalente verosimilmente al XV secolo, voltata a botte e caratterizzata dalle imponenti masse murarie (per spessori di circa m. 1, 80), si sono aggiunti, probabilmente in epoca cinquecentesca e seicentesca, due volumi laterali, di pari altezza (e di simile fattura costruttiva), oltre al maestoso trullo, oggi diruto. Successivamente all’edificio è stato aggiunto ancora - quasi certamente nel sec. XVIII - un volume più basso, addossato al corpo principale, come forno, oggi ripristinato, nel quale gli abitanti delle contrade venivano probabilmente, in epoche remote, a cuocere il pane e un ulteriore volume comprendente una cappella, evidenziata da un fastigio arcuato sovrastato da tre statue lapidee e ulteriori locali dotati di mangiatoie (ma anche di camini). Un grazioso campanile rosso sovrasta e caratterizza la sommità della struttura principale.

Sulla destra del complesso si ritrova invece una vera e propria cappella di giuspatronato, dotata di un altare lapideo, di pregevole fattura, attualmente occultato da una pesante serie di mani di smalto bianco lucido. La cappella è plausibilmente settecentesca e fu officiata come tale certamente dal 1857, data dell’indulto concesso dall’arcivescovo Pedicini al sacerdote monopolitano Isaia Romeo (sono peraltro in corso ulteriori ricerche d’archivio, condotte dal prof. Giovanni Brescia, che ha gentilmente concesso di citare il frutto delle sue ricerche, in corso di pubblicazione ai fini di una più ampia ricostruzione delle vicende del complesso). Per ricordare questa dedicazione, la famiglia fece apporre una lapide, che si ritrova ancor oggi murata sulla controfacciata interna della cappella.

La nave della cappella è voltata, mentre la copertura del presbiterio è realizzata con una volta a cupola, il cui estradosso è realizzato con chiancarelle, come la cupola di un trullo. Oltre all’altare, la cappella è adornata da un Crocifisso ligneo, fedele all’iconografia ottocentesca e oggi restaurato, che è venerato nella contrada nel giorno della festa dell’Esaltazione della Santa Croce, il 14 settembre; e infatti nella cappella e nelle aree limitrofe della masseria, il 14 settembre si svolgeva tradizionalmente la festa della contrada (secondo quanto testimoniato anche dal parroco delle comunità di Antonelli e Gorgofreddo, don Vincenzo Muolo). La parte superiore del fastigio è sormontata da tre piccole statue, una delle quali acefala, che rappresentano probabilmente, a giudicare dall’abito, santi domenicani (e che stanno forse a raccontare una storia ancor più antica della masseria, in funzione di monastero-fortificato).

Il corpo principale è collegato a quello retrostante da un curioso corpo di fabbrica, adibito ad antico forno: si tratta di un ampio portico, la cui volta era completamente annerita dal fumo, che presenta una piccola apertura, sulla sinistra, dalla quale si accede nello spazio cintato retrostante alla masseria. L’antico forno “pubblico” (dietro il quale è stato realizzato in tempi più recenti un più piccolo fornetto, oggi restaurato e recuperato all’uso) occupa per intero il locale e lega in maniera sorprendente gli edifici, conferendo al complesso masserizio una unità insospettabile.

A pochi metri dall’angolo della cappella sorgono ancora, a nord del complesso, i ruderi di un grande trullo diruto, di cui resta tutto lo spiccato fino all’imposta della volta, e di una lamia, di cui si riconosce l’imposta al collegamento con il trullo. Essi sono stati parzialmente inghiottiti dal terreno vegetale smottato e portato giù verso valle dal dilavamento che, seguendo le pendenze naturali e i terrazzamenti artificiali, si è venuto addossando sul lato ovest del pendio. Guardando il complesso dalla strada Lacatena o dal viale di ingresso, si riesce a immaginare il suo stato prima del crollo, con il contrappunto maestoso tra la torre, imponente e austera, il cono di copertura a chiancarelle della cappella ed il maestoso trullo, poco appresso.

Alle spalle del complesso, ad ovest, vi è un’ampia coorte, cintata (e protetta) da imponenti muri a secco, assai più alti di quelli che caratterizzano normalmente i paesaggi rurali pugliesi, che avvolgono lo spazio seguendo la pendenza (invero notevole) del crinale: essa appare oggi come una sorta di salotto naturale a cielo aperto, in cui è possibile trascorrere piacevolmente le serate estive.

Merita ancora di essere segnalata la presenza di un complesso sistema di raccolta e convogliamento delle acque piovane verso una cisterna esterna, sulla quale era costruito anche un pozzo (oggi restaurato). Il sistema di raccolta delle acque meteoriche, comune nelle antiche masserie rurali pugliesi, appare qui di particolare interesse. Il complesso masserizio del Soluco è dotato infatti di ben tre cisterne, due interne ai fabbricati ed una esterna, posizionata tra il trullo e il corpo principale. La più antica veniva caricata dall’acqua raccolta sul lastrico dell’addizione settecentesca e da metà del lastrico del corpo più alto: questa, mediante un ingegnoso sistema di pluviali, caricava una seconda cisterna, posizionata sotto uno dei vani, e che ancora ha due ispezioni. L’altra metà del lastrico più alto veniva convogliata invece in un pluviale fittile, che a sua volta caricava una terza grande cisterna, posta sotto un altro vano; l’acqua decantava in tale cisterna ed esondava poi, purificata, in una cisterna più piccola, di forma cilindrica, che fungeva da pozzo di prelievo.

La Masseria e il suo contesto
Una veduta dall’alto (apprezzabile anche dai terrazzi panoramici della masseria) rende con evidenza la relazione simbiotica tra il complesso edilizio e il suo intorno. Se il complesso architettonico è di sicuro interesse estetico, storico e culturale, ciò che lo rende veramente affascinante è il rapporto con il suo contesto rurale e naturale. La masseria Soluco è infatti collocata alla base delle pendenze che definiscono un’ampia, ma dolce incisione parallela, verso sud ovest, a quella di Gorgofreddo ed è prossima ad una dolina, che rappresenta il punto più basso dell’intorno della masseria.

I terreni agricoli all’intorno sono coltivati prevalentemente ad oliveto, ma sono apprezzabili anche coltivazioni di alberi da frutta, intercalati da ampie fette di zone boscose costituite soprattutto da Quercus trojana, o fragno, presenti soprattutto sulle parti più alte dell’intorno. Nella parte più depressa, invece, si è raccolta nel tempo la massima quantità di terreno vegetale (spesso dilavato dai pendii, rimasti con i piani rocciosi a vista nonostante i tentativi di contenimento con i muretti a secco) e l’area, che ospita oggi un grande orto, un frutteto e un vigneto, permette naturalmente la massima intensità e qualità delle coltivazioni (come capita spesso nel letto delle lame della Murgia pugliese). All’interno della tenuta si nota anche la presenza di inghiottitoi dell’acqua ruscellante e, in prossimità degli inghiottitoi, si trovano terreni con forti componenti argillose e ferrose, che connotano in molti casi le malte per le murature degli edifici antichi.

Lo strettissimo rapporto della masseria Soluco con le sue componenti ambientali e strutturali circostanti (la possibilità di immagazzinare acqua alla base dei pendii raccogliendola con superfici impermeabilizzate, di smaltire l’acqua in eccesso mediante il convogliamento in capoventi, di utilizzare il materiale lapideo cavandolo direttamente in situ o spaccandolo dai banchi rocciosi emergenti e più fratturati, nonché di fondare i fabbricati direttamente sul banco roccioso affiorante) ne fa uno squisito e genuino esempio, peraltro perfettamente recuperato e conservato, della cultura agricola della fascia murgiana meridionale pugliese.

Le caratteristiche del territorio che ospita la masseria Soluco sono infatti quelle tipiche della Murgia dei Trulli, che si presenta di particolare bellezza e fascino in quest’area ristretta compresa tra gli agri di Alberobello, Monopoli e Castellana, con tratti di paesaggio fatato, tutto da esplorare.

Posta ad oltre 300 metri sul livello del mare, la Masseria gode peraltro di un clima incantevole, sempre fresco e arieggiato, anche d’estate, grazie a un microclima particolare, dovuto alla presenza di acque sorgive e veri “fiumi” d’acqua che scorrono nel sottosuolo (gli stessi che hanno creato, a pochi chilometri di distanza, le meravigliose concrezioni calcaree che possono ammirarsi oggi nelle celebri Grotte scoperte a Castellana).

La Masseria costituisce una base ideale per godere delle vicine spiagge di Capitolo e di Savelletri, a meno di 7 chilometri (e ivi, in particolare, il Lido Le Tamerici, dove le acque collinari raggiungono il mare e dove gli ospiti della Masseria possono riservare lettini e ombrelloni), nonché per scoprire le altre antiche masserie della zona e le bellezze naturali e antropiche che impreziosiscono il territorio circostante e il suo ricco entroterra.

La Masseria oggi
Nelle sue mura imponenti la Masseria ospita oggi sei suite, finemente arredate (grazie all’attenta supervisione della proprietà, sapientemente coadiuvata dalla maestrìa di Nicolò e Aleksandra de “Le Icone”), e dotate ora di ogni moderno confort.

Nel punto più alto della proprietà, dove si trovava una vasca irrigua, è stata realizzata anche una piscina panoramica ad acqua salata, immersa nella quiete degli ulivi e nelle querce secolari, che regala agli ospiti della Masseria momenti di pace, di benessere e di assoluto relax, lontani dai rumori e dal frastuono della vita quotidiana. La piscina è dotata anche di zone per l’idromassaggio, che si può godere immersi nelle sue acque cristalline, in mezzo al verde, nel silenzio, sotto il cielo splendente della Puglia.

Dagli ulivi della tenuta viene ricavato anche un buonissimo olio, che gli ospiti della Masseria potranno assaggiare e degustare, anche come condimento delle verdure colte direttamente nel suo orto (a seconda della stagione: pomodori, zucchine, melanzane, vari tipi di insalata, rape, cavoli, peperoni, peperoncini, cime di rape, ravanelli, cicorie, bietole, broccoli, caroselli, basilico, salvia, prezzemolo, menta, origano, ma anche meloni gialli, angurie ecc.).

Direttamente dagli alberi del frutteto e dagli altri disseminati nei quasi 5 ettari di proprietà è possibile cogliere invece, a seconda delle stagioni, fichi e fioroni, fichi d’india, mele, mele cotogne, pere, ciliegie, amarene, pesche, albicocche, noci, mandorle, castagne, melograni e limoni.

È possibile passeggiare a lungo all’interno della proprietà oppure fermarsi a leggere o a meditare, all’ombra di un ulivo o di una quercia, sfruttando le aree relax e le panchine all’uopo predisposte.

Nel vecchio forno, oggi ripristinato, o nell’area attrezzata per il barbecue, è possibile altresì, d’intesa con il gestore, organizzare grigliate di carne, di verdure, o di pesce, o cuocere pane o pizze.
Camere e Prezzi
Contatta sempre la struttura prima di prenotare se viaggi con animali al seguito o usa il filtro "Animali ammessi" nella tua ricerca.
Caratteristiche
Numero di camere con bagno ensuite (esclusivo - dentro la camera):
6
  • Angolo Cottura
  • Climatizzazione
  • Colazione inclusa
  • Dimora di prestigio
  • Fuga Romantica
  • Parcheggio
  • Piscina
  • Giardino
  • Televisione
  • Wifi Gratis
  • Per Famiglie
  • Phon in Camera
  • Struttura di Charme
  • Riscaldamento
  • Ideale per trekking
  • Ideale per cicloturismo
*Dichiarate dal Gestore

Informazioni varie

  • Le Camere hanno il condizionatore / climatizzatore
  • Possibilità di parcheggio
  • Si parla inglese
  • Si parla francese

Caratteristiche della casa

  • Dimora storica o di prestigio
  • Casa ristrutturata negli ultimi 10 anni
  • Spazio comune a disposizione degli ospiti
  • Posizione panoramica e/o tranquilla

Impianto di riscaldamento e di condizionamento della casa

  • Impianto a norma
  • Impianto di riscaldamento
  • Aria condizionata o a pompa
  • Regolazione temperatura dalle camere

Impianto elettrico

  • Impianto a norma

Pertinenze e servizi della casa

  • Piscina
  • Giardino
  • Angolo cottura
  • Terrazza

Numero camere

  • Numero complessivo di camere: 6
  • Numero di camere con bagno ensuite (esclusivo - dentro la camera): 6

Dimensioni media camere

  • Fra 21 e 30 mq

Accessori igienico sanitari

  • Vasca
  • Bagni restaurati negli ultimi 5 anni
  • Asciuga capelli

Attrezzature e servizi camere

  • Televisione
  • Frigobar
  • Accesso internet o telefono

Arredamento - tipologia camere da letto

  • Mobilio d'epoca
  • Terrazza / balcone

Pulizia Locali

  • Tutti i giorni, servizio alle camere

Servizi

  • Guide / mappe / libri a disposizione
  • Calendario eventi locali

Temi di viaggio - il luogo

  • Campagna

Temi di viaggio - tipo di centro abitato

  • Piccole città - tra 25.000 e 100.000 ab.

Temi di viaggio - caratteristiche della zona

  • Zona d'itinerari enogastronomica
  • Artigianato locale
  • Immersa nella natura (pace e relax)
  • Giardini e paesaggi

Temi di viaggio - caratteristiche della casa

  • Dimora storica o di prestigio
  • Struttura di charme
  • Struttura con giardino / oasi di relax
  • Struttura per famiglie
  • Struttura ideale per una fuga romantica
Colazione
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Masseria Soluco

Membro da Luglio 2023 | 553 visite
Il Calendario è aggiornato
Tasso di risposta: Alto
Tempo di risposta: entro qualche ora
Condizioni
L'orario di check-in dovrà essere concordato
L'orario di check-out dovrà essere concordato
Zona campagna
Stazioni Ferroviarie
*Distanze in linea d'aria
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