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punti di interesse di Acqui Terme

Antiche Terme di Acqui

L’acqua delle sorgenti termali acquesi ("Bollente", "Del lago", "Acqua marcia") che sgorga tra vapori sulfurei nel cuore antico della città di Acqui e di là da Bormida, in zona Bagni, è la stessa caduta come pioggia e neve sulla dorsale appenninica che separa la valle Orba dalla valle Erro, ad un’altezza media di circa 1.000 metri, più o meno 70 anni fa (questo dato della bibliografia scientifica degli anni ‘80, però, è stato recentissimamente contestato, al punto che ora si tende a parlare addirittura di 1.500 o 2.000 anni). In questo lungo (o lunghissimo) periodo, essa è penetrata lentamente nel sottosuolo fino ad arrestarsi, probabilmente su di un basamento mesozoico di rocce ofiolitiche carbonatiche evaporitiche, a notevoli profondità, tra i 2.500 e i 3.000 metri (serbatoio primario), dove, in rapporto al cosiddetto gradiente geotermico, per il quale si riscontra un aumento della temperatura di 1°C ogni 33 metri di discesa, ha assunto l’elevatissimo calore che contraddistingue la "Bollente" (73°C circa) e, in parte le sorgenti "Del lago". La presenza di un sistema di faglie, ossia di spiccate fenditure nella crosta terreste del territorio acquese, ha poi favorito, soprattutto nel caso della "Bollente",una rapida e incontaminata risalita della suddetta acqua e, quindi, il mantenimento della temperatura assunta nelle profondità del suolo. Nel suo annoso (o millenario) viaggio l’acqua dell’Appennino è giunta in contatto con importanti strutture geologiche e, grazie a interazioni chimiche, ha assunto la composizione minerale che la caratterizza.