Uno studio ed un'analisi dell'offerta ricettiva dei bed & breakfast in Sicilia
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI URBINO CARLO BO
DIPARTIMENTO DI ECONOMIA, SOCIETA, POLITICA- DESP
Corso di Laurea Magistrale in MARKETING E COMUNICAZIONE PER LE AZIENDE
Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Federica Murmura
Anno Accademico: 2017/2018
3.5 - Il sito e le tecnologie utilizzate: il ruolo e l'importanza dei Social Media
Una parte del sondaggio era diretta ad indagare l’eventuale presenza di un sito internet dedicato appositamente alla propria struttura nonché all’analisi della sua strutturazione e all’eventuale presenza nei vari social media con la creazione di pagine riguardanti il proprio B&B.
L’argomento in questione risulta estremamente rilevante da analizzare, data l’importanza che ricopre ormai il mondo del Web nel raggiungere un bacino d’utenti a cui altrimenti non sarebbe possibile arrivare con gli strumenti ordinari.
Ma non solo, l’e-commerce stesso ormai non è più percepito solo come uno strumento utile a facilitare le transazioni di vendita per il consumatore, ma è diventato un vero e proprio canale attraverso cui costruire ed instaurare la fiducia dell’utente verso il venditore online.
Ad ogni modo i dati emergenti dal sondaggio riguardanti il possesso di un sito Internet dedicato alla struttura sono abbastanza positivi: il 91,5% dei rispondenti infatti ne è dotato, solo l’8,5% invece ha risposto negativamente.
Il dato rispecchia quello nazionale, dove secondo il Rapporto B&B Italia 2016, l’84,8% dei gestori ha affermato di averne uno.
Ciò che rileva sottolineare in quest’ambito però è che spesso il solo fatto di possedere un proprio dominio sul web non è sufficiente a sfruttarne le potenzialità in modo efficace, molto infatti dipende anche dalla sua fruibilità d’utilizzo e dalle funzioni presenti al suo interno.
A tal proposito, pare ci sia infatti una correlazione positiva tra la facilità d’utilizzo percepita dal consumatore online durante la navigazione in un sito Web e l’intenzione d’acquisto.
Sembra infatti, che la scelta finale d’acquisto dell’utente sia determinata da fattori quali i contenuti Web, il grado di facilità d’uso delle funzioni, l’immagine percepita del gestore del B&B e persino la regolare registrazione legale della struttura, fattore non scontato quest’ultimo.
Dunque, era prevista ancora una domanda che chiedesse di selezionare, tra una lista di opzioni già individuate, quali fossero i servizi presenti nel proprio dominio internet. Dei 279 rispondenti che avevano dichiarato di possedere un sito Web dedicato alla struttura:
- il 97,9% ha affermato di prevedere una sezione dedicata alle informazioni di base quale email e contatti del gestore
- il 92,9% ha inserito un testo descrittivo contenente informazioni sul B&B
- il 98,6% ha previsto foto relative alla struttura
Gli elementi fin qui elencati, seppur essenziali, possono essere considerati come “di base”, comuni quindi a quasi tutte le strutture considerate, e che dunque contribuiscono ad apportare poco valore aggiunto rispetto all’esperienza del cliente.
Seppure in misura minore:
- il 58,9% dei rispondenti ha affermato rispettivamente di aver realizzato il sito curandone graficamente l’aspetto e la personalizzazione
- il 57,9% di aver dato la possibilità di prenotare direttamente dal portale attraverso apposita sezione dedicata
- il 10,4% e il 17,5% prevede link ipertestuali che rimandano rispettivamente a marchi di qualità dei prodotti del territorio e a siti informativi del territorio locale o regionale
- il 7,1% infine ha previsto all’interno del sito una sezione dedicata alle FAQ
Oltre agli elementi citati, nessuno tra gli intervistati ha scelto ulteriori opzioni da aggiungere a propria discrezione come collegamenti alla propria pagina Facebook o la presenza di offerte last minute proposte dal gestore ecc.
Ciò può essere indicativo di come il sito web dedicato alla struttura del B&B, nonostante sia presente nella maggioranza dei casi esaminati, non rappresenti un vero elemento di differenziazione e offra comunque possibilità limitate, forse anche a causa dei gestori che non sembrano essere in grado di sfruttarne appieno le potenzialità.
Questo diventa ancora più importante alla luce del fatto che, come abbiamo già visto, il gestore spesso si affida unicamente a Internet per la promozione della propria struttura.
Del resto, il modo migliore per favorire positivamente le intenzioni d’acquisto del viaggiatore online è fornire una breve ma dettagliata descrizione dei servizi e quindi dell’offerta proposta, in modo da assisterlo nel suo processo d’acquisto.
Per ciò che riguarda la presenza nei social network, il 92,1% dei partecipanti è presente con una pagina dedicata al proprio B&B su Facebook.
Una percentuale di gran lunga maggiore rispetto al dato nazionale che riporta, secondo il Rapporto B&B Italia, solo un 77,5% di presenze nella nota pagina Social.
Nel nostro sondaggio seguivano poi, con il 44,9% Google+, Instagram (36,4%), Twitter (10,5%) e Pinterest (5,2%).
Il 5,9% invece ha dichiarato di non essere presente in nessun Social Network. Anche in questo caso, sebbene ci sia una massiccia presenza almeno in una delle piattaforme più famose quale Facebook, ciò comunque non costituisce un indicatore efficace a misurarne un impiego idoneo ed adeguato.
A testimonianza di ciò ricordiamo come detto all’inizio che tutti i gestori, oltre ad essere contattati via email, sono state sollecitati a partecipare al sondaggio anche tramite le apposite pagine Facebook.
Sebbene non si abbiano dati concreti alla mano, possiamo senz’altro affermare come gran parte dei contattati non utilizzasse attivamente il social ma anzi, leggesse i messaggi lasciati in posta con straordinario ritardo.
Ciò sta ad indicare che i mezzi per entrare in contatto con i gestori del B&B spesso si riducano solamente alla email o al contatto telefonico, e che comunque la pagina non sia utilizzata con regolarità e quindi aggiornata periodicamente.
Non è difficile collegare infatti una scarsa attività di controllo della propria posta social ad un generale disinteresse nell’aggiornamento dei contenuti della pagina: spesso questi due aspetti sono correlati con uno scarso utilizzo del Social Network da parte del gestore.
Dato che una pagina social abbandonata e non adeguatamente aggiornata può trasmettere un messaggio negativo a chi la visita, si può affermare che sarebbe stato più corretto non aprirla affatto – nel momento in cui non si dispongono di risorse adatte o della motivazione necessaria per mantenerla.
Diamo adesso uno sguardo a quali sono i mezzi a disposizione dell’utente per prenotare presso le strutture intervistate.
L’email occupa il primo posto tra i metodi di prenotazione, il 96,1% dei partecipanti al sondaggio dichiara infatti di consentire la prenotazione attraverso messaggio di posta elettronica; nel 73,4% dei casi si può prenotare anticipatamente attraverso il pagamento di una caparra per mezzo di bonifico; il 41,6% può farlo attraverso pagamento anticipato per mezzo di carta di credito e il 37% tramite il servizio Paypal.
L’11,8% infine ha selezionato la voce Altro come opzione. I dati emersi a livello regionale sono decisamente più incoraggianti rispetto a quelli raccolti a livello nazionale, dove solo nel 43% delle strutture intervistate si può procedere alla prenotazione diretta per mezzo di email, e in percentuali di molto inferiori, quali il 12,6% e il 5,3%, i gestori prevedono rispettivamente la prenotazione attraverso sistema Paypal o Carta di Credito.
Altro dato importante riguarda la possibilità per il cliente di regolarizzare il pagamento tramite POS una volta arrivati in struttura. Il 53,8% ha affermato di esserne dotato a fronte di un 35,1% che dichiara invece di non possederne uno.
Nel restante 11,1% dei B&B intervistati esso non ne è ancora presente ma questi hanno comunque espresso l’intenzione di volersene dotare.
Il dato regionale emergente dalla situazione siciliana sembra essere anche qui più positivo rispetto a quello nazionale, dove solo il 35% delle strutture intervistate ha dichiarato di possedere un POS per i pagamenti.
Nonostante vi sia la necessità di un migliore adeguamento da questo punto di vista per entrambe le situazioni analizzate, quella siciliana sembra essere, almeno in questo caso, una realtà maggiormente sviluppata.