Uno studio ed un'analisi dell'offerta ricettiva dei bed & breakfast in Sicilia
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI URBINO CARLO BO
DIPARTIMENTO DI ECONOMIA, SOCIETA, POLITICA- DESP
Corso di Laurea Magistrale in MARKETING E COMUNICAZIONE PER LE AZIENDE
Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Federica Murmura
Anno Accademico: 2017/2018
3.4 - La promozione
Una parte del questionario era volta ad indagare le attività di promozione rivolte all’attività ricettiva adibita a B&B.
In particolare si chiedeva al gestore quanto fosse importante per lui promuovere l’attività, chiedendogli di attribuire il solito punteggio da 1 (per niente importante) a 5 (molto importante).
Più della metà (il 67,2%) ha dichiarato di ritenerla molto importante, o comunque abbastanza importante (20,7%).
Il 9,8% invece la ritiene mediamente importante e solo un 2,3% la giudica come poco importante.
Il dato ottenuto sembra essere certamente positivo ma c’è da tenere conto anche di una possibile distorsione della situazione effettiva, in quanto verosimilmente i partecipanti al questionario potrebbero essere giudicati anche come i più reattivi, già per il solo fatto di averne preso parte, rispetto a coloro che invece hanno scelto di non partecipare.
Il veicolo promozionale utilizzato da quasi tutti i gestori è Internet, il 98,7% infatti si affida al primo posto alla rete per far conoscere la propria attività. Al secondo posto c’è invece il passaparola, l’85,2% infatti dichiara di affidarsi a tale mezzo per promuovere la propria struttura; aspetto, questo, da non sottovalutare dato che è ormai assodato come sia oggi uno tra i mezzi più potenti ed efficaci per la promozione.
Lo stesso dato comunque, è emerso anche dall’indagine svolta a livello nazionale, dove il 95,4% ha dichiarato di ritenere Internet come miglior sistema per promuovere l’attività; seguito dal passaparola con il 59,8% di risposte. Quest’ultimo, e tra l’altro più antico tra i mezzi disponibili, è da intendersi non solo in senso tradizionale, ma più nel senso di un “passaparola virtuale”; esso è infatti da associarsi all’uso delle piattaforme social, di cui parleremo più avanti,
dove le strutture hanno la possibilità di essere protagoniste di una enorme “piazza virtuale”, in cui gli utenti possono descrivere la loro esperienza e dare suggerimenti o consigli agli altri utenti.
Si indicavano poi nel nostro sondaggio, agenzie di viaggio e tour operator che per il 22% dei rispondenti sono considerati come intermediari utili ai quali potersi affidare per indirizzare il turista sulla scelta dell’alloggio.
In percentuali minori, venivano indicati ancora come mezzi promozionali brochure (17%), Direct mail (12,5%), fiere organizzate di settore (5,2%) e riviste di settore (4,6%), tabelloni pubblicitari (4,3%), quotidiani e riviste (1,6%). I rispondenti avevano a disposizione diversi strumenti promozionali da poter selezionare con la possibilità di fare scelte multiple a riguardo, ma gli elementi selezionati sono stati solamente quelli appena citati.
Sarebbe dunque utile comprendere se effettivamente queste poche voci siano giudicate dai gestori già come sufficienti a poter svolgere una efficace attività promozionale o se questi ultimi sottovalutino le potenzialità degli altri strumenti disponibili e per stasi o inoperosità non vadano alla ricerca di altre modalità di comunicazione oppure ancora, essi non dispongano delle risorse economiche adeguate a sostenere altre tipologie di investimento promozionale e scelgano quindi i mezzi più economici.
Effettivamente, per riuscire ad ottenere maggiore visibilità e cercare anche di costruire una immagine più consapevole e definita agli occhi dei viaggiatori, la promozione dovrebbe essere condotta in modo più “aggressivo”, concentrando maggiormente gli sforzi verso mezzi quali riviste, spot televisivi, pubblicità online e altri strumenti promozionali.
Tale punto risulta controverso rispetto a una sua chiarificazione.
Secondo una ricerca condotta sul mercato dei Bed&breakfast a Buffalo City, in Sud Africa, sebbene questi approcci promozionali a basso costo siano impiegati spesso in modo prioritario, essi comunque risultano idonei e adeguati, anche rispetto al modesto budget previsto generalmente nei B&B per comunicazione e pubblicità.
È comunque possibile affermare che, sia per quel che riguarda il dato emergente siciliano che quello nazionale, i mezzi “offline” sono ormai poco considerati nella promozione di un B&B.
Ma c’è anche da aggiungere che, nel nostro sondaggio, sebbene quasi tutti i rispondenti abbiano dichiarato, come visto all’inizio, di ritenere la promozione un elemento molto importante per la propria attività, alla domanda se il proprio atteggiamento riguardo a questo aspetto potesse essere assimilabile più ad un’attesa “passiva” di quei clienti che preferiscono nei propri viaggi una sistemazione di tipo familiare, o al contrario, ad un comportamento proattivo in cui si tenti di sollecitare e stimolare la clientela con apposite modalità di promozione e visibilità adeguate, solo il 56,4% ha optato per questa seconda soluzione; un buon 43,6% ha infatti dichiarato che nella realtà porta avanti un atteggiamento “fiacco” da questo punto di vista, aspettando che la scelta della propria struttura avvenga unicamente attraverso la sola preferenza da parte degli ospiti rispetto ad una lista di strutture concorrenti.
Tale dicotomia nell’atteggiamento assunto dagli operatori continua anche successivamente in riferimento alla domanda “il B&B è presente su materiale promozionale o informativo disposto da Aziende di Promozione Turistica locali o regionali?”: il 59% ha dichiarato di sì, il 41% no.
Più della metà (57,7%) inoltre non mette a disposizione all’interno della propria struttura, altro materiale promozionale più completo rispetto al classico bigliettino da visita, come dépliant o simili, contenenti info e storia del B&B; solo il 42,3% lo fa.
Rispetto poi ad altro materiale reperibile in struttura, il 91,8% dichiara di disporre di mappe e cartine locali della città, il 75,7% di materiale informativo riguardante la storia e le principali attrazioni della provincia e il 43,3% ne predispone anche a livello regionale; segue poi con il 55,4% dei rispondenti, materiale informativo sugli orari dei mezzi di trasporto come bus o simili. Una piccolissima percentuale pari all’1,3% dichiara invece di non mettere a fruizione degli ospiti nessun tipo di materiale informativo riguardante il territorio.
I conduttori di un B&B siciliano ricorrono qualche volta (63%) a delle strategie per promuovere la propria attività in bassa stagione, il 24,9% dichiara di non farlo mai e il 12% invece lo fa spesso.
Questo dato è però da leggere in modo correlato ai periodi di apertura dichiarati dai gestori precedentemente, infatti ricordiamo come una buona parte ha affermato di esercitare l’attività solo in periodi di alta stagione o comunque in modo stagionale.
Alla luce di ciò c’è da concludere come quasi tutti coloro che esercitano l’attività anche nei periodi di bassa stagione, dove il flusso di ospiti tendenzialmente è rallentato, cerchino di fornire degli incentivi che favoriscano un aumento negli arrivi degli ospiti.
Tra questi, le tipologie di azioni più frequentemente messe in atto sono per l’86,1% delle riduzioni generali di prezzo, seguono quasi a pari merito sconti per gruppi e tariffe speciali nei weekend (25,7% e 27,4%).
Si ricorre infine, nel 17,4% dei casi a sconti per le aziende.
Per concludere l’argomento relativo alla promozione dei B&B oggetto del sondaggio, si riporta come nel 54,1% dei casi esaminati non sia presente una segnaletica informativa che possa aiutare l’ospite ad individuare agevolmente la struttura, e nel 13,8% dei casi, quando essa sia presente, non risulti chiara e ben visibile. Per il 32,1% dei partecipanti invece essa è presente ed è disposta in strada in modo adeguato.