Microricettività italiana e irlandese a confronto: il caso del Bed and Breakfast
Corso di Laurea in Scienze e Tecniche del Turismo Culturale
Relatore: Prof.ssa Michela C. Mason
Anno accademico: 2014/2015
3.1 - Modalità e finalità del sondaggio
Il sondaggio che andremo ad analizzare vedrà messe a confronto la situazione attuale dei B&B in due contesti differenti: quello della regione Friuli Venezia Giulia e quello della zona sud-est dell’Irlanda. Le zone geografiche scelte hanno avuto, per quanto riguarda la nascita del concetto e dell’attività di B&B, percorsi diversi, ma hanno delle caratteristiche territoriali e se vogliamo, di sviluppo culturale, comuni. Innanzitutto sono entrambe zone che presentano una marcata tradizione rurale, collegata ad una forte identità dei popoli che vi abitano; in entrambi i territori si parlano due lingue, in Irlanda il gaelico (che costituisce la prima lingua) e l’inglese e, nella maggior parte del Friuli Venezia Giulia, si parla la lingua friulana, oltre all’italiano come lingua ufficiale. Entrambi i posti offrono molti siti storici e culturali da visitare e presentano una varietà morfologica che spazia dal rilievo al mare. Ovviamente l’Irlanda in più, ha una tradizione turistica molto più sviluppata di quella della sola regione Friuli Venezia Giulia, ed è perciò che i suoi B&B, che tuttavia oggi vivono una fase di lento declino, sono presi a modello per alcuni loro aspetti, soprattutto in relazione alla pubblicità che fanno di se stessi e alla visibilità in paesi esteri.
Il sondaggio è stato posto sotto forma di questionario a domande chiuse o semi- strutturate e si è rivolto a titolari di B&B del Friuli Venezia Giulia e nelle contee irlandesi di Kilkenny, Tipperary, Waterford e Wexford, distribuito in parte di persona, in parte via e-mail. Le risposte ottenute sono state diciotto per le contee irlandesi e ventotto per il Friuli Venezia Giulia. La maggior parte delle risposte andava espressa su una scala likert da 1 a 7, dove l’1 esprime il disaccordo ed il 7 il completo accordo.
I campi di indagine sono stati lo spirito di imprenditorialità, di competitività che potrebbe esistere in queste piccole attività, pur non essendo propriamente delle imprese (come visto dalle norme italiane), le performance registrate dell’attività, la tendenza all’innovazione e alla customer orientation, il capitale umano (familiare) e il profilo di coloro che sono titolari dei B&B, le caratteristiche strutturali dell’attività ed eventuali fonti finanziarie (voce quest’ultima rimasta a completamento facoltativo, essendo un campo ritenuto delle volte troppo personale, trattandosi di piccole attività familiari).
Scopo dell’indagine è quello di comprendere, all’interno di queste piccole realtà individuali, quanto sia presente negli operatori del settore di oggi, in una situazione di crescita, come in una situazione di declino, la tendenza all’innovazione e la voglia di mettersi in gioco, al fine non solo di arrotondare le entrate economiche casalinghe, ma anche di valorizzare il proprio territorio. Accanto a ciò, si è voluto sondare i campi più classici e puramente descrittivi delle strutture, per comprendere eventuali differenze tra i due paesi comparati, ma anche il livello di coinvolgimento familiare, anche attraverso le generazioni, di attività in continuo mutamento. Infine si è andati a sondare il campo dei finanziamenti, in modo da avere l’evidenza dell’eventuale utilizzo di fonti finanziarie differenti da quelle derivanti dalle sole forze della famiglia che conduce l’attività.