Dove vuoi andare?
Ospiti e camere
...
IT | Cambia lingua Preferiti Vicino a me Inserisci la tua struttura
Regioni Località turistiche Punti d'interesse Offerte Last Minute
B&B Day
primo weekend di marzo
Settimana del Baratto
terza settimana di novembre
BarattoBB
baratto tutto l'anno in B&B
BB25
25 Euro tutto l'anno
B&B Card
richiedila gratis
Come aprire un B&B Mondo B&B Blog Magazine Turismo Speciali Eventi Fiere Punti d'interesse Suggerisci un punto d'interesse Tesi universitarie sul B&B
(Guadagna 100 Euro)
Scopri i B&B migliori B&B Europa
FAQ e contatti Note legali, Cookie Policy, Privacy Area Riservata Gestori
Italiano English Français Deutsch Español

Microricettività italiana e irlandese a confronto: il caso del Bed and Breakfast

di Elisa Millo
Università degli Studi di Udine
Corso di Laurea in Scienze e Tecniche del Turismo Culturale
Relatore: Prof.ssa Michela C. Mason
Anno accademico: 2014/2015

3.2 - Analisi, commento e confronto dei dati ottenuti

Orientamento all’imprenditorialità
In questa sezione sono stati sondati vari campi: innanzitutto ci si è occupati di innovazione. Entrambi i paesi si trovano d’accordo nell’affermare che vi è una tendenza generale all’innovazione nelle decisioni prese per portare avanti la propria attività e che questa è incentivata, ma quando le idee non funzionano, l’operatore ne è fortemente penalizzato; vi è invece una bassa tendenza al rischio per quanto riguarda l’Italia e una tendenza medio-bassa per quanto riguarda l’Irlanda. La competizione tra B&B sullo stesso territorio registra dei voti molto bassi: ciò è positivo, in quanto meno competizione c’è tra attività simili, più queste tendono a fare rete e a condividere ciò che l’arrivo di turisti sul proprio territorio porta in termini di ricchezza a tutti gli operatori del luogo. E’ percepito un senso di autonomia nel poter prendere le decisioni che portino innovazione dell’attività, anche se gli operatori italiani intervistati si sentono più legati a vincoli amministrativi ed in un certo senso costretti in maglie burocratiche più strette, rispetto a quanto accade in Irlanda.

Microricettività italiana e irlandese a confronto - Immagine 7

Performance dell’attività
Gli operatori di B&B, sia italiani che irlandesi, si dichiarano per la maggioranza tutti soddisfatti in termini di efficienza, crescita delle vendite e profitto.

Microricettività italiana e irlandese a confronto - Immagine 8

Innovazione dei servizi
A conferma di quanto risultato in precedenza dall’analisi della concorrenza, sia gli italiani che gli irlandesi sono d’accordo per la maggioranza nell’affermare che la tipologia e la qualità dei servizi non si differenzia di molto da quella dei B&B concorrenti; dati incerti, ovvero voti che puntano all’indifferenza, sono stati attribuiti in entrambi i casi alla domanda: “I servizi offerti sono altamente innovativi rispetto ad
alternative di qualità inferiore”. Ciò è positivo, in quanto si calcolano i servizi offerti tutti afferenti circa ad uno stesso livello di qualità, senza perciò sminuire o innalzare i concorrenti, ma ritenendo che l’operato sia simile.

Microricettività italiana e irlandese a confronto - Immagine 9

Customer orientation
L’attenzione nei confronti del cliente si dimostra su entrambi i fronti di primaria importanza: le percentuali più alte di risposta in tutte le risposte ai quesiti della sezione, si posizionano nella parte alta della scala. Gli operatori infatti sviluppano e differenziano i loro servizi a partire dalle necessità della clientela, che tengono monitorata costantemente, così come si tengono aggiornati sui servizi offerti dalla concorrenza; ritengono che i loro servizi siano migliori di quelli dei concorrenza, in contrasto con i dati visti prima, in relazione alle considerazioni sulla concorrenza degli altri B&B.

Microricettività italiana e irlandese a confronto - Immagine 10

Capitale umano
Il personale, tutto composto da familiari, è ben formato e qualificato per l’incarico, ha almeno due anni di esperienza nel settore (eccezione fatta delle volte per le strutture di nuova apertura), incrementa le proprie conoscenze, anche imparando dalla clientela. Il personale che gestisce e lavora nell’attività è propenso ad adottare o a suggerire innovazione e cambiamenti.

Microricettività italiana e irlandese a confronto - Immagine 11

B&B manager
I titolari dei B&B notoriamente sono per la maggioranza donne, anche se nel caso dei nostri intervistati irlandesi, sono 8 donne e 10 uomini; per la stragrande maggioranza hanno superato i cinquantacinque anni, hanno un livello di istruzione medio/alto (diploma o laurea) e parlano più di una lingua. In pochi però si tengono aggiornati con corsi di aggiornamento, hanno anni di esperienza del tutto variabili, anche se molto più alta in Irlanda e la gran parte (più del 50%), sia in Italia che in Irlanda, è nel mondo del lavoro da più di 10 anni.

Microricettività italiana e irlandese a confronto - Immagine 12

Caratteristiche della struttura
In questa sezione sono state poste delle domande aggiuntive nel questionario italiano al fine di verificare effettivamente la data di apertura delle strutture: sono infatti tutte recenti. L’apertura più antica su 28 strutture è registrata nel 1995 e l’ultima nel 2015, a conferma del fatto che i B&B in Italia, sono tutti di recente fondazione.
Del B&B italiano si sono volute sondare anche le quattro principali motivazioni che hanno spinto gli operatori a queste nuove aperture. Riassumendoli, i risultati registrati sono stati i seguenti:

  • Disponibilità spazi inutilizzati
  • Conoscere nuove persone
  • Voglia di mettersi in gioco
  • Imprenditorialità
  • Ospitalità
  • Inventarsi una attività
  • Copertura spese
  • Indipendenza
  • Occupazionale
  • Figli
  • Necessità di trarre profitto dell’immobile
  • Passione
  • Gratificazione personale
  • Disoccupazione
  • Contratto con turisti
  • Esperienza in Hotel 5 stelle
  • Desiderio di intraprendere una attività propria
  • Comunicare
  • Comodità
  • Un investimento per il futuro
  • Restare in ambito turistico
  • Attività conciliante col lavoro domestico
  • Nessun investimento
  • Me stesso
  • Apertura verso i turisti
  • Chissà se funziona
  • Zona tranquilla di campagna
  • Utilizzare le lingue straniere conosciute
  • Crisi globale
  • Potenzialità turistiche della regione
  • Costretti da situazione contingente
  • Arrotondare
  • Tempo libero
  • Affinità con il settore
  • Abilità nel trattare con le persone
  • Conciliazione tempi familiari/professionali
  • Personale
  • Mettermi alla prova
  • La consapevolezza di aver ragione
  • Rendita economica
  • Capacità relazionali
  • Piacere dell’ospitalità
  • Prima struttura esistente nel Comune
  • Ottenere profitto dalla propria abitazione
  • Desiderio di affiancare al lavoro un’attività più gratificante
  • Tenere in ordine la casa
  • Semplicità amministrativa
  • Artistico
  • Mettersi in gioco costantemente
  • Piacere
  • Possibilità di vivere in un posto che mi piace
  • Fare qualcosa per conservare il nostro territorio e la nostra particolarità
  • Necessità di reddito
  • Attività autonoma
  • Rapporti con viaggiatori
  • Desiderio di entrare in contatto con clientela internazionale
  • Rivalutazione e mantenimento vecchia villa
  • Sviluppo del turismo sul territorio
  • Curiosità
  • Piacere dell’ospitalità
  • Apertura facile
  • Mettermi in competizione con me stesso
  • Ambiente naturale adatto
  • Mi piace lavorare con gli altri
  • Vicinanza all’ospedale
  • Essere indipendente nelle scelte
  • Confronto
  • Sfida
  • Promuovere il territorio

Si può quindi constatare che le motivazioni personali per un operatore ad aprire un B&B sono le più disparate: dalla voglia di mettersi in gioco e di gestire autonomamente una propria attività, alla necessità di guadagno, alla volontà di valorizzare il proprio territorio e di utilizzare parti della casa altrimenti non utilizzate.

La tipologia di B&B maggiormente intervistata in Irlanda è stata quella delle town house (14) e a seguire quella delle country house (4); in Italia la maggior parte dei B&B intervistati sono di tipologia standard (la più diffusa), e a seguire la comfort (11) e la superior (12).

In entrambi i paesi analizzati le strutture tendono a confermare le prenotazioni attraverso un documento scritto anche se le prenotazioni vengono effettuate per la maggior parte anche tramite telefono, oltre che via e-mail e fax; l’attrezzatura viene revisionata prima dell’arrivo del cliente; il titolare utilizza il computer; si tende sempre a monitorare la soddisfazione del cliente e a fidelizzarlo attraverso l’invio di informazioni o auguri per le festività. L’unica leggera discrepanza è data dalla meno spiccata tendenza degli italiani rispetto agli irlandesi a monitorare gli eventuali reclami. Entrambi invece tendono a superare le formalità e a chiamare gli ospiti con il nome di battesimo piuttosto che per cognome; questo è lo spirito dell’accoglienza casalinga.

Le strutture fanno uso in entrambi i casi di materiale pubblicitario, sia cartaceo che web; gli italiani risultano avere una maggior propensione a pagare un professionista per sviluppare il proprio sito web “aziendale”. Si equiparano il numero dei siti a cui gli intervistati di entrambe le nazioni sono iscritti, mentre l’Irlanda ha una maggior propensione a far comparire i propri B&B anche su guide cartacee.

La segnaletica per raggiungere la struttura è più e meglio presente in Irlanda che in Italia; in entrambi i casi vengono fornite indicazioni per raggiungere la struttura (quando richieste ovviamente).

In entrambi i paesi il numero di toilette è elevato, quindi rapportato presumibilmente al numero di camere: quasi tutti gli intervistati dispongono di camere en-suite (con il bagno privato). Sono presenti in entrambi i casi (in maniera variabile) i seguenti elementi nelle camere: armadio, specchio, cestino, attaccapanni, asciugamano da mani, asciugamano da bagno, sedia, tavolo, lampada, mobiletto, riscaldamento, aria condizionata, materasso in lattice o a molle, rete a doghe o divano-letto. Vi è l’eccezione dell’aria condizionata, raramente presente nelle case irlandesi, visto il clima fresco e mite anche d’estate. In entrambi i tipi di case sono disponibili per gli ospiti strutture come la piscina, la terrazza, il giardino, il barbecue, il caminetto, la sala TV e la sala da lettura o da gioco. Tra questi e tra le varie strutture della casa vengono riconosciuti un gran numero di elementi rustici, che vogliono avvicinare alla tradizione.

In generale, sia l’Italia che l’Irlanda non avvertono l’ambiente in cui operano come un ambiente ostile o in cui riconoscere una minaccia per la sopravvivenza dell’attività; l’Italia in particolare sembra abbastanza propensa a considerare l’ambiente esterno come un ambiente ricco di possibilità di investimento e come un ambiente manipolabile a vantaggio dell’attività, mentre l’Irlanda esprime giudizi più neutrali (maggioranza di 4 sulla scala likert da 1 a 7).

Coinvolgimento familiare
I B&B sono sempre imprese familiari; tuttavia vi possono essere dei casi in cui vi sono delle figure esterne alla famiglia che collaborano al lavoro: dalla studio emerge che ciò avviene solo in Italia. In entrambi i casi gli intervistati coinvolgono pochi componenti della famiglia e da poche generazioni, anche se in Irlanda i B&B che vi è una percentuale più alta su strutture che hanno effettuato almeno un passaggio di due generazioni.

Microricettività italiana e irlandese a confronto - Immagine 13

Finanziamenti
I finanziamenti ancora una volta, in entrambi i casi, sono per la stragrande maggioranza risparmi o fondi personali delle famiglie che gestiscono i B&B. In fase di start-up si registra invece una differenza: in Italia sono confermati ancora una volta i fondi derivanti da forze interne o, come suggerito nello spazio note da parte di alcuni operatori, da finanziamenti della regione Friuli Venezia Giulia in conto capitale; in Irlanda la maggioranza di finanziamenti in fase di start-up è costituito da utili reinvestiti.

Microricettività italiana e irlandese a confronto - Immagine 14

Le statistiche italiane ufficiali
Le più aggiornate statistiche in materia di B&B in Italia a livello nazionale, sono state stilate dal sito www.bed-and-breakfast.it, e risalgono al 2014. I dati da loro raccolti confermano la nota tendenza dell’attività di B&B di essere generalmente per la maggior parte delle volte a conduzione femminile (60,43%), seppur con un’alta partecipazione maschile (39,57%), che ha prevalso invece negli intervistati dell’analisi effettuata in Friuli Venezia Giulia. L’età media degli operatori si conferma sempre tra i 46 e i 60 anni (49,22%), come anche nei questionari analizzati in precedenza; sono confermati anche i dati relativi all’istruzione: la maggior parte dei titolari possiede un diploma o una laurea e parlano una o due lingue straniere.

Ben il 29,65% degli intervistati ha avviato l’attività di B&B da meno di due anni, confermando ancora una volta la giovane introduzione di questo stile di ospitalità casalinga nella nostra penisola. Le motivazioni che hanno spinto all’apertura ricalcano quelle risultanti dai questionari analizzati in Friuli Venezia Giulia:

Microricettività italiana e irlandese a confronto - Immagine 15

  • Per incrementare le entrate familiari
  • Perche´ ti piace l'idea di accogliere ospiti in casa tua
  • Per alimentare una passione inespressa (arredo, ecosostenibilità, organizzazione eventi etc.)
  • Perche´ hai capito le potenzialità del B&B nel comparto della ricettività turistica

La maggior parte dei B&B intervistati non fanno parte di un’associazione turistica o di categoria ne´ sono associati ad altre strutture private locali nazionali o internazionali, con cui intraprendere iniziative volte alla promozione. La maggior parte non ha mai partecipato a fiere di settore.
Il canale di promozione più utilizzato si conferma internet, pur lasciando ampio spazio al passaparola; è confermata anche la scarsa attitudine degli italiani all’utilizzo di pubblicità tramite guide di settore o riviste specializzate. La maggioranza delle strutture hanno un proprio sito internet e si pubblicizzano tramite la pagina aziendale di Facebook. In molti si pubblicizzano su siti a pagamento per aumentare la propria visibilità sul web e sono prenotabili online tramite un booking engine (motore di prenotazione).

I dati di questo sondaggio ci forniscono anche delle informazioni preziose circa la tipologia di ospiti che frequentano i B&B (la maggioranza è aperta tutto l’anno): il turista tipo che prenota un soggiorno in un B&B viaggia in coppia, ha tra i 25 e i 40 anni (seguito subito dalla fascia 41-55 anni), pernotta per una media di due notti. Proviene dal nord Italia o dall’estero, con la seguente distribuzione in base alle provenienze:

Microricettività italiana e irlandese a confronto - Immagine 16

Del soggiorno, gli ospiti gradiscono quasi in egual maniera fattori quali la colazione, il tipo di alloggio, il rapporto qualità/prezzo, la collocazione del B&B e l’accoglienza dell’ospitante, ed è a quest’ultima voce che è stato attribuita la percentuale di risposta più elevata.