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B&B come risorsa per il territorio: una mappatura dell’offerta turistica del Friuli Venezia Giulia

di Alessia Attanasio
Università degli Studi di Udine
Master Universitario di I livello in “Valorizzazione turistica dei beni ambientali e culturali”
Relatore: Prof. Francesco Marangon
Anno accademico: 2014/2015

4.1 - Inquadramento Regionale

Il Friuli Venezia Giulia è una Regione autonoma a statuto speciale; localizzata nel Nord-Est dell’Italia, confina con Slovenia, Austria e Veneto. Consta di 1.222.858 abitanti, suddivisi in quattro provincie: Udine, Pordenone, Trieste e Gorizia.
Il Friuli Venezia Giulia presenta caratteristiche molto differenti all’interno del suo territorio nonostante si estenda per soli 7858 km 2 (il 2,5% del territorio nazionale). La parte più settentrionale della regione, che occupa il suo 42,6%, è costituita prevalentemente da montagne, le Alpi Carniche e le Alpi Giulie, mentre scendendo a valle si incontra una parte collinare (19,3 % del territorio) e la pianura (38,1% del territorio) suddivisa in alta pianura e bassa pianura in base alla conformazione specifica del terreno. Scendendo ancora verso sud si trovano delta dei fiumi Tagliamento e Isonzo tra i quali si trova la laguna di Marano e Grado mentre a ovest si trovano le spiagge di Lignano.

Mappatura dell'offerta turistica - Immagine 14

Fig. 11- Carta geografica Friuli Venezia Giulia
Fonte: INEA

La Regione nella sua storia fu invasa da diverse popolazioni che lasciarono tracce del loro passaggio, grazie ai quali oggi la nostra regione vanta di un Sito Unesco (Cividale del Friuli), Aquileia, Gorizia, Trieste e altri piccoli borghi. Essa infatti fu invasa già tra IV e III secolo a.C. da popolazioni celtiche tra cui i Carni, che diedero il nome all’attuale Carnia.
A causa delle diverse invasioni barbare, Aquileia e il territorio circostante furono abbandonati dagli abitanti, che in parte si rifugiarono sulle isole della laguna. Ci fu poi il dominio dei Longobardi, che ci lasciarono un tesoro culturale non da poco. Durante la seconda metà del X secolo, i Patriarchi di Aquileia si impegnarono in una difficile opera di ricostruzione materiale e morale della chiesa e della regione friulana devastata dalle invasioni ungare. Il 3 aprile
1077 nacque lo Stato patriarcale che nel corso di tre secoli portò al Friuli autonomia e integrità territoriale. Nel 1751 venne, inoltre soppresso il millenario patriarcato ecclesiastico di Aquileia, sostituito con l’Arcivescovado di Udine nei territori soggetti a Venezia e dall’Arcivescovado di Gorizia nei territori soggetti all’Impero. Con il trattato di Campoformido siglato da Napoleone di Bonaparte, nel 1797, cessò la Repubblica di Venezia e tutto il Friuli e gran parte
del territorio veneto passarono all’Austria, deceduto il quale il territorio passa nuovamente sotto l’Austria del Lombardo-Veneto.
Dal 1866 il Friuli occidentale entrò a far parte del Regno d’Italia e successivamente, nel 1918, vinta la prima guerra mondiale, il Friuli orientale con Gorizia, Trieste, Istria e Dalmazia si unirono all’Italia. L’esito della seconda guerra mondiale privò Gorizia e Trieste di gran parte del loro retroterra e la mutilò Gorizia del suo stesso territorio urbano. In un nuovo assetto europeo, definito dai trattati di pace e dai successivi accordi internazionali si crearono i nuovi confini orientali dello Stato italiano. Nel 1963 nacque la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in cui il Friuli si unì amministrativamente alla città di Trieste che ne diventò capoluogo.
Il Friuli Venezia Giulia, è stata una regione di difficile accessibilità per secoli ma ad oggi, grazie alla presenza di una buona rete autostradale e ferroviaria, permette con facilità il raggiungimento delle principali mete turistiche presenti.
Per la sua conformità territoriale e la sua storia, la Regione offre ampie possibilità di praticare le più svariate tipologie di turismo: da quello montano, a quello collinare, alle località balneari, ai borghi rurali, all’enogastronomia, caratterizzata da diversi prodotti DOC o DOP, presidi Slow food, al turismo culturale, a quello sportivo del trekking e della bicicletta.
Per queste sue peculiarità e per far fronte a una domanda sempre più diversificata si sono sviluppate negli anni diverse forme di ricettività turistica, da quella alberghiera più tradizionale alle strutture complementari sviluppatesi in tempi più recenti come ad esempio l’agriturismo, i campeggi, le case per ferie e, appunto, i Bed & Breakfast.

Mappatura dell'offerta turistica - Immagine 15

Fig. 12 – Ambiti Turistici Friuli Venezia Giulia
Fonte: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

La figura che segue (Fig.13) mette in evidenza il Tasso di Turisticità, ossia il numero di notti trascorse dal turista nella località in rapporto con il numero di abitanti. Ne risulta come all’interno della nostra Regione il turismo sia un fenomeno con molto potenziale, difatti di dieci comuni con il maggior tasso sette sono comuni montani.

Mappatura dell'offerta turistica - Immagine 16

Fig.12 – Tasso di Turisticità 2014 FVG
Fonte: Regione FVG