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Lo sviluppo dei B&B e gli effetti sul turismo urbano. Il caso di Lecce.

di Andrea Alfarano

Università del Salento
Facoltà di Scienze della Formazione, Scienze Politiche e Sociali
Corso di Laurea in Studi Geopolitici e Internazionali
Tesi di Laurea in: Geografia delle Interazioni Locale-Globale
Relatore: Chiar.mo Prof. Fabio Pollice
Anno Accademico: 2016/2017

4.1 - Lecce e il suo sistema turistico locale

Negli ultimi sei anni le performance di crescita turistica della Puglia sono state complessivamente migliori di quanto avvenuto in ambito nazionale, sia per la buona tenuta del turismo domestico, sia per il rapido sviluppo della componente straniera, con pernottamenti aumentati del «62% dal 2010 ad oggi».

Fig. 1.4

Lo sviluppo dei B&B e gli effetti sul turismo urbano - Immagine 17

Italia e Puglia a confronto: variazione percentuale dei pernottamenti 2010-2016
Fonte: PugliaPromozione - Agenzia Regionale del Turismo, Le dinamiche del turismo in Puglia, 2016, p. 1

In Puglia nei primi nove mesi del 2016 sono stati registrati «3,7 milioni di arrivi che hanno generato circa 14,4 milioni di pernottamenti. Questi dati attestano le buone performance che la Regione sta registrando rispetto agli stessi mesi del 2015 con un aumento, degli arrivi del 8,7%, mentre delle presenze del 6,7%». Si tratta di dati parziali ma che permettono di evidenziare la crescita della Puglia sia nel mercato domestico, sia in quello estero, dove Germania, Francia, Regno Unito, Svizzera e Stati Uniti sono i cinque mercati stranieri più importanti.

La distribuzione dei flussi mostra come la Puglia sia una regione prevalentemente balneare, il periodo estivo è quello che viene investito maggiormente sui flussi complessivi, tuttavia incrementi consistenti si registrano anche nei mesi spalla, in particolare nei mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile, settembre e ottobre.

Fig. 2.4

Lo sviluppo dei B&B e gli effetti sul turismo urbano - Immagine 18

Variazione percentuale mensile in Puglia 2015-2016
Fonte: PugliaPromozione - Agenzia Regionale del Turismo, Le dinamiche del turismo in Puglia, 2016, p. 2

Tra i primi dieci comuni in termini di arrivi, vi sono, oltre alle tradizionali mete estive, anche località dell’entroterra come Lecce, Alberobello, San Giovanni Rotondo. Si conferma, quindi, un aumento tendenziale nel visitare la Puglia per motivazioni non esclusivamente balneari e non solo nei mesi estivi, ma anche per natura, arte e cultura, tipicità ed enogastronomia.

Nella regione pugliese, il Salento è l’area turistica più dinamica: oltre a essere la prima destinazione regionale per numerosità di arrivi e pernottamenti con «il 30% circa del totale nel 2016, è l’area che ha registrato i maggior incrementi con 111mila arrivi e 448mila pernottamenti in più».

Il sistema turistico salentino è investito principalmente dal turismo balneare, con la presenza dei due mari, Adriatico e Ionio, e del clima che fungono da attrattori principali per tale area. A tali fattori di attrattiva, che per ovvie ragioni si prestano ad essere prettamente stagionali, si aggiungono quelli naturali, storico-culturali e rurali. Ad un livello inferiore, si aggiungono l'opportunità di trascorrere un periodo di tranquillità e riposo e la visita ad amici o parenti.

Nell'indagine condotta dalla Provincia di Lecce, mare, natura e arte si confermano i motivi trainanti di una vacanza nel Salento. A livello territoriale, i comuni più visitati sono Lecce, Otranto, Gallipoli e Ugento, che insieme accolgono il «64,2% degli arrivi e il 59,1% delle presenze turistiche».

Il turismo culturale, sostenuto dalla presenza di un ricco patrimonio archeologico e architettonico diffuso nel Salento, «vede nella città di Lecce la sua sintesi migliore».

Il riconoscimento di “Città d'arte” e l'approvazione della Legge sul Barocco leccese nel 2001, sono simbolo di una forte vocazione turistico-culturale di livello internazionale. Data la rilevanza dei beni culturali e artistici può essere riduttivo associare Lecce solo al barocco, in quanto la cultura storica, archeologia ed artistica è presente anche nelle corti, nei vicoli, nei luoghi monastici, nelle biblioteche, nei musei, nelle sedi universitarie, nelle botteghe artigianali e nei reperti messapici e romani che forniscono un quadro sui primi assetti urbani della città, l'antica Lupiae (Lecce in latino).

La città storica di Lecce si compone di due parti, una entro le mura ed un'altra extramurale, collegate da porte e mura. La parte intramurale inizia «da Porta Rudiae verso Via Libertini, Via Vittorio Emanuele, Piazza S. Oronzo, Via Trinchese, e che lambisce il versante settentrionale del Castello, incontrando i complessi architettonici ed urbanistici di più significativo interesse e l'insieme degli edifici monumentali, eretti nell'intervallo tra le due guerre mondiali. La città storica extramurale è contraddistinta da Piazza Mazzini, il baricentro, Piazza d'Italia, di fronte Porta S. Biagio, con un cuneo di apertura di un tridente, secondo il modello rinascimentale romano, da cui si diparte la principale arteria territoriale indirizzata a Sud-Est e due assi, uno che si dirige verso edifici di rilevante interesse sociale come l'Ospedale civile e il complesso scolastico Vittorio Emanuele, e l'altro che collega la città alla Torre del parco, un presidio militare», la più significativa espressione culturale della città storica extramurale.

Fig. 3.4

Lo sviluppo dei B&B e gli effetti sul turismo urbano - Immagine 19

Perimetro del centro storico di Lecce
Fonte: http://www.comune.lecce.it

L'attrattività turistica è concentrata soprattutto nel centro storico dove sono presenti gli elementi più significativi, l'ubicazione di monumenti, musei, cinema e parcheggi, oltre che di uffici di informazione e accoglienza turistica.

D'estate la città riceve i flussi che derivano dal turismo balneare, oltre che a rappresentare di per sé un'attrattiva, ma la stagionalità è un fenomeno che si cerca di superare attraverso la valorizzazione del turismo urbano, proponendo manifestazioni in vari mesi dell'anno, di rilevanza non solo locale e regionale, ma anche nazionale e internazionale. Tra le più significative:

  • il Festival del Cinema europeo, alla XVIII edizione nel 2017, riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come manifestazione d'interesse nazionale ed evidenzia il ruolo sempre più importante della città e del Salento come location di numerosi film e pubblicità;
  • il Festival della Letteratura, nel 2017 alla II edizione, è dedicato al mondo della letteratura e dei libri e si svolge nel mese di ottobre;
  • il Picturebook, anch'esso alla II edizione, è il primo Festival organizzato a Lecce, finalizzato alla valorizzazione dei linguaggi dell’illustrazione contemporanea ed è organizzato nel mese di gennaio;
  • il Premio Internazionale Mediterranea, dal 2013, il Museo Archeologico Faggiano, ospita questa mostra internazionale di fotografia, pittura, poesia e scultura;
  • i Cortili Aperti, alla XXII edizione nel 2017, e che permette di passeggiare, nel centro storico, tra monumenti antichi e corti eccezionalmente aperte al pubblico;
  • la Fiera del Natale e dei presepi, un'importante rassegna che crea un interessante flusso di turisti, non solo italiani e che testimonia il lavoro di numerosi artigiani che lavorano la cartapesta;
  • la Festa dei santi patroni Oronzo, Giusto e Fortunato, con cadenza annuale e che dura tre giorni, dal 24 al 26 agosto;
  • il Mercatino dell'antiquariato, si svolge l'ultima domenica del mese in Via XX Settembre, nelle vicinanze dell'ospedale vecchio, e conta un centinaio di operatori.

Per concludere, si può osservare e desumere che i flussi turistici diretti verso il capoluogo salentino quindi, sono attratti principalmente dalle risorse artistico-culturali presenti nel centro urbano, da quelle naturali delle località costiere e dalla promozione di itinerari, eventi e appuntamenti proposti durante i vari periodi dell'anno.