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Le strategie di sviluppo delle imprese turistiche nell'ottica e nella realizzazione del turismo sostenibile. Analisi di un paradosso: il caso del cosiddetto 'ecomostro'

di Iolanda Sicari
Università degli Studi di Napoli "Parthenope"
Facoltà di Economia
Corso di Laurea di I Livello in "Economia aziendale e la gestione delle PMI"
Anno Accademico:
2012/2013
Tutor: Ch.mo prof. Ernesto Floro Caroleo
Candidato
: Iolanda Sicari - matr.NA/ 1725

1.6.7 - Le aree protette

Le aree naturali protette, chiamate anche oasi o parchi naturali, sono porzioni di territorio che la legge tutela per il loro particolare interesse naturalistico, ambientale o storico-culturale. Aree che contengono ecosistemi prevalentemente o largamente intatti, ambienti e paesaggi di rilievo tale da richiedere un intervento istituzionale per garantirne la conservazione alle future generazioni. Il Summit mondiale per l'ambiente di Rio de Janeiro (1992) ha individuato proprio nei Parchi il principale strumento di conservazione della biodiversità. Conservazione della natura, dunque, ma anche opportunità economiche. Nel documento conclusivo del Convegno mondiale sui Parchi (1992), gli esperti riuniti a Caracas richiamano, infatti, l'attenzione "sull'importanza delle aree protette e sui benefici sociali, economici e ambientali che da queste derivano". Ed è proprio attraverso l'istituzione della carta del turismo sostenibile che si attuano le raccomandazioni dell'agenda 21 adottate durante il Summit del 1992 . Aderire alla Carta significa rispettare l'approccio strategico dello sviluppo turistico sostenibile. Significa realizzare una diagnosi, consultare e coinvolgere i partner, stabilire gli obiettivi strategici, assegnare i mezzi necessari, realizzare un programma di azioni e valutarne i risultati. I candidati, per sottoscrivere la Carta, devono redigere una strategia di sviluppo turistico sostenibile e impegnarsi a un piano d'azione concordato specifico per l'area. La Carta è suddivisa in tre sezioni:

  • Turismo sostenibile per l'area protetta: la Carta è concepita per singole aree protette di tutti i tipi. L'implementazione da parte dell'autorità dell'area protetta richiede un'analisi dei bisogni dell'area (problemi e opportunità) riconosciuti e accettati dai partner locali. Lo scopo di quest'approccio è di individuare il migliore indirizzo futuro per il turismo in tutta l'area. In seguito la strategia proposta dall'area protetta nel contesto della Carta deve essere sviluppata e implementata in collaborazione con i rappresentanti delle imprese turistiche locali, di altri settori commerciali, della popolazione locale e delle autorità.
     
  • Turismo sostenibile per imprese turistiche locali: la Carta costituisce lo strumento per assicurare il coinvolgimento delle imprese turistiche locali delle aree protette. Le imprese locali sono partner fondamentali per lo sviluppo della strategia turistica e devono essere coinvolti in questo processo. La Sezione II della Carta prevede di andare al di là del semplice coinvolgimento, permettendo alle imprese collaboratrici di ricevere riconoscimenti individuali come firmatari della Carta. Questo richiede un'analisi da parte dell'impresa di tutte le sue attività, cioè il bilancio tra la loro offerta e le aspettative dei turisti, e le misure da intraprendere per valorizzare il patrimonio locale. Nella gestione dell'impresa si deve anche tenere conto dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile. L'impresa formulerà idee proprie per il turismo sostenibile e la sua applicazione in collaborazione con l'area protetta.
     
  • Turismo sostenibile per i tour operator: questa sezione rappresenta uno strumento per assicurare il coinvolgimento dei tour operator che recepiscono i concetti di turismo sostenibile nei loro prodotti turistici e che organizzano viaggi nelle aree protette. Tali tour operator s'impegnano a collaborare con l'autorità responsabile della strategia nel Parco e con i fornitori di servizi turistici locali, analizzando la compatibilità dei propri prodotti con gli obiettivi dell'area. Il flusso di utenti che essi generano verso l'area non deve distruggere le risorse patrimoniali che i turisti vengono a visitare.

Oggi i Parchi sono oggi un fenomeno globale, che interessa una superficie superiore all'11% delle terre emerse (molto meno estese, invece, le aree marine). L'Italia con i suoi quasi tre milioni di ettari di superficie a terra, e altrettanti a mare, tra Aree naturali protette, Parchi nazionali, Riserve naturali, statali, Aree naturali marine protette, i parchi sommersi e il santuario dei cetacei, Parchi naturali, Riserve naturali regionali - è uno dei paesi che negli ultimi dieci anni ha dato il maggior contributo in Europa allo sviluppo di un sistema di aree protette, passando dal 3% ad oltre il 10% di territorio tutelato. All'interno della macrosezione di area protetta troviamo le Riserve scientifiche nelle quali lo scopo è il mantenimento e protezione per lo studio e l'educazione. Parchi nazionali il cui scopo è il mantenimento e la protezione per lo studio, l'educazione e l'uso ricreazionale. Monumenti naturali di livello nazionale come Riserve naturali gestite, nelle quali è richiesto l'intervento umano per la protezione delle comunità biotiche. Paesaggi protetti, con il compito di valorizzare le interazioni armoniose tra uomo e natura. Riserve di conservazione per il mantenimento e la protezione di talune risorse. Riserve antropologiche per la tutela di comunità che siano in particolare armonia con l'ambiente e infine Aree multiscopo gestite.
Nel 2002 sono state condotte le prime indagini sulle proporzioni dell'ecoturismo in sette Paesi occidentali: Italia, Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti. Relativamente al mercato italiano, il giro di affari complessivo relativo all'ecoturismo è stimato intorno al 2%. del mercato turistico complessivo, con un potenziale di crescita annua di circa il 20%. Gli operatori e le agenzie di viaggio specializzati nel settore ecoturistico sono numerosi, ma generalmente di piccole dimensioni. Al tempo stesso, i grandi tour operator tradizionali stanno ampliando la loro offerta di pacchetti ecoturistici. Per gli ecoturisti italiani le mete preferite sono l'America latina (in particolare Brasile, Ecuador, Perù, Messico e Cile) e l'Africa (soprattutto Tanzania, Kenya e Congo).