Le strategie di sviluppo delle imprese turistiche nell'ottica e nella realizzazione del turismo sostenibile. Analisi di un paradosso: il caso del cosiddetto 'ecomostro'

La legge quadro n. 217/1983 aveva già attribuito alle Regioni il compito di classificare le strutture ricettive prevedendo una distinzione tra strutture alberghiere ed extralberghiere e l'attribuzione di un numero di stelle in funzione del livello qualitativo e quantitativo dell'offerta, tenendo conto delle caratteristiche dei servizi offerti e dei requisiti minimi richiesti per rientrare in una o nell'altra classificazione. Le strutture alberghiere come, alberghi, i motel e i villaggi-albergo vengono classificati sulla base delle dimensioni,dei requisiti strutturali dei servizi offerti e della qualificazione del personale, attribuendo delle stelle in ordine decrescente, Gli alberghi contrassegnati dalla "L" sono dotati di uno standard internazionale e offrono quindi una cucina elaborata e specializzata in menu internazionali, generalmente in relazione alla provenienza della clientela, e un personale plurilingue addetto ai reparti del front of the house (cioè a diretto contatto con il cliente) . I requisiti minimi che l'albergo deve possedere ai fini della classificazione sono: capacità ricettiva non inferiore a 7 stanze; almeno 1 servizio igienico ogni 10 posti-letto; lavabo con acqua corrente calda e fredda in ogni camera; un locale a uso comune; impianti tecnologici e numero di addetti adeguati e qualificati al funzionamento della struttura.
Le strutture extralberghiere sono classificate anch'esse con un numero di stelle decrescente, ma devono possedere dei requisiti specifici rispetto al servizio offerto e non raggiungono la stessa ampiezza della classificazione delle strutture alberghiere. Le residenze turistico - alberghiere devono possedere gli stessi requisiti minimi rispetto agli alberghi, ma vengono classificate in tre sole categorie, contrassegnate con quattro, tre e due stelle. I campeggi e i villaggi turistici sono classificati sulla base dei servizi offerti, della loro ubicazione e della presenza di attrezzature ricreative, culturali e sportive, mediante l'attribuzione ai campeggi di quattro, tre, due e una stella e ai villaggi turistici di quattro, tre e due stelle. Campeggi e villaggi turistici assumono la denominazione aggiuntiva "A" (annuale), quando sono aperti sia d'estate sia d'inverno o sono autorizzati a svolgere la loro attività per tutto l'arco dell'anno. I campeggi possono chiudere per un periodo non superiore ai tre mesi e sono tenuti a fornire tale indicazione sulle guide specializzate e sulle insegne delle strutture stesse.
Le Regioni hanno inoltre il compito di determinare i requisiti minimi necessari per l'esercizio delle attività di affittacamere.