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Le strategie di sviluppo delle imprese turistiche nell'ottica e nella realizzazione del turismo sostenibile. Analisi di un paradosso: il caso del cosiddetto 'ecomostro'

di Iolanda Sicari
Università degli Studi di Napoli "Parthenope"
Facoltà di Economia
Corso di Laurea di I Livello in "Economia aziendale e la gestione delle PMI"
Anno Accademico:
2012/2013
Tutor: Ch.mo prof. Ernesto Floro Caroleo
Candidato
: Iolanda Sicari - matr.NA/ 1725

2.7 - L'indagine Smart di Legambiente

Oggi più che mai diventare più sostenibili è essenziale per consentire alle attività turistiche, ma anche alle destinazioni, di guardare al futuro. Le numerose ricerche già svolte a livello europeo sembrano indicare, senza ombra di dubbio, che se una minoranza significativa di imprese turistiche cominciasse seriamente a far diventare le pratiche sostenibili "la norma", l'impegno in questa direzione crescerebbe poi in maniera esponenziale investendo ben presto la generalità del settore. Legambiente Turismo propone un'indagine conoscitiva su un campione significativo dei suoi associati. Articolato in cinque sezioni e undici domande, il questionario è stato progettato e costruito dal gruppo di lavoro di Legambiente Turismo ed arricchito con i contributi di altre organizzazioni europee attive nel turismo e nella sostenibilità (camere di commercio catalana e austriaca e consulenti inglesi). Esso fornisce elementi per conoscere meglio la tipologia societaria delle imprese turistiche impegnate nelle buone pratiche, il loro percorso individuale o di rete, evidenzia i benefici ottenuti e le difficoltà incontrate e il livello di condivisione nella destinazione. Se ne individua anche la propensione ad investire e, indirettamente, la percezione dei turisti e la comunicazione che viene fatta verso l'esterno dalle strutture stesse. L'analisi condotta propone motivi di riflessione e di stimolo per tutti i soggetti interessati alle politiche di sostenibilità del turismo, a livello di imprese e di destinazione e, non da ultimo, anche per migliorare lo stesso progetto di Legambiente Turismo. Riuscire ad interpretare correttamente le potenzialità, i vincoli e le aspettative espresse dagli operatori turistici consente infatti anche all'associazione ambientalista di meglio indirizzare sforzi e risorse per ottenere prestazioni più efficienti rispetto agli obiettivi di sostenibilità ambientale. Sono 800 le imprese turistiche italiane ad aver intrapreso un percorso di qualificazione ambientale, attraverso un'etichetta ecologica o con altri marchi autocertificati o concessi da privati, da associazioni di categoria, da comuni, province, camere di commercio, enti parco ecc. La ricerca SMART ha interessato 203 strutture ricettive con l'etichetta di Legambiente Turismo, impegnate nelle buone pratiche concordate e controllate dall'associazione. Le risposte mettono in luce le motivazioni che hanno portato le aziende a cercare la qualità ambientale e ne illustrano i vantaggi, gli ostacoli, la propensione ad investire, il riscontro sul mercato e fra i turisti. La qualità è oggi l'unica via possibile per contrastare la crisi in tutti i settori dell'economia, ma in particolare nel turismo. Qualità vuol dire anche maggiore sostenibilità dei servizi turistici e delle destinazioni per aumentarne la gradevolezza, il valore e dunque anche la competitività, come hanno confermato anche le Agende Europee del Turismo (Com 2007e Com 2010). Nonostante l'evidenza economica dei benefici derivanti dalle pratiche sostenibili, le strutture turistiche coinvolte in Italia (e in Europa) sono ancora poche. Si è dunque cercato di individuarne le ragioni indagando un ampio campione di imprenditori (203) già impegnati nel rispetto dell'ambiente e per questo considerati testimoni attendibili per far comprendere la fattibilità concreta delle buone pratiche, comunicare vantaggi e difficoltà reali e proporre soluzioni. Il questionario è stato preparato insieme a partner europei e sottoposto agli operatori da Legambiente Turismo nel corso del 2010, con interviste dirette e telefoniche.