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Le strategie di sviluppo delle imprese turistiche nell'ottica e nella realizzazione del turismo sostenibile. Analisi di un paradosso: il caso del cosiddetto 'ecomostro'

di Iolanda Sicari
Università degli Studi di Napoli "Parthenope"
Facoltà di Economia
Corso di Laurea di I Livello in "Economia aziendale e la gestione delle PMI"
Anno Accademico:
2012/2013
Tutor: Ch.mo prof. Ernesto Floro Caroleo
Candidato
: Iolanda Sicari - matr.NA/ 1725

3.2.1 - Definizione di Ecomostro

Un ecomostro è un edificio o un complesso di edifici considerati gravemente incompatibili con l'ambiente naturale circostante. Il termine fu coniato da Legambiente per descrivere l'Hotel Fuenti sulla costiera amalfitana. Termine intraducibile in altre lingue, come quello di "abusivismo"a dimostrazione di come si tratti di un fenomeno esclusivamente italiano. Queste strutture ricettive molte volte più che alberghi sono scempi edilizi costruiti in aree rilevanti per l'aspetto paesaggistico, rappresentano abusi edilizi in corso, oppure, arrestati e abbandonati, risultano, cementificazioni dannose per l'uomo e per la natura. Di abusi edilizi l'Italia è piena: una crescita continua, che non ha la sua ragione nella mancanza di abitazioni, ma nello sfruttamento del territorio e nei vantaggi economici che ne possono derivare. Ogni anno sorgono dal nulla oltre 20 mila costruzioni completamente fuori legge: senza sistema fognario, spesso in aree non indicate (o addirittura pericolose, come quelle di esondazione dei fiumi), senza attenzione alcuna alla salvaguardia del paesaggio. Sul mare, nei parchi archeologici, nelle aree protette, sono pochi gli angoli del Belpaese a essere stati risparmiati. Gli ecomostri sono la punta di questo iceberg d'illegalità. Il turismo sostenibile, promuove forme di sviluppo che dovrebbero portare alla gestione integrata delle risorse in modo che tutte le necessità, economiche, sociali ed estetiche possano essere soddisfatte mantenendo al tempo stesso l'integrità culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica e le condizioni di base per la vita. Se poi pensiamo che lo sviluppo del turismo sostenibile si basa su tre fondamentali pilastri quali: la sostenibilità ambientale, la sostenibilità sociale e la sostenibilità economica, nel caso degli ecomostri viene meno quella ambientale in quanto, questa tipologia di edifici ha un forte impatto ambientale poiché molti di essi sono costruiti in aree protette o a stretto contatto con il paesaggio costiero. E al riguardo possiamo dare un preciso elenco di come si distribuiscono nel nostro paese tali edifici. Le principali regioni nelle quali purtroppo si registra questo scempio sono Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Liguria. In cima alla lista di Legambiente c'è l'Alimuri a Vico Equense scheletro di un albergo che da quasi 40 anni deturpa la suggestiva costa della Penisola sorrentina. Ci sono le palazzine sulla spiaggia di Lido Rossello una baia della costa meridionale della Sicilia, nel comune di Realmonte, provincia di Agrigento. C'è il villaggio costiero interamente abusivo a Torre Mileto, in provincia di Foggia costruito negli anni '70, una decina di chilometri di edifici nella fascia di terra che separa il lago di Lesina dal mare, e la Palafitta nel mare di Falerna in provincia di Cosenza, costruzione su tre piani, 1260 metri cubi, realizzata sul bagnasciuga della costa calabrese, che da decenni sfida le onde. Qui di seguito abbiamo un elenco di venti dei complessi indicati come ecomostri:

  1. Villaggio Coppola - Castel Volturno (Caserta) un'intera cittadina abusiva, l'esempio di abusivismo più importante di tutta Italia. Demolito
  2. Punta Perotti (Bari) demolito.
  3. Hotel Fuenti - Vietri sul Mare (Salerno) parzialmente demolito.
  4. Blue Residence - San Giuliano Milanese (Milano) demolito.
  5. Scheletro della Palmeria (isola della provincia della Spezia).
  6. Spalmatoio di Giannutri (isola della provincia di Grosseto).
  7. Scheletro di Copanello (isola, Catanzaro).
  8. Scheletro di Alimuri - Vico Equense (Napoli).
  9. Villaggio Sindona - Lampedusa (isola, Agrigento).
  10. Le Lavatrici di Pra' (Genova) impropriamente note anche come Lavatrici di Pegli (edilizia popolare).
  11. Le circa 160 ville abusive di Pizzo Sella, la montagna che domina Mondello, nei pressi di Palermo.
  12. Scheletro del Residence Paradiso presso la Fossa Maestra (Carrara) demolito.
  13. Polignano a Mare (Bari), un complesso di circa 20 costruzioni abusive.
  14. Oasi del Simeto (Catania) circa 60 abitazioni abusive demolite, su circa 600 costruzioni totali.
  15. Valle dei Templi (Agrigento) - uno scheletro abusivo demolito, vi sono altre 600 abitazioni abusive costruite nella valle.
  16. Scheletri di Isola dei Ciurli - Fondi (Latina).
  17. Hotel Baia delle Ginestre - Porto Malu presso Teulada (Cagliari) demolito.
  18. Scheletri di Capo Rossello e Baia dei Turchi - Realmonte (Agrigento).
  19. Scheletri di Baia Punta Licosa - Montecorice (Salerno).
  20. Moncone di un pontile in cemento a Mondragone (Caserta).