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Lavoratrici autonome dell'ospitalità in famiglia: motivazioni e percorsi delle proprietarie di bed & breakfast

di Silvia Lisanti
Università degli Studi di Milano-Bicocca
Facoltà di Sociologia
Corso di laurea in Scienze del turismo e comunità locale
Anno Accademico:
2012/2013
Relatore: Prof.ssa Ivana Fellini
Tesi di Laurea di: Silvia Lisanti
Matr. 740216

3.4 - Il contesto turistico

Dal momento che la ricerca sul campo riguarda i bed & breakfast della provincia di Monza e Brianza, è opportuno ricostruire sinteticamente il profilo turistico del territorio.
La provincia di Monza e Brianza, diventata ufficialmente provincia della regione Lombardia nel 2004 e resa operativa dal 2009, comprende 55 comuni e si estende su un territorio di 405,5 km2, con una popolazione residente complessiva di 860.692 abitanti. Con questi dati si conferma una delle province lombarde con la più alta densità demografica, 2.112 abitanti per Km2 (Tabella 12).

Lavoratrici autonome dell'ospitalità in famiglia - Foto 21

La provincia di Monza e Brianza non ha una vocazione turistica forte.
Il tessuto economico del territorio è contraddistinto da una tradizione industriale, che ha trovato nei settori del tessile-abbigliamento, del legno-mobile e delle tecnologie avanzate, le sue eccellenze. Storicamente infatti, era molto diffusa nella provincia l'industria tessile, in particolare quella legata alla produzione e alla lavorazione della seta; successivamente la tradizionale industria tessile è stata affiancata e superata da quella manifatturiera: a partire dal 1870 infatti, si è sviluppato il settore del legno-mobile, che negli anni '50 è diventato un punto di forza del sistema produttivo locale, grazie al lavoro degli artigiani, che si sono specializzati nella lavorazione del legno e nella produzione di mobili di alta qualità. Nell'immediato dopoguerra infine, si è aggiunta alle industrie tessili e del legno, l'industria meccanica, la quale negli anni si è indirizzata verso il comparto elettronico e ha fatto dell'high-tech un'altra eccellenza del sistema produttivo locale31.
Tuttavia negli ultimi anni il tessuto economico della provincia di Monza e Brianza si è aperto ai servizi offerti dal terziario: questo ha significato che intorno ai processi produttivi sono nate altre attività ausiliare, quali ricerca, valorizzazione delle risorse umane, gestione delle informazioni, distribuzione. Il processo di terziarizzazione, che in un primo momento sembrava procedere di pari passo con lo sviluppo del settore secondario, ha portato al progressivo ridimensionamento dei settori "maturi" sui quali si è costruita la tradizione industriale della provincia, in favore dell'incremento del settore terziario.
Ad oggi nella provincia di Monza e Brianza sono presenti 66.559 imprese attive, che sono concentrate per il 27% nell'industria, per il 23% nel Commercio e per il 50% nelle altre attività dei Servizi; la percentuale di imprese attive nel settore agricolo, invece, non raggiunge l'1% (Figura 12).

Lavoratrici autonome dell'ospitalità in famiglia - Foto 22

La Tabella 13 mostra nel dettaglio la ripartizione settoriale delle imprese attive nelle provincia di Monza e Brianza, il loro numero in valore assoluto e il loro peso percentuale sul totale delle imprese attive del territorio.

Lavoratrici autonome dell'ospitalità in famiglia - Foto 23

La scarsa vocazione turistica del territorio della provincia di Monza e Brianza, si deve alla mancata percezione di questa realtà provinciale come luogo turistico, poiché infatti ad oggi il territorio è ancora concepito nell'immaginario turistico collettivo come un luogo prevalentemente di lavoro.
Dal punto di vista dell'offerta e della capacità ricettiva, la provincia di Monza e Brianza comprende un numero esiguo di strutture ricettive, le quali, tra alberghiere e complementari, hanno un peso complessivo sull'offerta turistico-ricettiva regionale pari al 2% (Tabella 14).

Lavoratrici autonome dell'ospitalità in famiglia - Foto 24

Tuttavia, come mostra la Tabella 15 è una delle province lombarde dove il numero di imprese turistico-ricettive è cresciuto maggiormente durante il biennio 2011- 2012, con una variazione percentuale positiva pari all'8%. Il dato che emerge, è che la crescita ha interessato esclusivamente il comparto extra-alberghiero (+14%), che anche in termini assoluti è il più sviluppato sul territorio provinciale.

Lavoratrici autonome dell'ospitalità in famiglia - Foto 25

Il dato sul numero di alberghi presenti nella provincia di Monza e Brianza è in effetti uno dei più bassi a livello regionale (61 unità), ma è compensato dal dato sulla dimensione media degli esercizi alberghieri, che con 96 posti letto per albergo supera di gran lunga la media regionale (69 posti letto per albergo) e risulta uno dei valori più alti di tutta la Lombardia (Tabella 16).

Lavoratrici autonome dell'ospitalità in famiglia - Foto 26

Secondo i dati Istat aggiornati all'anno 2012, gli esercizi complementari (70) sono, in valore assoluto, più numerosi rispetto agli esercizi alberghieri (61). In particolare sono diffusi i bed & breakfast, che rappresentano quasi il 53% dell'offerta extra- alberghiera, e gli alloggi in affitto (41%) (Tabella 17).

Lavoratrici autonome dell'ospitalità in famiglia - Foto 27