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La valorizzazione degli insediamenti produttivi nella regione siciliana: dai contratti d'area alle singole iniziative imprenditoriali

di Salvatore Molè
Università Cattolica del Sacro Cuore - Sede di Piacenza
Facoltà di Giurisprudenza - Corso di Laurea in Scienze Giuridiche

Relatore: Chiar.mo Prof. Marco Sgroi
Tesi di laurea di: Salvatore Molè

6.2 - Il caso concreto

Il primo caso concreto di applicazione nel comune di Ragusa dell'art. 30 della legge regionale n.2 del 2002 ha riguardato un insediamento produttivo di natura turistico alberghiera, nell'ottica di una vocazionale destinazione dei terreni ubicati nelle immediate adiacenze di Marina di Ragusa.

La proprietà riguardava un fondo, sul quale insistevano due fabbricati di cui uno produttivo agricolo destinato alla lavorazione ed al deposito di prodotti agricoli e l'altro destinato ad uso abitativo, secondo quanto previsto da una precedente concessione , la n. 99 del 1984, che era stata rilasciata dal comune di Ragusa.

Poiché già da diversi anni il fabbricato destinato alla lavorazione ed al deposito dei prodotti agricoli era inutilizzato e le serre di coltivazione erano state dismesse, la proprietà aveva maturato l'idea di riqualificare la destinazione d'uso dei fabbricati sopra descritti, ai sensi dell'art.30 della L.R. n.2 del 2002, predisponendo e presentando a tale fine una preventiva richiesta di ammissibilità al progetto.

In data 27.11.02 il Comune di Ragusa ha rilasciato, di conseguenza, un certificato di ammissibilità al progetto , il quale prevedeva nell'oggetto: l'ampliamento del volume destinato ad attività produttiva con la specifica previsione progettuale di variazione della destinazione d'uso e l'asservimento alle medesime destinazioni produttive, dei volumi già edificati.

L'ammissibilità imponeva tra l'altro alcune specifiche condizioni tra le quali:

  • l'imposizione di caratteristiche tipologiche rispondenti a quelle di un complesso ricettivo ed in nessun caso contenenti appartamenti di abitazione utilizzabili autonomamente;
  • l'imposizione di una gestione unitaria del complesso;
  • l'obbligo per i fabbricati esistenti di essere riqualificati ed inglobati interamente nella nuova iniziativa;
  • la previsione che nella stesura del progetto esecutivo fosse previsto un adeguato assetto della viabilità;
  • che i fabbricati esistenti venissero riqualificati e inglobati interamente nella nuova iniziativa, curando particolarmente la qualità architettonica;

Seguiva la fase progettuale propriamente detta e la relativa richiesta del necessario titolo edilizio.
Accadeva poi che in fase di esame da parte della Commissione edilizia comunale emergevano alcune specifiche problematiche, ed il progetto, pur se preventivamente dichiarato ammissibile , veniva respinto in quanto, a parere della commissione: l'area del fondo interessato era da intendersi vincolata, giacché il corpo preesistente destinato all'abitazione era stato a suo tempo approvato sfruttando la densità edificatoria dello 0,03 mc/mq, prevista per le zone agricole.