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La valorizzazione degli insediamenti produttivi nella regione siciliana: dai contratti d'area alle singole iniziative imprenditoriali

di Salvatore Molè
Università Cattolica del Sacro Cuore - Sede di Piacenza
Facoltà di Giurisprudenza - Corso di Laurea in Scienze Giuridiche

Relatore: Chiar.mo Prof. Marco Sgroi
Tesi di laurea di: Salvatore Molè

3.2 - I patti territoriali

Il patto territoriale è l'accordo tra soggetti pubblici e privati per l'attuazione di un programma di investimenti nei settori dell'industria, agroindustria, servizi, turismo ed in quello dell'apparato infrastrutturale, tra loro integrati.

Il patto è finalizzato allo sviluppo di aree territoriali delimitate a livello sub-regionale e rappresenta la conclusione di un processo di concertazione dal basso tra gli attori locali nel quale viene esaltato il ruolo del "partenariato sociale".

I patti territoriali possono essere promossi da:enti locali; altri soggetti pubblici operanti a livello locale; rappresentanze locali delle categorie imprenditoriali e dei lavoratori interessate; soggetti privati; nonché dalla regione o provincia autonoma nel cui territorio ricadono gli interventi; o da consorzi di sviluppo industriale operanti nel territorio oggetto del patto.

I soggetti firmatari sono vincolati al rispetto degli impegni assunti per la realizzazione degli interventi di rispettiva competenza. Gli enti locali e gli altri soggetti pubblici sottoscrittori si impegnano, in particolare, a dar attuazione alla legge 241/90 (trasparenza amministrativa) e a tutte le altre norme di semplificazione ed accelerazione procedimentale. I soggetti promotori devono, inoltre, provvedere ad individuare, tra quelli pubblici, il soggetto responsabile ovvero a costituire, a tal fine, società miste o a partecipare alle stesse. Il Soggetto Responsabile, come detto espressione dei soggetti promotori, è una particolare figura, intermedia tra l’amministrazione centrale ed il soggetto beneficiario, alla quale sono attribuite importanti funzioni di coordinamento e di gestione del Patto. Tra i suoi compiti vi è quello di attivare le risorse tecniche ed organizzative necessarie alla realizzazione del patto per meglio contemperare gli interessi coinvolti che potrebbero venire turbati dalla trasformazione del territorio; inoltre assicura il monitoraggio e la verifica dei risultati; promuove la convocazione di conferenze di servizi ed infine assume ogni altra iniziativa utile alla realizzazione del patto.

Il patto può avere come oggetto interventi nei settori dell'industria, agroindustria, servizi, turismo, apparato infrastrutturale, tra loro integrati. Dal 2000 ad essi si sono aggiunti anche l’agricoltura e la pesca, nonché la produzione di energia. Il patto territoriale può essere attivato in tutto il territorio nazionale, fermo restando che le specifiche risorse destinate dal CIPE sono riservate ai patti attivabili nelle aree depresse ammissibili agli interventi dei fondi strutturali.

Il patto territoriale deve indicare:

  • lo specifico e primario obiettivo di sviluppo locale cui è finalizzato ed il suo raccordo con le linee generali della programmazione regionale;
  • le attività e gli interventi da realizzare con l'indicazione dei soggetti attuatori, dei tempi e delle modalità di attuazione;
  • il piano finanziario e i piani temporali di spesa relativi a ciascun intervento e attività da realizzare.

Requisiti per l'attivazione sono:

  • esistenza della concertazione fra le parti sociali, certificata attraverso uno specifico protocollo d'intesa;
  • disponibilità di progetti d'investimento per iniziative imprenditoriali nei diversi settori e complessiva integrazione di tutte le iniziative contenute nel patto, tale da rendere coerenti gli interventi con gli obiettivi individuati. Tale fase può essere svolta con l'aiuto di una delle società di servizi convenzionate con il Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica per l'attività di supporto ed assistenza tecnica dei patti territoriali.

Nel caso di utilizzo delle specifiche somme assegnate dal CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ai patti territoriali i progetti devono essere positivamente istruiti da uno dei soggetti convenzionati con il Ministero delle Attività Produttive, che provvederà a valutare tutte le iniziative comprese nel patto e la coerenza del patto nel suo complesso.