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La nuova frontiera dell'ospitalità: il Bed and Breakfast

di Miriana Agrusti
Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro'
Dipartimento di Lettere Lingue Arti. Italianistica e Culture Comparate
Corso di Laurea di I Livello in Culture delle Lingue Moderne e del Turismo
Tesi di Laurea in Lingua e Traduzione - Lingua Francese
Anno Accademico
: 2012/2013
Laureanda: Miriana Agrusti
Relatore: Chiar.mo Prof. Carmela Ferrandes

2.6 - Caso particolare: Noci, città dell'enogastronomia

Dopo aver analizzato il fenomeno del bed and breakfast a livello nazionale e regionale, abbiamo esaminato come quest'ultimo ha influito sulle realtà locali, nel nostro caso sulla cittadina di Noci.
Noci, provincia di Bari, che deve il suo nome ai numerosissimi alberi di noci anticamente esistenti nella zona, è un importante centro agricolo situato sull'altopiano della Murgia nel comprensorio turistico dei trulli e delle grotte. Per mancanza di fonti attendibili le origini della cittadina non sono chiare ma la tradizione fa risalire al 560 d.C. la costruzione di un castello o di una cittadella militare dove oggi sorge il centro abitato. Sanctam Maria de Nucibus (questo il nome attribuito al paese) rimane sotto la giurisdizione della contea di Conversano fino al 1806, anno in cui viene soppressa la feudalità. A determinare il destino urbano di Noci sono stati gli Angioini a partire da Filippo I d'Angiò, il quale fece costruire nel 1316 la chiesa Matrice dedicata alla Madonna della Natività nello stesso punto in cui, secondo la leggenda, per intercessione miracolosa della Vergine, scampò ad un furioso temporale. Il santuario dedicato alla Madonna della Croce risale invece al 1483, anno in cui secondo la tradizione, fu ritrovato l'affresco raffigurante la Madonna nella grotta esistente in un boschetto prossimo alla chiesa. A tre km dall'abitato si trova l'abbazia "Madonna della Scala" con annesso monastero benedettino. Dell'antica abbazia è rimasta solo la chiesetta del XII secolo mentre risale al 1952 la costruzione della grande chiesa in stile romanico-pugliese. Il monastero vanta di un laboratorio di restauro del libro antico tra i più attrezzati dell'Italia meridionale.
Il patrimonio storico-architettonico di Noci è costituito anche dalle infinite e diverse masserie presenti sul territorio. Tra le più antiche sicuramente Masseria Barsento, complesso abbaziale voluto da Sant'Equizio nel 591. Oggi molte delle masserie di Noci vertono in uno stato di abbandono e degrado in quanto non svolgono più la funzione di produzione agricola del passato. Per fortuna le associazioni turistiche di promozione locale negli ultimi anni, coscienti dell'immenso valore di questo patrimonio, si sono attivate per dare nuova vita alle masserie inserendole persino in circuiti turistici. Attraverso rievocazioni storiche, giornate dedicate all'agricoltura, presepi viventi, recupero di arti e mestieri, le masserie si riappropriano del ruolo di protagoniste. Tutto questo è legato al motore dell'economia locale ovvero il cibo: i prodotti tipici costituiscono oggi lo scopo stesso del viaggio. Il turismo gastronomico a Noci costituisce una notevole entrata di denaro soprattutto in occasione delle sagre, che si svolgono invece tra le vie del borgo antico.
Questi eventi, associati anche agli eventi culturali organizzati dall'amministrazione comunale rinomati anche a livello nazionale come il Nocicortinfestival (concorso di cortometraggi) o il concorso internazionale di clarinetto, hanno incentivato l'apertura di molti bed and breakfast, forse troppi per un paese di soli 19.000 abitanti!. La gente del luogo ha deciso di approfittare della fonte di reddito proveniente dal mercato turistico di Noci anche se quantitativamente limitato, proponendo ai visitatori della città un soggiorno presso le loro abitazioni. Questi ultimi possono scegliere tra i 14 b&b presenti nella zona che si differenziano tra loro: una graziosa casetta nella "gnostra" del centro storico, una villetta con piscina in periferia, una masseria, un trullo, una fattoria con animali. I dati relativi agli ospiti e ai gestori sono stati raccolti attraverso il sondaggio effettuato su 4 b&b: Agli Antichi Trulli, Domitilla, Il Viottolo, Villa Bella. Dai risultati è emerso che la maggior parte degli ospiti è di nazionalità italiana e viaggia per motivi di svago. Una fetta di nicchia è occupata dagli emigrati che ritornano nel loro paese natio durante l'estate per passare le vacanze con le proprie famiglie o in occasione di eventi particolari quali possono essere un matrimonio di un parente o di un amico. Un'altra piccola fetta è occupata da coloro i quali giungono nel nostro paese in occasione di sagre, eventi o feste religiose: si tratta di gente della provincia che soggiorna solo per una notte. La maggior parte degli ospiti del b&b sono coppie di giovani dai 30 ai 40 anni, seguiti da famiglie con bambini e comitive di amici. Il fattore principale che spinge i turisti a soggiornare a Noci piuttosto che ad Alberobello o Castellana Grotte o Polignano a mare riguarda l'aspetto economico: non essendo una destinazione turistica al pari delle altre città limitrofe, il b&b nocese ha un costo minore. Negli ultimi anni inoltre, a causa della crisi, i b&b del paese sono stati quasi costretti ad abbassare ulteriormente i loro prezzi pur di lavorare dal momento che anche le città a forte vocazione turistica vendono le proprie stanze a prezzi stracciati.
Per quanto riguarda i dati relativi ai gestori emerge che si tratta o di pensionati che decidono di rimettersi in gioco avventurandosi in questa nuova attività, magari aiutati dai figli che si occupano della promozione e della gestione delle prenotazioni attraverso il web, o di persone che hanno già un impiego e svolgono l'attività di b&b come secondo lavoro. Entrambi hanno deciso di avviare questa attività per utilizzare locali dismessi di loro proprietà che ora non solo riprendono vita ma apportano degli introiti. Per quanto riguarda la promozione anche i b&b nocesi sono consapevoli del fatto che il canale più efficiente sia il web e si affidano ai portali specializzati; anche il passaparola è un importante mezzo di comunicazione anche se rimane più limitato e si ferma entro i confini regionali o al massimo nazionali; le associazioni di promozione locale invece, cominciano a perdere consensi date le commissioni un po' troppo alte che richiedono.