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Turismo in rete: la gestione on line dei Bed & Breakfast di Agropoli

di Roberta Ruggiero
Università Telematica Pegaso
Corso di Laurea in Scienze Turistiche L-15
Teorie e Tecniche della Comunicazione
Relatore: Prof. Ioppolo Domenico
Anno Accademico 2019 - 2020

1.1.1 - Grand Tour – da fenomeno d’elite a fenomeno organizzato

Il XVI secolo segnò una nuova concezione di turismo con il rifiorimento di alcune grandi città come Roma, Firenze, Venezia, Milano e Napoli. Non solo in Italia, anche Parigi, Londra, Amsterdam, Anversa e Lisbona si arricchirono grazie all’espansione del commercio, tramite l’adito di nuove vie di traffico commerciale più sicure, che consentirono l’incremento complessivo del viaggio. Durante l’epoca Illuministica e delle rivoluzioni culturali, ci fu un declino del turismo religioso, e di conseguenza un incremento del turismo culturale, che aveva come protagonisti giovani aristocratici che compivano viaggi in Europa.

Il più noto fu il Grand Tour, fenomeno d’élite mirato ad un determinato stato sociale. Il fine del viaggio era l’istruzione e l’affinare la conoscenza sui valori artistici e storici. Gli studenti, insieme ai rispettivi tutor intraprendevano questo viaggio, che durava circa tre anni, in mete ambite come la Francia, l’Olanda, la Germania e le principali città storiche d’Italia. Il patrimonio Italiano, con sfumature romane e greche, qualificava la nazione come una delle tappe più importanti d’Europa. Intorno agli inizi dell’800 il Grand Tour si modifica. La durata del viaggio passa a quattro mesi, ed aveva come protagonisti scrittori, filosofi e pittori, toccando con mano le influenze artistiche e storiche di quel tempo.

Una serie di miglioramenti apportati al settore navale, l’istituzione di mappe dettagliate ed il perfezionamento della rete stradale furono di notevole impatto per l’indotto turistico. Con la nascita della ferrovia, il Grand Tour perse importanza. Il treno permise al turista di viaggiare più spesso. Seguì lo sviluppo dell’industria, la costruzione di alberghi per soddisfare il tempo libero della classe borghese. Ebbene, il turismo si stava trasformando in un fenomeno di massa. I villaggi divennero veri e propri centri turistici, furono costruiti teatri, ristoranti e località termali, note nella città di Bath in Cornovaglia.

Lo sviluppo industriale, con la nascita del motore a scoppio diede una spinta al flusso turistico. Fu proprio lo sviluppo dei mezzi di trasporto che fece del turismo elitario quello di massa. Thomas Cook, inventore inglese, diede vita al “ viaggio organizzato “ che ebbe un riscontro positivo anche grazie allo sviluppo delle ferrovie, motivo cui poi Cook incrementò questo pensiero. Thomas Cook, proprietario di una piccola tipografia a Leicester, era convinto che uno dei maggiori problemi della comunità vittoriana fosse l’alcolismo. Sosteneva che la vita dei lavoratori poteva migliorare notevolmente bevendo di meno e acculturandosi di più.

Il 5 luglio 1841 organizzò il primo viaggio mirato ad un incontro sul tema dell’alcolismo a Loughborough, a circa 20 km da Leicester. Furono venduti 570 biglietti andata e ritorno al costo di 1 scellino a ticket. Iniziativa di grande successo, spinse Cook a continuare, organizzando fiere, mostre etc… tale che decise di aprire a Londra un ufficio mirato ad offrire alloggio ai viaggiatori che giungevano nella capitale. Avviò la stampa di un periodico, il Cook’s Excursionist and Tour Advertiser, che forniva informazioni riguardo prezzi, itinerari ed altre iniziative. Durante gli anni, Thomas Cook estese i suoi itinerari, facendo un’attenta selezione della clientela.

Il primo Paese straniero dove conduceva i suoi primi viaggi fu la vicina Francia, in particolare Parigi, nota per il suo fascino. In seguito Costa Azzurra e Svizzera, Italia ed Egitto. Il 1866 fu l’anno del viaggio oltreoceano, alla volta dell’America, e il ’67 il primo giro del mondo. Fu lui il promotore dell’agenzia di viaggio e del pacchetto turistico. Agenzie che si svilupparono ovunque e velocemente, la norvegese Bennettnel, Lubinnel di Parigi, fino alla prima agenzia di viaggi Italiana fondata a Firenze nel 1878 da Massimiliano Chiari, acquistata successivamente da Giuseppe Sommariva, che ne portò la sede nel capoluogo lombardo.

Il turismo, quindi, determinò lo sviluppo delle infrastrutture alberghiere insieme a pensioni, locande e trattorie, nonché attività editoriali-commerciali al supporto del turista.