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L’evoluzione del Bed & Breakfast nel Vastese

di Anna Di Francesco
Università degli Studi "G. D'Annunzio"
Chieti - Pescara
Scuola delle Scienze Economiche Aziendali Giuridiche e Sociologiche
Dipartimento di Economia
Corso di Laurea in Economia ed Amministrazione delle Imprese
Relatore: Chiar.mo Prof. Giacomo Cavuta
Anno Accademico 2014/2015

3.3 - Movimento negli esercizi ricettivi della Regione

La capacità ricettiva globale della regione Abruzzo al 31 dicembre 2011 è pari a 111.552 posti letto distribuiti in 2.373 esercizi ricettivi . Essi rappresentano il 2,4% della capacità ricettiva nazionale posizionando la regione al sedicesimo posto della graduatoria nazionale. Nel corso del decennio 2001-2011 la capacità ricettiva abruzzese è aumentata in termini di esercizi più di quella italiana (+89,1% rispetto a +19,8%) mentre in termini di posti letto ha subito un incremento di uguale misura (tra il 17% e il 18%). Per confrontare le regioni italiane sulla base di un criterio omogeneo, è opportuno ricorrere anche agli indici di densità turistica, quale ad esempio l'indice di funzione turistica strutturale, cioè il rapporto tra il numero dei posti letto disponibili in un'area e 1.000 abitanti ivi residenti. Questo indice si può distinguere in alberghiero ed extralberghiero secondo la tipologia di posti letto considerata. Nel 2011 l'Abruzzo ha fatto registrare un tasso di funzione turistica strutturale complessivo pari a 85,3 posti letto per 1.000 abitanti. Tale valore è risultato superiore al dato nazionale (79,8) e a quello del Mezzogiorno (59,2), ma inferiore a quelli registrati dal Nord (88,8) e dal Centro (95,2)6 . Tra le regioni meridionali l'Abruzzo si è posizionato terzo, preceduto da Sardegna (126,1 p.l./1000 ab.) e Calabria (99,6). Nel corso del decennio 2001-2011, la capacità ricettiva regionale ha subito una notevole evoluzione in quanto il numero di comuni sprovvisti di strutture ricettive è sceso da un terzo a un decimo del totale, evidenziando la forte diffusione del fenomeno turistico anche alle aree interne del territorio, nelle quali sono sorti numerosi nuovi esercizi extralberghieri. Tuttavia, occorre precisare che gli elevati indici di funzione turistica strutturale registrati nelle aree interne rispetto a quelle costiere, sono dovuti spesso alla bassa consistenza demografica che fa assumere al rapporto tra posti letto e popolazione valori altissimi e, a volte, maggiori dei comuni a forte connotazione turistica che, al contempo, presentano una consistenza demografica maggiore. Per ottenere un'ulteriore conferma di quanto detto, si può ricorrere anche all'indice di Florence, che analizza la specializzazione dei singoli comuni in rapporto al contesto regionale e si ottiene confrontando il rapporto tra i posti letto e la popolazione di un comune con il rapporto tra i posti letto e la popolazione della regione. In Abruzzo circa l'80% dei comuni presenta un indice di Florence minore o uguale a 1 e quindi non risulta specializzato dal punto di vista turistico . Il restante 20% mostra un'evidente specializzazione e si distribuisce prevalentemente nelle stesse aree caratterizzate da un alto indice di funzione turistica strutturale. (Pubblicazione monografica (2014)“Il turismo in Abruzzo “ CRESA - L'Aquila – pagg. 54-56)

L’evoluzione del B&B nel Vastese - Immagine 4

Fig.3.3 a Indice di funzione turistica strutturale nei comuni abruzzesi anno 2011
Fonte: elaborazione CRESA su dati ISTAT

L’evoluzione del B&B nel Vastese - Immagine 5

Fig.3.3 b Indice di Flotrence per i posti letto totali nei comuni abruzzesi anno 2011
Fonte: elaborazione CRESA su dati ISTAT