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Il turismo extralberghiero come nuova opportunità di sviluppo

di Megan Castelnuovo

Università della Valle d’Aosta
Dipartimento di Scienze Umane e Sociali
Corso di Laurea in Lingue e Comunicazione per l’impresa e il turismo
Relatore: Prof.ssa Cristina Scarpocchi
Anno Accademico: 2016/2017

1.2.1 - Classificazione delle diverse strutture ricettive

Di seguito una classificazione delle strutture ricettive divise per categorie:

Strutture ricettive alberghiere

  • Alberghi e Hotel
  • Motel

Alcune strutture ricettive extralberghiere

  • Case per ferie
  • Ostelli per la gioventù
  • Rifugi alpini
  • Residence o RTA
  • Agriturismi
  • Affittacamere
  • Appartamenti ad uso turistico
  • Bed & Breakfast

Strutture ricettive alberghiere

1. Gli alberghi

“Si definiscono alberghi tutti gli esercizi ricettivi aperti al pubblico, a gestione unitaria, che forniscono alloggio, eventualmente vitto ed altri servizi accessori, in camere ubicate in uno o più stabili o in parti di stabili” (Castoldi, 2005).

Le strutture alberghiere sono quindi edifici adatti ad ospitare una domanda turistica sviluppatasi su un determinato territorio.

Queste strutture ricettive sono nate con la nascita del turismo, intorno agli anni ‘20, in concomitanza con il fenomeno del Grand Tour (un lungo viaggio effettuato nell'Europa continentale dai ricchi giovani aristocratici europei destinato a perfezionare il loro sapere con partenza e arrivo in una medesima città), e hanno iniziato a svilupparsi quelle che noi conosciamo come oggi come strutture alberghiere.

Secondo la Legge Quadro sul Turismo del 17 maggio 1983 n. 217 , per essere considerati alberghi devono avere:

  • capacità ricettiva di almeno sette stanze,
  • non meno di un servizio igienico ogni dieci posti letto,
  • un lavabo con acqua corrente calda e fredda in ogni camera,
  • almeno un locale a uso comune,
  • impianti tecnologici,
  • addetti adeguati e qualificati al funzionamento della struttura.

Un albergo di qualsiasi dimensione non può operare senza essere organizzato, almeno per alcuni aspetti dell’attività, con altri operatori; in questo contesto si parla di:

  • centri di servizi, nonché tutte quelle imprese specializzate che forniscono agli alberghi servizi di varia natura (come per esempio il servizio di lavanderia o di pulizia);
  • centri di prenotazioni/centri booking, in grado di gestire le prenotazioni soprattutto in via telematica; questo termine “booking” viene usato da tutte le organizzazioni turistiche come agenzie di viaggio, compagnie aeree e marittime, alberghi e autotrasporto turistico per indicare una prenotazione, un’iscrizione o una registrazione;
  • catene alberghiere, cioè gruppi di hotel sotto lo stesso nome che forniscono in modo coordinato e uniforme il loro servizio; sono catene di hotel aventi lo stesso nome e marchio, che offrono gli stessi tipi di servizi ovunque essi si trovino e mantengono un aspetto esterno e interno uguale per tutti;
  • franchising, attraverso il quale l’albergatore può ottenere il diritto di commercializzare i suoi prodotti o servizi usando il nome o il marchio di un'altra azienda, usufruendo della sua pubblicità e della sua catena per le prenotazioni.

Il cliente è dunque coinvolto nel prodotto dell’albergo in maniera quotidiana, in quanto sfrutta molto tempo all’interno della struttura e ne usufruisce di tutti i servizi come dormire, consumare i pasti e organizzare incontri sfruttando le aree comuni; e per questo motivo la scelta dell’acquirente di soggiornare presso la struttura è un forte grado di coinvolgimento.

La classificazione delle aziende alberghiere fornisce al pubblico indicazioni di massima del livello di comfort, della varietà e qualità dei servizi nonché del contesto ambientale che ciascuna struttura è in grado di offrire, attraverso l’attribuzione di categorie a stelle, espresse da un numero variabile crescente da 1 a 5, più una categoria lusso. Le strutture ricettive alberghiere dunque sono classificate in base ai requisiti minimi posseduti e gli alberghi che sono contrassegnati da cinque stelle possono assumere la denominazione aggiuntiva "lusso" quando sono in possesso degli standard tipici degli esercizi di classe internazionale.

2. I motel

Il termine motel deriva dall’unione delle parole motor e hotel. Queste strutture sono alberghi particolarmente attrezzati per la sosta e per l’assistenza delle autovetture o delle imbarcazioni, che assicurano alle stesse servizi di riparazione e di rifornimento di carburanti. I motel, chiamati anche autostelli, sono strutture che offrono servizi tipici degli alberghi; nati intorno al 1920 negli Stati Uniti d’America, sono situati in genere lungo l’autostrada o su grandi vie di comunicazione stradale, dunque frequentati specialmente da automobilisti e camionisti. Gli autostelli sono dotati di un ampio parcheggio che permette di accogliere autotreni o pullman e spesso si possono trovare a fianco di stazioni di servizio con notevoli dimensioni in modo da fornire auto ricambi e carburanti.

In Italia queste strutture vengono comparate agli hotels di seconda categoria mentre negli USA possono assumere anche una categoria più alta, questo perché in Italia hanno una scarsa diffusione, a causa della poca lontananza fra i centri abitati; la situazione però risulta molto diversa nel paese in cui sono nate queste strutture in cui sono molto sviluppate a causa delle considerevoli distanze fra i centri abitati.

Strutture ricettive extralberghiere

1. Le case per ferie

Le case per ferie sono gli immobili arredati gestiti in forma imprenditoriale per l’affitto ai turisti, senza offerta di servizi, nel corso di una o più stagioni, con contratti aventi validità non superiore a tre mesi consecutivi.

Queste strutture sono strutture ricettive gestite da enti pubblici o privati, attrezzate per il soggiorno temporaneo di dipendenti, familiari, gruppi o singoli ai fini turistici. (Riferimenti legislativi: Legge regionale n. 75 del 28 Aprile 1995, "Disciplina delle strutture turistiche extralberghiere")

Le strutture che rientrano in questa tipologia devono possedere dei requisiti tecnici ed igienico-sanitari previsti in materia dalle norme di legge e dai regolamenti edilizi in vigore; devono essere inoltre assicurate di fornitura di energia elettrica, acqua calda e fredda e riscaldamento, la fornitura di biancheria da letto e da bagno a ogni cambio di ospiti e la pulizia dei locali.

2. Gli ostelli della gioventù

“Gli ostelli della gioventù sono strutture ricettive che forniscono servizi minimi attrezzate per il soggiorno e il pernottamento, per periodi limitati, dei giovani e dei loro accompagnatori, e gestite da enti o associazioni riconosciute.

Gli ostelli sono strutture simili ad un albergo ma con la particolarità che gli spazi come le stanze e i bagni vengono condivisi con altri ospiti; inoltre all’interno degli stessi è possibile trovare particolari strutture e attrezzature che consentono il soggiorno di gruppi, quali cucina o punti cottura per uso autonomo, o locali per il consumo dei pasti. La nascita del primo ostello fu in Germania nel 1909, dall’idea di Richard Schirrmann , per consentire anche ai giovani con condizioni economiche agiate di praticare il turismo. Schirrmann era un insegnante tedesco che organizzava spesso escursioni con i suoi studenti e, durante una gita, una tempesta improvvisa li costrinse a passare la notte in una scuola. Fu così che nacque l’idea di trasformare in confortevoli dormitori le aule scolastiche non utilizzate durante le vacanze estive e ospitare comitive di studenti. Da quel momento l’idea degli ostelli si diffuse rapidamente nel resto dell’Europa coprendo un’immensa estensione territoriale, tanto che nel corso degli anni ‘30 oltre duemila ostelli della gioventù erano presenti sul territorio tedesco.

In seguito a una conferenza internazionale nel 1932, nasce la Federazione Internazionale degli Ostelli per la Gioventù, creata con l'intenzione di coordinare tutte le strutture che offrivano ai giovani posti letto a prezzi economici. Da quel momento in avanti gli ostelli si sono diffusi in Europa e nel mondo e adesso, ovunque si è, è possibile che ci sia un ostello. Con il passare del tempo il concetto di ostello ha iniziato a subire delle variazioni ed evoluzioni, adattandosi sempre di più alle esigenze del mercato; adesso gli ostelli sono frequentati da visitatori di ogni età, particolarmente giovani turisti, garantiscono prezzi abbordabili e offrono servizi di buona qualità in un’atmosfera unica e molto diversa da quella dei normali hotel. Gli ostelli si differenziano dalle altre strutture ricettive per la presenza di dormitori, nonché stanze che possono variare dai 4 a 20 e più letti, per sole donne, soli uomini o misti e solitamente attrezzate con letti a castello e spazi come le docce, la cucina e il salotto vengono condivisi. Questa struttura ricettiva garantisce il vantaggio di avere dei prezzi bassi per ogni ospite, dunque hanno accesso tutti i tipi di turisti e un viaggiatore in particolare, giovane, che viaggia per lunghi periodi portando con sé il minimo indispensabile all’interno di grandi zaini. In inglese esiste un termine specifico che definisce questo turista, il “backpacker”, tradotto come persona con lo zaino sulle spalle; sono viaggiatori che si spostano muovendosi con i mezzi pubblici o in autostop, che tendono a viaggiare con pochi soldi e con particolare attenzione ai costi.

Gli ostelli della gioventù per fortuna non hanno subito variazioni sulla loro caratteristica dominante, l’atmosfera, che rimane tutt’oggi un’atmosfera festosa, un crocevia per i giovani di ogni nazionalità e generazioni diverse, che condividono non solo la stanza ma tutti gli spazi della struttura e magari, stabiliscono nuove relazioni interpersonali e conoscono nuovi amici.

3. I rifugi alpini

“Sono rifugi alpini le strutture custodite, idonee ad offrire ricovero e ristoro in zone montane di alta quota ed eventualmente utilizzate quali base logistica per operazioni di soccorso alpino, irraggiungibili mediante strade aperte al traffico ordinario o mediante impianti di risalita in servizio pubblico, ad eccezione degli impianti scioviari. Sono rifugi escursionistici le strutture idonee ad offrire ospitalità e ristoro in località isolate di zone montane, servite da strade aperte al traffico ordinario o da impianti di risalita in servizio pubblico.”

Un rifugio alpino, chiamato anche rifugio di montagna, è una struttura ricettiva ubicata nelle località montane, di solito lontano dai centri abitati, destinato a ospitare gli alpinisti e gli escursionisti che frequentano la montagna. Dispone di servizi alberghieri di base: bagni, cucina, stanze da letto (dormitori e stanze private) e sala da pranzo. Queste strutture sono nate per aiutare i viandanti che attraversavano le Alpi e avevano bisogno di trascorrere la notte in un luogo chiuso che gli permettesse di rifugiarsi in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli.

L’origine della parola “rifugio” in montagna risale al 1785, quando venne costruita la Capanna Vincent sul versante meridionale del Monte Rosa, un punto di appoggio per lo sfruttamento delle miniere d’oro che si trovavano a due passi e in seguito, nel 1851, nacque Punta Indren, nel comune di Alagna Valsesia, un rifugio adibito principalmente ad osservazioni scientifiche. Oggi, grazie allo sviluppo e all’evoluzione della tecnica e a tutte le esigenze degli amanti della montagna, i rifugi si stanno indirizzando sempre più verso veri e propri piccoli alberghi, che offrono tutti i servizi di un hotel ma che si trovano sulla montagna. Anche il rapporto che viene instaurato con il gestore di queste strutture, recentemente ha subito variazioni, ed è diventato più professionale, come grande punto di riferimento.

4. I residence - RTA

“L’art. 9, comma 5 d.lgs. 79/2011 ha definito le RTA quali “Residenze Turistico Alberghiere, o alberghi residenziali” gli “esercizi ricettivi aperti al pubblico, a gestione unitaria, ubicate in uno o più stabili o parti di stabili, che offrono alloggio e servizi accessori in unità abitative arredate, costituite da uno o più locali, dotate di servizio autonomo di cucina”.

Il termine residence che viene comunemente utilizzato per indicare le strutture ricettive di questo tipo, va a sostituire il termine previsto dalla legge: RTA Residenze Turistico Alberghiere. Gli RTA sono dunque attività ricettive che forniscono alloggio e servizi accessori come la pulizia, il cambio della biancheria e il servizio di manutenzione, in unità abitative arredate costituite da uno o più locali, dotati di cucina ad utilizzo autonomo. Questo tipo di strutture è molto diffuso in Italia, non solo nelle località turistiche di grande interesse ma anche nelle città, in cui vengono ospitati in queste case persone per motivi di lavoro, studio o vacanza che sono alla ricerca di un alloggio temporaneo. Chi soggiorna in un residence è alla ricerca dell’indipendenza e vuole un’abitazione con tutti i comfort ed i servizi di una struttura alberghiera; chi sceglie un residence in città è per motivi di lavoro o di studio, mentre nelle località turistiche gli ospiti sono spesso giovani, famiglie o gruppi che desiderano trascorrere un soggiorno rilassante e autonomo anche se principalmente le famiglie con bambini in vacanza scelgono le strutture residence, a poca distanza dalle aree attrezzate.

5. Gli agriturismi

L’agriturismo è una delle attività ricettive più innovative e di successo degli ultimi anni; si tratta di una struttura ricettiva gestita da imprenditori agricoli che offrono servizi di alloggio ai turisti all’interno di fabbricati rurali. Il soggiorno all’interno di queste strutture consente il contatto con la natura e spesso viene offerta la possibilità di partecipare a lavori nei campi o in fattoria e di conoscere la realtà di chi vive lontano dai centri urbani.

Come riportato dalla Legge: “Un agriturismo è l'attività di un imprenditore agricolo che, nei propri fondi, offre ai turisti vitto e alloggio, utilizzando prodotti propri e organizzando talvolta attività ricreative o culturali. E' un imprenditore agricolo "colui che esercita un'attività diretta alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, all'allevamento del bestiame e alle attività connesse.”

All’interno degli agriturismi vengono svolte attività e servizi complementari come per esempio ospitalità in alloggi oppure in spazi aperti per i campeggiatori, la somministrazione di pasti e bevande costituite prevalentemente da prodotti propri o di aziende agricole della zona, organizzazione di degustazioni di prodotti aziendali o di attività ricreative, culturali, didattiche o escursionistiche con lo scopo di valorizzare il territorio o il patrimonio rurale. L’offerta di agriturismi è in costante crescita, se prima si concentrava solo in piccole aziende agricole in zone di collina o montagna, adesso interessa anche grandi aziende e le zone della pianura; l'importanza dell'agriturismo nelle aree montane è visto come integratore dei redditi aziendali e come strumento per creare condizioni di vita migliori. Questo tipo di struttura è stato concepito inizialmente come forma di accoglienza molto semplice, organizzata da agricoltori che hanno ridimensionato le loro fattorie, e con l’evoluzione dell’agriturismo nasce anche l’esigenza di offrire servizi adeguati al turismo moderno. Si sono diffusi di conseguenza fattorie didattiche, che ospitano scolaresche per far conoscere la vita in fattoria, dall’allevamento alla riproduzione di animali e dallo studio del raccolto alla trasformazione dei prodotti tipici.

6. Gli affittacamere

Sono affittacamere per definizione di legge “le strutture ricettive nelle quali sono forniti alloggio e, eventualmente, servizi complementari, con una capacità ricettiva complessiva non superiore a dodici posti letto e composte da non più di sei camere destinate ai clienti.”

Gli affittacamere sono dunque strutture che concedono in locazione camere ammobiliate a terzi e che garantiscono servizi di base e complementari; le stanze devono essere ubicate nello stesso stabile e la somministrazione di alimenti e bevande è strettamente rivolta solo alle persone alloggiate. Le regioni integrano la disciplina nazionale in materia, prevedendo altri requisiti e descrivendo i requisiti minimi per ’esercizio dell’attività e nel prezzo della locazione della stanza l’affittacamere deve assicurare la pulizia dei locali, la fornitura di energia elettrica, acqua corrente calda e fredda e riscaldamento e la sostituzione della biancheria ad ogni cambio di cliente. Questo tipo di struttura, inoltre, oltre al servizio di alloggio e di prima colazione, può offrire il servizio di ristorazione, qualora sia svolta da un titolare di una struttura complementare.

7. Gli appartamenti ad uso turistico

Gli appartamenti ad uso turistico, più comunemente conosciuti come Affitti Turistici, sono case gestite in forma non imprenditoriale dai privati offerti ai visitatori per pochi giorni. Le locazioni turistiche, dunque, ai sensi dell’articolo 12, comma 5, del Codice del Turismo, vengono definite come “strutture case o appartamenti, arredati e dotati di servizi igienici e di cucina autonomi, per il soggiorno a fini turistici di persone o gruppi e gestite, al di fuori dei normali canali commerciali, da enti pubblici, associazioni o enti religiosi operanti senza fine di lucro per il conseguimento di finalità sociali, culturali, assistenziali, religiose, o sportive, nonché da enti o aziende per il soggiorno dei propri dipendenti e loro familiari senza la prestazione di alcun servizio di tipo alberghiero” . 18 Questa tipologia ricettiva prende la denominazione di Short Lets di cui la diffusione, le potenzialità e la richiesta è in continua crescita. Un esempio pratico è la grande espansione delle seconde case nei luoghi di villeggiatura o gli appartamenti tenuti sfitti nelle grandi città, che messe a disposizione di turisti possono creare un beneficio per i proprietari. Le case per ferie non prevedono normative specifiche se non le Leggi Regionali e, a differenza dei normali contratti di locazione, i contratti di tipo turistico prevedono la stipula tra le parti soltanto nel caso in cui la locazione abbia durata superiore ai 30 giorni. In questo caso, il contratto deve essere obbligatoriamente in forma scritta e deve avvenire la registrazione dei clienti che soggiornano. Il tipo di contratto è un contratto libero, in cui l’unico vincolo riguarda la modalità di pagamento, che deve avvenire mediante mezzi di pagamento tracciabili.

L’affitto di una casa per uso turistico si differenzia da altri tipi di attività ricettiva, per la sola ed esclusiva locazione di un appartamento senza l’offerta di alcun servizio aggiuntivo, come ad esempio pulizia giornaliera, cambio di biancheria, servizi di ristorazione, colazione ecc. Nel caso in cui vengano offerti anche questi servizi, si parla di un’attività di tipo alberghiero, che però può essere esercitata solamente in via imprenditoriale a differenza delle locazioni turistiche in cui presentano il vantaggio di poter essere utilizzare anche in forma non imprenditoriale ed effettuata saltuariamente e per brevi periodi. Sono molti i vantaggi che può avere un affitto turistico, così che negli ultimi anni, soprattutto in Italia, se ne è registrato un consistente aumento, grazie anche ai vari siti internet che mettono in contatto potenziali ospiti con i locatori. Il più famoso sito internet di affitti brevi è Airbnb.

“La ragione principale per cui si sceglie di viaggiare con Airbnb è perché vogliono vivere come le persone del luogo. Non vogliono essere i turisti bloccati nelle lunghe file, lottando con la folla per vedere la stessa cosa come tanti altri” ha dichiarato Brian Chesky, cofondatore di Airbnb e CEO. “I nostri host offrono molto di più rispetto ad un’ospitalità generica – accolgono i viaggiatori di tutto il mondo nella loro comunità. Oggi, ha inizio un viaggio eccitante per aiutare le persone a non andare semplicemente in un posto, ma a viverlo davvero”. Gli ospiti dunque sono invitati a scoprire la città, i quartieri e a soggiornare vicino ai luoghi che ci interessano di più in modo da sfruttare non solo l’appartamento affittato, ma anche la località scelta, sia in un centro abitato piuttosto che in una zona tranquilla. Gli appartamenti hanno intercettato una parte della nuova domanda turistica che è recentemente evoluta e aumentata, dando vita ad una risposta efficace che ha saputo rispondere alle esigenze espresse e entrando nel mercato dell’ospitalità. Oggi l’affitto breve in appartamento sta assumendo caratteristiche simili ai soggiorni all’interno degli alberghi, sia in termini di soggiorno turistico, business ma anche di studio o sanitario, sia in termini di volumi in quanto la domanda e l’offerta di appartamenti in affitto breve risulta avere delle dimensioni confrontabili con i soggiorni in strutture alberghiere. Il soggiorno in un appartamento è un'opzione interessante anche per le durate più lunghe, per il soggiorno di gruppo di familiari o di amici, per i soggetti che non sono interessati ai servizi che vengono offerti in una struttura alberghiera e sono più attratti dalla località in cui si trovano. Questa ultima categoria di turisti è in costante aumento ed è correlata all’accessibilità ai trasporti che spinge molto i flussi turistici verso nuovi segmenti di utenza.

Per quanto riguarda il futuro ci sono prospettive positive in quanto vengono riscontrate crescite sia per gli hotel che per gli appartamenti ad uso turistico; sicuramente gli hotel devono puntare di più sul differenziarsi dai nuovi e moderni appartamenti, che a loro volta devono far gradire al cliente il più possibile l’alloggio non potendo offrire i servizi completi degli hotel.

Aprire la propria casa agli ospiti è infatti la caratteristica primaria di questa tipologia di pernottamento che ne conserva immutate nel tempo le peculiarità di semplicità, comfort ed economia. Come in origine, chi si rivolge alla ricettività extralberghiera ricerca, in linea di massima, la semplicità e la convenienza che ad oggi non è più un problema trovare.

8. I Bed & Breakfast

La formula Bed & Breakfast nasce da antiche origini, quando i viaggiatori erano soliti riposare e trovare alloggio per la notte in dimore casuali. Il viandante che viaggiava agli inizi degli anni novanta infatti chiedeva ospitalità in case private o casolari in cui riusciva a trovare una sistemazione semplice, confortevole ed economica. Oggi, naturalmente la situazione è cambiata e chi viaggia lo fa per piacere o lavoro ed ha a disposizione molti mezzi di trasporto moderni e strutture ricettive di ogni genere. Il consumatore in questo caso ha la facoltà di scegliere e programmare in ogni minimo dettaglio il viaggio che andrà ad affrontare.

La struttura ricettiva Bed & Breakfast, letteralmente “letto e prima colazione”, conosciutissima in Europa, è in costante trasformazione ed espansione anche in Italia, come testimoniano le numerose ricerche sul tema. Nel nostro paese esiste una legge quadro nazionale in materia: Legge 29 marzo 2001, n. 135 – “Riforma della legislazione nazionale del turismo”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 20 aprile 2001 ed esistono le normative regionali di emanazione recente. Queste 20 strutture possono essere descritte come “strutture ricettive gestite da privati che mettono a disposizione del turista una o più camere presso abitazioni private; vengono forniti servizi di pernottamento con relativa pulizia della camera, l’utilizzo del bagno, la piccola colazione ed eventualmente altri servizi di arricchimento non inclusi, in genere il soggiorno non si protrae per più di 2- 3 giorni.” In altre parole, si parla di una piccola struttura ricettiva all’interno di una casa privata, in cui i proprietari mettono a disposizione dei clienti alcune stanze della struttura abitativa, dando la sensazione di sentirsi a casa. Sono inoltre forniti agli ospiti servizi plus e il gestore solitamente fornisce informazioni sul territorio, sulle attività da svolgere nella località, sui luoghi da visitare o sui ristoranti dove poter assaggiare i piatti tipici della zona. La particolarità principale di questo tipo di ricettività sta proprio nel rapporto fra cliente e proprietario che si genera con la convivenza durante il soggiorno.

Come già sottolineato, il Bed & Breakfast è regolato da norme regionali, ognuna delle quali ha il compito di determinare una normativa, e quindi le regole, relative al settore extralberghiero del territorio.

Con la diffusione di queste formule ricettive hanno iniziato a crearsi ausili nei confronti di chi opera nel settore: nel 1999 nasce ANBBA - Associazione Nazionale dei Bed and Breakfast e degli Affittacamere, un’associazione nazionale che rappresenta i gestori di Bed and Breakfast, Affittacamere, Case per ferie e Appartamenti ad uso turistico. Questo ente è nato con l'obiettivo di migliorare la professionalità degli operatori dell'accoglienza e si propone di sostenere la diversificazione dell'offerta turistica, con lo scopo di ridistribuire sul territorio la ricchezza anche in termini di cultura derivante dalle attività turistiche. L’associazione ANBBA opera senza fini di lucro e fornisce 21 informazioni e orientamenti sia per chi usufruisce che per chi gestisce un’attività extralberghiera. Un'altro ente nato pochi anni dopo, nel 2003, è l’associazione ALBAA - Associazione Laziale dei Bed and Breakfast Affittacamere e Affini. Questa associazione rappresenta i gestori delle strutture ricettive extralberghiere e di alloggi turistici della regione Lazio e agisce come vero e proprio sindacato degli iscritti che testimonia la crescita e lo sviluppo storico.

Il Bed and Breakfast dunque è un'attività recente per l'Italia che sta aprendo nuovi orizzonti e creando nuove opportunità di soggiorno e di lavoro.

8.1. L’operatore del Bed & Breakfast

Come per le origini, chi gestisce oggi un Bed and Breakfast o una attività extralberghiera deve essere mentalmente aperto, ospitale e cordiale nei confronti del “viandante”, oggi ormai cliente. Il moderno operatore di un B&B, che generalmente è il proprietario della casa, deve mostrare un atteggiamento ed un coinvolgimento differente dal semplice receptionist di un hotel o dal fornitore di una stanza per dormire ai turisti: questo tipo di operatore accoglie i clienti al momento dell’arrivo e li accompagna nella stanza, fornisce loro informazioni generali sul territorio, in particolare sulle attrazioni e sui servizi che possono essere offerti, deve rendersi disponibile per qualsiasi necessità o desiderio del cliente e solitamente condivide con l’ospite anche interessi e hobby, talvolta fino a trasformare il cliente in frequentatore della struttura. La disponibilità e il calore nei confronti del cliente devono comunque sempre essere accompagnati alla gentilezza, alla discrezione e al rispetto della libertà di chi soggiorna. Chi svolge questa attività attraversa un’esperienza di arricchimento personale, in quanto essa offre la possibilità di sfruttare le proprie conoscenze acquisite attraverso un percorso formativo o acquisite prima di intraprendere l’attività, di conoscere persone diverse con culture differenti e di immergersi nel mondo del turismo con tutte le sue sfaccettature mentre l’ospite approfondisce la conoscenza del territorio in cui soggiorna ma soprattutto può sentirsi a suo agio come se fosse a casa sua, elemento che spesso è assente in altri tipi di strutture. Gestire un Bed & Breakfast può diventare un vero e proprio stile di vita, un interscambio culturale tra chi fornisce questo tipo di servizio e chi invece si rivolge a questa nuova formula ricettiva entrando in diretto contatto con gli usi, le tradizioni, le abitudini e la cultura del Bed & Breakfast. Esiste un legame di fiducia che deve esserci tra proprietario e gestore della stanza, il proprietario affida al cliente le chiavi di casa perché si fida e di conseguenza bisogna entrare nel mercato dando prova di affidabilità, correttezza e professionalità.

Un elemento che è emerso con maggiore evidenza è l’attenzione che i proprietari della struttura hanno nei confronti del livello di servizio, inteso come assistenza e accoglienza dell’ospite. Esso è un elemento essenziale in queste attività che inizialmente è troppo o spesso legato solo al tipo di immobile mentre ora, è il turista che va alla ricerca dell’ospitalità e trae vantaggio dalla cordialità e dall’attenzione dei particolari e il mercato di conseguenza gratifica gli operatori che rendono questa esperienza unica, memorabile, e che mettono l'ospite al centro della propria attenzione. In occasione del Bed & Breakfast Day è stato realizzato da www.bed-and-breakfast.it un sondaggio in cui vengono evidenziate le caratteristiche principali dei gestori dei Bed & Breakfast. Dall’indagine è emerso che il 46% dei gestori ha un'età compresa tra i 31 e i 45 anni, circa il 37% rientra invece nella fascia d'età che va dai 46 ai 65 anni. Gli under 30 invece rappresentano il 14% e gli over 65 poco più del 3%. Da questi dati si può evidenziare quindi un picco nella fascia intorno ai quaranta anni. Da un sondaggio precedente invece è emerso che a gestire il B&B è generalmente la donna con un 57,7%, mentre il restante 42,3% è gestito da uomini. Questa differenza viene spiegata dal ruolo storico che la donna ha svolto tra le mura domestiche, considerando però che il ruolo dell'uomo nella gestione dei Bed & Breakfast sta crescendo e in futuro tenderà ad eguagliarsi. Se si guarda il grado di istruzione