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Il fenomeno del Bed & Breakfast nel territorio di Nardò

di Paola Bollino
Università del Salento
Facoltà di Scienze della Formazione, Scienze Politiche e Sociali
Corso di Laurea Triennale in Sociologia
Tesi di Laurea in Comunicazione e marketing del territorio
Anno Accademico:
2012/2013
Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Sarah Siciliano
Laureanda
: Paola Bollino

2.3 - Le strategie di competitività del territorio

È opportuno che il territorio e le varie attività (come anche le strutture ricettive di B&B) affinchè siano attrattive debbano adottare strategie di competitività sì da permettere di concorrere nel miglior modo possibile.
Il marketing è inteso come un metodo per intervenire sulle condizioni materiali e immateriali che determinano la capacità del territorio di attrarre determinate categorie di soggetti meglio di quanto riescano a fare ambiti geografici concorrenti. Il confronto con altre aree geografiche condiziona oggi molto più che in passato, la percezione della qualità di un territorio, le politiche di sviluppo, le sue opportunità di successo o i rischi di declino economico e sociale. Un territorio compete per realizzare due obiettivi essenziali: a) creare, attrarre e mantenere al suo interno i fattori rilevanti per il suo sviluppo sostenibile; b) garantire a tali fattori le migliori condizioni di contesto per il loro sviluppo e l'esplicitazione del loro potenziale positivo sul processo evolutivo del territorio stesso. La competizione si attiva relativamente a quei fattori rilevanti per lo sviluppo sostenibile la cui domanda da parte delle diverse aree geografiche è maggiore dell'offerta. Questi fattori sono: le attività produttive; le grandi iniziative internazionali (con le risorse, finanziarie e non, per la loro realizzazione); la conoscenza; la domanda di beni e servizi acquisiti e consumati nel territorio. A ciascuna di queste categorie di fattori corrispondono soggetti facilmente identificabili: imprese, investitori, organismi istituzionali internazionali, organizzazioni private, persone, turisti. Questi soggetti sono in vario modo portatori di quelle risorse che il territorio è interessato ad attrarre e mantenere al suo interno. Le determinanti dell'attrattività di un territorio oltre a dover essere considerate in chiave soggettiva, hanno natura dinamica: evolvono nel tempo, per cause intrinseche agli stessi fattori o legate ai comportamenti dei soggetti presenti nel territorio che in diverso modo interagiscono con essi. Le determinanti di attrattività si articolano in quattro insiemi: le caratteristiche fisiche che comprendono la collocazione geografica, la morfologia del territorio, le condizioni climatiche e ambientali in genere; il capitale materiale che può essere articolato in tre grandi insiemi quali le infrastrutture sociali ed economiche, l'offerta locale degli input produttivi (disponibilità e costi) con particolare riferimento a quelli di rilievo strategico per il soggetto target, il sistema imprenditoriale locale; il capitale immateriale che può essere distinto in capitale sociale (inteso come insieme di relazioni interne ed esterne e fiducia condivisa), competenze diffuse, vocazione e immagine consolidata; le politiche che comprendono l'apparato normativo e le modalità di gestione dei beni pubblici e dei relativi servizi, nonchè di quelle componenti del capitale materiale e immateriale che hanno natura pubblica. In riferimento alle determinanti dell'attrattività di un territorio è stata eleborata la Tabella SWOT, uno strumento usato per valutare i punti di forza (Strengths), debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) di un territorio (in questo caso quello di Nardò).
Come si può notare dalla tabella sotto, sono molteplici i punti di forza del territorio di Nardò, molti dei quali però, non adeguatamente valorizzati, in quanto si trasformano anche in elementi di debolezza. Si pensi al territorio stesso che offre un paesaggio marino e storico mozzafiato, ma le politiche amministrative spesso mancano in manutenzione e servizi in grado di attirare turisti, nonostante le bellezze intrinseche del posto, che da sole non bastano. Molteplici sono inoltre le opportunità da tenere presenti perchè è possibile ed auspicabile rilanciare il territorio di Nardò, più di quanto non si stia già facendo.

FORZA

- territorio stesso : marine con una lunghezza di costa pari a 22 km, centro storico (palazzo e villa comunali, altri edifici e belle chiese in stile barocco leccese) masserie, immense distese di ulivi anche secolari, aree protette (Porto Selvaggio, Palude del Capitano)
- clima
- accoglienza, disponibilità e gentilezza della popolazione
- bontà di prodotti tipici - enogastronomia : vino, olio extravergine di oliva, latticini, orecchiette, milaffanti (pastina fatta con la semola di grano duro, le uova e lavorata a mano fino a prendere la forma di piccoli grumi), friselle, taralli, pèttule spesso ripiene con acciughe (frittelle con pasta lievitata), pucce (focacce con olive), quaresimali (pasta frolla con mandorle tritate), scagliozzi, pitteddhe (pastelle con mostarda)
- numerosa presenza di strutture ricettive come i B&B
- sviluppo locale basato sulle risorse identitarie (tipo sagre che promuovono prodotti locali)
- vicinanza al capoluogo di provincia

DEBOLEZZA

- manutenzione del territorio (spiagge, costa, litorale, etc..) e soprattutto stradale
- decoro urbano
- servizi ricreativi e culturali (sono ancora troppo pochi)
- centro storico (offre la possibilità di: visitare belle e caratteristiche chiese, ma purtroppo non sempre aperte; passeggiare in vicoli e viottole, pur se privi di qualunque attività commerciale e ricreativa, tant'è che a mio avviso, come ad avviso della maggior parte della popolazione, risulta sterile la chiusura al traffico nel centro storico nel fine settimana)
- trasporti
- scarsa offerta lavorativa con conseguenti migrazioni e impoverimento di risorse umane
- eventi di attrazione
- scarsa presenza di strutture alberghiere specialmente sulla costa
- turismo prevalentemente stagionale

MINACCE

- scarso sfruttamento della costa
- erosione della costa a causa di non tempestivi interventi da parte degli attori locali
- scarso interesse e partecipazione degli attori locali alla valorizzazione di alcune aree
- assenza di sanità pubblica (nell'anno 2012 è stato ufficialmente chiuso l'Ospedale Giuseppe Sambiasi di Nardò anche se permangono ambulatori e poliambulatori, ma su un territorio così vasto e popoloso come quello di Nardò questo non è sufficiente; la popolazione è indignata per l'atteggiamento dell'amministrazione locale, provinciale e regionale che non hanno fatto nulla per evitare la chiusura)
- poca serietà di alcuni commercianti nei confronti dei visitatori (approfittarsi di loro e chiedere prezzi più alti del normale) che comporta sempre in alcuni casi una pubblicità negativa che si ripercuote su tutto il territorio perchè poi il turista difficilmente torna

OPPORTUNITÀ

- turismo (con tutto ciò che comporta : il turista arreca vantaggi, sviluppo e ricchezza al territorio e se ha vissuto bene la vacanza ci ritorna)
- eventi di ogni tipo
- puntare sul ricco patrimonio artistico
- a livello immobiliare è necessario e arrecherebbe non poche opportunità il recupero dell'esistente piuttosto che la nuova costruzione
- spirito d'iniziativa dei commercianti (spesso collaborano per dar vita ad eventi che attirino gente anche solo dai paesi limitrofi)
- lo scarso sfruttamento della costa può anche essere un'opportunità perchè determinate tipologie di turisti potrebbero gradire una costa libera dall'accanimento di stabilimenti balneari, certamente più tipici sulle spiagge (vedi Gallipoli) ma presenti a Nardò più sulla costa che sulla spiaggia appunto
- tranquillità in certi periodi, gradita da alcune tipologie di turisti (luoghi prevalentemente riposanti anche se non mancano sporadici eventi culturali)
- incentivare il turismo soprattutto in particolari periodi dell'anno sarebbe una grossa opportunità per rilanciare Nardò

Fondamentali per raggiungere un vantaggio competitivo sono i fattori di non omologazione, poichè per un soggetto, sia esso un'organizzazione, un territorio, una persona, c'è la disponibilità di qualche elemento - materiale o immateriale - che lo rende diverso rispetto ai concorrenti, e per questo in grado di creare maggior valore per coloro che rappresentano la propria domanda. Gli elementi di differenziazione non sono rilevanti in quanto tali, ma nella misura in cui permettono di soddisfare meglio di altri le attese della domanda. Nonostante non sia facile acquisire fattori di differenziazione in modo tale da renderli elementi di concreto vantaggio rispetto agli altri territori, è comunque necessario cercare di sviluppare elementi di distinzione dell'offerta territoriale nell'ambito di: eccellenze rilevanti, paesaggio, comunità, storia. I fattori materiali e immateriali di livello eccellente e rilevanti per determinate categorie di domanda costituiscono per definizione elementi di unicità in grado da soli di qualificare l'offerta territoriale e garantire ad essa un posizionamento "forte". L'impatto di questi fattori nel mercato turistico è evidente. Anche i fattori di unicità intrinseci al territorio devono essere gestiti, sebbene non di rado si commette l'errore di non farlo, assumendo che il loro effetto positivo si esprima sempre e in modo automatico. Il potenziale di differenziazione del paesaggio è evidente, in particolare per il mercato turistico, considerando che esso incorpora spesso asset naturali o artistici oggettivamente "unici" e di grande valore. All'interno della comunità è possibile trovare competenze manifatturiere distintive che rappresentano un vantaggio competitivo per le imprese parte di tale comunità. Infine, dalla storia di un territorio e delle sue comunità è possibile trarre elementi, esperienze, attitudini, modelli evolutivi del contesto che, intrinsecamente distintivi e opportunamente riletti in chiave contemporanea, possono risultare potenzialmente utili per  lo sviluppo di nuove vocazioni o per il rafforzamento di quelle già in qualche modo evidenti, suggerendo, quindi, efficaci strategie competitive.