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Villa Adriana a km Zero. Itinerari di Gusto

Villa Adriana a km Zero. Itinerari di Gusto

«Fece costruire con eccezionale sfarzo una villa a Tivoli ove erano riprodotti con i loro nomi i luoghi più celebri delle province dell’impero, come il Liceo, l’Accademia, il Pritaneo, la città di Canopo, il Pecile e la valle di Tempe, (luogo favorito di Apollo e delle Muse); e per non tralasciare proprio nulla, vi aveva fatto raffigurare anche gli inferi». La Villa è Villa Adriana a Tivoli, uno dei complessi monumentali più visitati d'Italia e un bene iscritto nella Lista Unesco del Patrimonio dell'Umanità. 

Voluta dall'Imperatore Adriano la villa fu costruita tra il 118 e il 138 d.C e distribuita su un'area di almeno 120 ettari. Se non l'avete mai visitata potete approfittare di una bella iniziativa fino al 3 maggio. In collaborazione con Slow Food la Villa propone delle passeggiate che hanno come tema il cibo nell'antichità. Si tratta di un vero e proprio viaggio alla scoperta della cucina romana attraverso le passioni alimentari dell'Imperatore, un viaggio che si conclude con un percorso archeologico e gastronomico attraverso degustazioni di piatti preparati secondo le celebri ricette romane e a base di prodotti del territorio. Il titolo? Ad Libitum, Adriano a KM zero.

Per realizzare il grandioso complesso Adriano decise di trasferire la residenza da Roma capitale a Tivoli, in un territorio ricco di acque ai piedi dei Monti Tiburtini. Distante 28 chilometri da Roma la villa, impiantata su un edificio di proprietà della moglie dell'Imperatore Vibia Sabina, era raggiungibile sia dalla via Prenestina che dalla Via Tiburtina, oppure navigando lungo l'Aniene. L'immenso parco è ricco di specchi d'acqua e fontane grazie alla presenza di quattro degli antichi acquedotti che servivano Roma. Nei suoi pressi tuttora esiste una sorgente di acqua sulfurea molto amata dall'imperatore, un tempo si chiamava “delle acque albule” oggi ha il nome di Bagni di Tivoli.

Le fonti relative all'Imperatore Adriano ci raccontano di un uomo sfaccettato e versatile, amante dell'architettura e dell'arte (un superbo ritratto è quello tracciato da Marguerite Yourcenar nel suo celebre Memorie di Adriano) e le caratteristiche architettoniche della villa dimostrano la sua competenza in materia oltre che la sua creatività e audacia. La stessa audacia costruttiva che possiede, a Roma, Castel Sant'Angelo voluto da Adriano, originariamente destinato a tomba e successivamengte trasformato in fortezza dello Stato Pontificio.

All'interno dello sterminato perimetro archeologico di Villa Adriana si susseguono edifici residenziali, terme, ninfei, padiglioni, giardini dalla distribuzione inusuale per le domus e le ville romane. Tutti gli edifici e gli spazi sono collegati tra loro, oltre che da percorsi di superificie, anche da una suggestiva rete sotterranea. Parte consistente del corredo decorativo di Villa Adriana si può ammirare nei musei e nelle collezioni italiane ed europee dal momento che, sistematicamente, il complesso è stato spoliato per impieghi di vario tipo. Uomo curioso e grande viaggiatore Adriano volle riprodurre all'interno della sua dimora luoghi e monumenti che lo avevano affascinato durante i suoi innumerevol viaggi. Tra i luoghi meglio conservati della vila ci sono l'accademia, lo stadio, il palazzo imperiale, la Sala dei filosofi, il Teatro greco e la Piazza d'oro, una maestosa struttura che aveva funzioni di “rappresentanza” e contemplava un vasto peristilio arricchito da finissimi stucchi. Lo splendido Teatro Marittimo è invece una sorta di isola con un colonnato ionico, circondata da un canale. Era proprio lì che l'Imperatore si rifugiava per pensare.

AD LIBITUM. DOMENICA IN VILLA CON GUSTO. ADRIANO A KM ZERO

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