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Ristorazione nei B&B? Il nuovo Codice Turismo introduce delle novità in materia di microricettività

ARTICOLO AGGIORNATO A QUESTO INDIRIZZO

enlightened B&B e Home restaurant, quando ricettività e gastronomia vanno a braccetto

[ AGGIORNAMENTO | ATTENZIONE - Il Codice del turismo, varato definitivamente con il decreto legislativo 79/2011, per promuovere il mercato del turismo e rafforzare la tutela del consumatore, avrebbe dovuto intervenire nella materia fissando punti di riferimento univoci al fine di un coordinamento tra Stato e Regioni, nell’ambito delle rispettive competenze. Inoltre avrebbe dovuto operare un riordino e una razionalizzazione complessiva delle disposizioni vigenti nella materia. La sentenza della Corte Costituzionale n. 80 del 2012, accogliendo i ricorsi presentati dalle Regioni sotto il profilo del mancato rispetto da parte del d.lgs. dei limiti della delega legislativa, ha sostanzialmente ridotto la portata normativa del codice, che è oggi ridotto alle sue parti inerenti il “diritto privato del turismo”, perdendo così definitivamente ogni carattere di sistematicità ed organicità. Continua ]


E' entrato in vigore il 21 giugno scorso il nuovo Codice Turismo, allegato al decreto Legislativo n° 79 del 23 maggio 2011, per promuovere il mercato turistico e rafforzare la tutela sia del consumatore che degli operatori del settore. Molte le novità introdotte dal nuovo Codice Turismo tra le quali quelle riguardanti cambiamenti in merito alla microricettività. Tra le novità di rilievo figura l'assegnazione della dignità d'impresa a tutti i soggetti che concorrono alla erogazione di servizi o produzione di beni nell'ambito turistico-ricettivo, dai B&B agli stabilimenti balneari. Un pieno riconoscimento al quale si aggiunge la facoltà delle imprese dedite all'ospitalità di somministrare alimenti e bevande anche a persone non alloggiate nella struttura. In realtà il capitolo “somministrazione di bevande e alimenti” ha creato non poca confusione in special modo per i B&B, che finora sono stati impossibilitati a fornire un servizio di ristorazione anche solo per i propri ospiti, limitandosi alla colazione con prodotti confezionati. Nel nuovo decreto viene introdotta la nuova figura del B&B “a carattere imprenditoriale”, distinto da quello a carattere familiare. I B&B gestiti in maniera imprenditoriale vengono inclusi all'interno delle attività ricettive paralberghiere (al pari di Hotel, motel, villaggi-albergo, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi, residenze d'epoca alberghiere, residenze della salute-beauty farm). Per attività ricettiva si intende l'attività diretta alla produzione di servizi per l'ospitalità esercitata nelle strutture ricettive (che, ripetiamo, finora erano solo alberghi e affini mentre i B&B rientravano all'interno della categoria di microricettività senza obbligo di iscrizione al registro delle imprese o di partita IVA). Nell'ambito dell'attività ricettiva rientra altresì, unitamente alla prestazione del servizio ricettivo, la somministrazione di alimenti e bevande alle persone alloggiate, ai loro ospiti ed a coloro sono ospiti nella struttura ricettiva in occasione di manifestazioni e convegni organizzati, nonché la fornitura di giornali, riviste, strumenti informatici, cartoline, francobolli attrezzature e strutture a carattere ricreativo. Nella licenza di esercizio di attività ricettiva è dunque ricompresa anche la licenza per la somministrazione di alimenti e bevande alle persone alloggiate nella struttura, a quelle non alloggiate nella struttura, nonché, nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa vigente, la licenza per le attività legate al benessere della persona o all'organizzazione congressuale. Quindi, secondo la nuova normativa, i B&B a carattere imprenditoriale potranno somministrare bevande e alimenti, in aggiunta al servizio di colazione, ai propri ospiti e a soggetti esterni. Si tratta di un vero balzo in avanti per quanto riguarda i B&B. Il colpo di zampa, dalle colazioni alla ristorazione, è da non sottovalutare e costituirà uno stimolo per tutti i gestori che vorranno avviare una attività di B&B a livello imprenditoriale, là dove ritengano che questo possa costituire un vero e proprio salto di qualità per la propria attività. Tra le altre novità introdotte dal codice del turismo c'è anche uno snellimento nelle procedure inerenti l'attività turistico-ricettiva e l’introduzione di standard qualitativi minimi cui gli operatori ricettivi dovranno uniformarsi. In sostanza, verrà introdotto il sistema di valutazione con le classiche “stelle” anche per agriturismi, bed and breakfast, campeggi e villaggi turistici, ai fini di una omogenea classificazione delle strutture turistiche. Consigliamo agli interessati che necessitino di qualsiasi approfondimento, chiarimento, delucidazione in merito alle specificità del nuovo Codice Turismo del Decreto Legge e delle varie forme di recepimento dello stesso da parte delle Regioni, di rivolgersi presso i competenti uffici comunali, provinciali, regionali. Invitiamo inoltre i nostri lettori a contribuire, attraverso i commenti, alla completezza delle informazioni fornite.

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