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A Padova apre il Giardino della Biodiversità

Nato nel 1545 quello di Padova è l'Orto Botanico più antico al mondo che si affaccia al futuro con l'apertura di una nuova e avveniristica ala.

Grazie all'intervento di ampliamento chi visiterà l'Orto Botanico di Padova avrà la possibilità di vedere altri 15.000 metri quadrati con oltre 1300 specie vegetali che si vanno ad aggiungere alle 6 mila già coltivate nell'orto che è anche Patrimonio dell'Umanità.

Come ha spiegato il rettore dell'Università di Padova, Giuseppe Zaccaria, il Giardino della biodiversità permetterà al visitatore di fare un affascinante e unico viaggio dalla aree tropicali alle zone aride passando per tutti i biotipi fino allo spazio illustrando le possibilità di vita in ambienti extraterrestri. Nato per coltivare le piante officinali e, per secoli, rimasto un modello per molti orti botanici in tutta Europa l'Orto patavino di oggi si rinnova a fa convivere la botanica ad un alto grado di tecnologia. E non solo, il vero record consiste nei tempi di realizzazione, tre anni da quando, nel 2010  si immaginava l'ampliamento il progetto del quale che venne affidato ad uno studio inglese e realizzato da uno studio italiano.

L'area di ampliamento dell'Orto ha le forme di una grande teca di vetro lunga 100 metri e alta da 15 a 18 metri che, idealmente, riprende una sezione del globo, dall'equatore ai poli. In cinque ambienti sono stati ricostruiti cinque ecosistemi da quelli caratterizzati da favorevoli condizioni di vita (abbondante umidità ed elevate temperature) sino a quelli dalle condizioni più estreme (freddo e scarsa umidità) dove la vita è quasi impossibile.

L'architettura è di forte impatto visivo: all'interno di un contesto storico fortemente caratterizzato il progetto rilegge le regole compositive cinquecentesche nel rispetto dell'antico Hortus Conclusus. L'insieme è un omaggio all'acqua, elemento che collega tutti gli ambienti. Dalla Lama d'acqua che separa l'orto antico da quello moderno fino alle cascate che dividono un ambiente dall'altro: l'acqua è la regina del giardino della biodiversità.

L'edificio è stato progettato per il recupero delle acque piovane garantendo al sistema l'autosufficienza idrica riducendo l'impatto ambientale grazie anche ai pannelli solari. Il Giardino ha un record anche per quanto riguarda l'ecosostenibilità e l'utilizzo delle nuove tecnologie costruttive della bioedilizia.

Gli altri due percorsi, oltre a La Pianta e l'ambiente sono La Pianta e L'Uomo e La Pianta nello Spazio. Il primo, tramite pannelli, exibit interattivi, filmati e reperti racconta il pianeta dal punto di vista delle forme di vita vegetali indagando il ruolo svolto nel rapporto con l'uomo. Partendo dalla considerazione che le piante sono organismi complessi dotati di venti modi diversi di percepire l'ambiente che li circonda e di interagire con esso, il Giardino indaga come l'intelligenza vegetale e l'intelligenza umana abbiano svolto un comune percorso di coevoluzione.

La Pianta nello spazio è un approfondimento futuro sui temi legati alle possibili condizioni di vita extra-terrestre e sugli effetti che l'inquinamento estremo, o lo stesso intervento dell'uomo, producono sulle specie vegetali. Simulazioni di viaggio, come quella di un equipaggio nello spazio, oppure di tipo insediativo, o ipotesi di una colonia su Marte, sono utilizzate per esemplificare queste riflessioni. All'esterno delle serre le aiuole sono dedicate a temi specifici e prevedono la coltivazione di specie compatibili con il clima locale, quali le piante alimurgiche, i giardini fioriti, le piante aromatiche. Il progetto è caratterizzato anche da modalità di fruizioni interattive e un alto livello di tecnologia ad uso del visitatore e da un luogo di aggregazione urbana, un "destination place", con attività anche di intrattenimento.

Per tutte le info sul Giardino della Biodiversità vai al sito: ORTO BOTANICO DI PADOVA GIARDINO DELLA BIODIVERSITA'

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