Dove vuoi andare?
Ospiti e camere
...
IT | Cambia lingua Preferiti Vicino a me Inserisci la tua struttura
Regioni Località turistiche Punti d'interesse Offerte Last Minute
B&B Day
primo weekend di marzo
Settimana del Baratto
terza settimana di novembre
BarattoBB
baratto tutto l'anno in B&B
BB25
25 Euro tutto l'anno
B&B Card
richiedila gratis
Come aprire un B&B Mondo B&B Blog Magazine Turismo Speciali Eventi Fiere Punti d'interesse Suggerisci un punto d'interesse Tesi universitarie sul B&B
(Guadagna 100 Euro)
Scopri i B&B migliori B&B Europa
FAQ e contatti Note legali, Cookie Policy, Privacy Area Riservata Gestori
Italiano English Français Deutsch Español
punti di interesse di Sciacca

Stufe di San Calogero

Il Monte San Calogero è alto 395,48 metri sul livello del mare, e si trova a 10 o 45 di longitudine est e a 37 o 24 di latitudine boreale. La sua formazione geologica si avvicina di più al periodo di transizione che al vulcano primitivo. La sua roccia è prevalentemente di calcare ferruginoso e non si riscontrano rocce e minerali d’origine vulcanica, poiché mancano pozzolane, trachiti, pomici e simili. I minerali predominanti sono lo spato calcare, la silice, l’allumina, la magnesia e l’ossido di ferro in abbondanza. In questo monte vi sono molte caverne. L’antro che suscita però maggiore attrazione è quello detto “Stufa di San Calogero”. La temperatura varia tra i 36 ei 42 centigradi secondo le stagioni e le ore. Al suo interno si possono osservare lavori di scalpello ed alcune lettere incise illeggibili che lasciano pensare ad un’origine greca e saracena. Si possono notare dei sedili e dei poggi dove venivano situati gli ammalati. Si vedono anche delle buche dove mettere il braccio o la gamba dell’ammalato per ricevere gli effetti desiderati. Nel 1880 il Consiglio Comunale di Sciacca incaricava il prof. Silvestro Zinno di stilare un’analisi dettagliata per accertare la composizione chimica delle acque. Se così fosse, il Comune avrebbe preso la decisione di fondare uno stabilimento termale adatto ai bisogni del paese. Dopo aver compiuto i suoi studi, il prof. Zinno, così concludeva: le affezioni artritiche, reumatiche, e simili, possono essere guarite dai vapori del famoso e sorprendente antro di San Calogero. Indicata per i reumatismi, è benefica anche in alcune nevrosi come: la corèa, nevralgie e sciatica, nonché le dermatosi accompagnate da intenso prurito. La durata delle sedute varia dai dieci ai venti minuti, secondo la tolleranza individuale. La Stufa di San Calogero può produrre risultati sorprendenti, può liberare l’organismo da qualche principio morbigeno o per scuotere il sistema nervoso. Un contributo alle guarigioni lo dà anche l’aria che si respira sul monte.