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punti di interesse di Trieste

Parco della Rimembranza

Il colle di San Giusto è il centro storico di Trieste. Già nel primo secolo vi si trovava una grande basilica civile romana il che lascia presumere che sulla riva del mare sottostante esistesse già allora un abitato abbastanza grande. Nei secoli XIV e XV fu eretta una fortezza sul colle e la città fu cinta con mura. Dato che la cinta muraria comprendeva solo un versante della collina ed un pezzo di riva ai suoi piedi, la Trieste medievale si identifica con il colle di San Giusto. Come riporta la maggior parte degli storici triestini, la chiesa di Santa Maria e quella dedicata al martire san Giusto vennero inglobate sotto uno stesso tetto dal vescovo Roberto Pedrazzani da Robecco tra gli anni 1302 e 1320, per provvedere la città di una cattedrale imponente. La prima notizia riguardante l'odierna cattedrale risale all'anno 1337, quando il campanile dell'ex chiesa di Santa Maria venne rivestito con uno spesso muro per poter sostenere il nuovo edificio. I lavori al campanile si conclusero nel 1343, ma quelli alla chiesa si protrassero praticamente fino alla fine del secolo. Dopo la definitiva dedizione della città all'Austria (1382), l'allora imperatore Leopoldo III nominò il primo vescovo tedesco di Trieste, Enrico de Wildenstein, che in data 27 novembre 1385 consacrò l'altare maggiore della cattedrale. Tra gli interventi urbanistici del Ventennio spicca certamente la sistemazione del parco della rimembranza sul colle di San Giusto. Venne iniziata con la creazione della larga Via Capitolina, una strada panoramica che sale dolcemente attorno al colle fino a raggiungere la cattedrale. Tutto il versante del colle tra questa strada ed il castello venne consacrato alla memoria dei "caduti in tutte le guerre" e disseminato da grezzi cippi di pietra carsica con i nomi di combattenti noti ed ignoti. In cima si erge il grande monumento, opera di Attilio Selva, dedicato ai volontari triestini caduti nella prima guerra mondiale. Dall'altra parte del colle il parco si conclude con un'alta fontana, simile ad un obelisco, che si erge sopra la lunghissima gradinata scendente verso piazza Goldoni. La gradinata è costituita da due ali di scale che abbracciano un parco rettangolare, fatto di piante multicolori disposte in modo da rappresentare lo stemma di Trieste, un'alabarda bianca su sfondo rosso, disegno che si vede molto chiaramente dalla piazza sottostante. La fontana che fu installata sulla sua sommità nel 1938 in occasione della visita di Mussolini, era originariamente illuminata da luci tricolori. Non era prevista infatti la creazione di un'opera che durasse nel tempo, dato che la si intendeva abbattere dopo la dipartita del Duce. Ma per fortuna così non fu e la snella fontana svetta tuttora sopra la gigante gradinata.