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punti di interesse di Napoli

Basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone

È una delle chiese basilicali di Napoli; è ubicata sulla collina di Pizzofalcone, nel centro storico della città, nel quartiere San Ferdinando. La chiesa venne fondata nel 1587 per volontà della nobildonna Costanza Doria del Carretto, che ne fece dono ai padri teatini e su progetto dell'architetto Francesco Grimaldi nel 1610 venne interamente ricostruita assumendo l'aspetto odierno. La chiesa fu disegnata a tre navate a croce latina iscritta in un rettangolo con cappelle laterali e cupola; l'attuale facciata fu rifatta nella seconda metà del XVIII secolo. La cupola, slanciata ed imponente, fu disegnata dal Grimaldi e domina la chiesa; essa porta nell'ambiente interno una grande quantità di luce grazie a dei finestroni che si aprono nel tamburo. L'interno e le decorazioni furono affidate a Giovan Battista Beinaschi, che affrescò la navata centrale ed il transetto (coperti da volte a botte) con episodi della Vita della Vergine (1668-1675) e la cupola con l'Incoronazione della Vergine; alcune di queste raffigurazioni come la Presentazione del tempio furono distrutte durante l'ultima guerra. Di Francesco Maria Caselli sono le grandi tele realizzate intorno alla metà del XVII secolo per le decorazioni dell'abside e del transetto. Nella cappella dedicata all'Immacolata è esposta una tela di Massimo Stanzione raffigurante la Vergine Maria, mentre dipinti di Giovan Bernardo Azzolino decorano la prima e la terza cappella del lato sinistro. Un'altra importante opera della basilica è conservata nel coro: si tratta del San Gaetano di Luca Giordano, del 1662. L'altare maggiore, di Giovan Battista Broggia, è di impronta neoclassica e presenta al suo lato destro una bella tela di Paolo De Matteis che rappresenta Sant'Andrea in estasi. Da rilevare anche i due sepolcri scolpiti da Tito Angelini per la famiglia Serra di Gerace, posti nella prima cappella. Nella chiesa è presente, inoltre, il monumento marmoreo del giurista Giuseppe de Gemmis (1734-1812). Di recente, nell'area su cui sorge l'edificio, durante i lavori per la nuova stazione della metropolitana, sono stati ritrovati reperti archeologici della Napoli del Cinquecento.