Dove vuoi andare?
Ospiti e camere
...
IT | Cambia lingua Preferiti Vicino a me Inserisci la tua struttura
Regioni Località turistiche Punti d'interesse Offerte Last Minute
B&B Day
primo weekend di marzo
Settimana del Baratto
terza settimana di novembre
BarattoBB
baratto tutto l'anno in B&B
BB25
25 Euro tutto l'anno
B&B Card
richiedila gratis
Come aprire un B&B Mondo B&B Blog Magazine Turismo Speciali Eventi Fiere Punti d'interesse Suggerisci un punto d'interesse Tesi universitarie sul B&B
(Guadagna 100 Euro)
Scopri i B&B migliori B&B Europa
FAQ e contatti Note legali, Cookie Policy, Privacy Area Riservata Gestori
Italiano English Français Deutsch Español

Vacanze in Molise

Vacanze in Molise

Se dicessimo “cavatelli”, cosa vi verrebbe in mente? Risposta esatta: pasta di semola di grano duro e acqua. Condiamo questi cavatelli con ragù di maiale e broccoli e andiamo a mangiarli proprio lì dove sono nati: in Molise. Ebbene sì, a quanto pare il Molise esiste davvero (ricordate le battute anni fa che ironizzavano sull’esistenza di questa ragione, tanto non se ne parlava mai?) ed è una regione bellissima. Andiamo a scoprire insieme questa terra.

La nostra prima tappa sarà ad Agnone, città d’arte, famosa anche per la produzione di un buonissimo caciocavallo. La città è divenuta famosa per la lavorazione di oro e rame, ma soprattutto per un’antica tradizione, quella delle Campane.
Se ci si trova in quelle zone nel periodo natalizio, inoltre, è obbligatorio assistere alla ‘Ndocciata, una festa durante la quale sfilano, in tutto il paese, enormi fiaccole.

I nostri itinerari non possono non tener conto delle bellezze naturalistiche che ogni zona offre, così, come per magia, eccoci alla seconda tappa: la Riserva di Montedimezzo.
La riserva è stata dichiarata patrimonio Unesco, ed è situata nel comune di Pescolanciano. La riserva di Montedimezzo è composta da due ampie foreste in una zona perlopiù montuosa; immersi tra boschi, pianure e sorgenti d’acqua, sorgono anche piccoli villaggi dediti all’agricoltura, all’allevamento e all’artigianato tradizionale.
La riserva offre la possibilità di essere esplorata in lungo e in largo, visto che è attraversata da un’ampia rete di sentieri dove fare trekking o giri in mountain bike.

È ora di spostarci e dirigerci verso la nostra terza tappa: Trivento. Questa località conserva intatta la sua storia, le sue tradizioni e ci proietta in un passato lontano, ma affascinante. La cattedrale, fra l’altro, è adornata da molti affreschi e al suo interno si trovano tantissime reliquie.
C’è però un’altra peculiarità che rende questo luogo interessante e affascinante: l’uncinetto. È grazie a questa nobile e antica arte dell’ago e filo che questo luogo è divenuto famoso, e girando per le vie del centro non si potranno non notare i variopinti addobbi che vestono a festa questo borgo di 4.000 anime.

Dei cavatelli abbiamo detto prima, ma dopo il buon cibo, e dopo il tanto camminare, potrebbe venirci sete. Dirigiamoci allora veloci verso la quarta tappa del nostro viaggio, così da placare la nostra sete. Siamo a Larino, in provincia di Campobasso. Il paese ha quasi 7.000 abitanti e come quasi tutti i borghi della regione, ha origini antichissime.
Suggeriamo di recarvi a Larino in due periodi specifici dell’anno: a ottobre e a febbraio. Se capitate a ottobre non dovete perdere la Fiera d’ottobre, nata nel XVIII secolo, tappa obbligatoria per coloro che, con i “tratturi”, effettuavano la “transumanza” verso la Puglia. Ancora oggi è possibile acquistare cibi locali e prodotti per la pelle.
Se capitate verso febbraio, potrete assistere al Carnevale Larinese, e nel weekend che precede il Martedì Grasso, potrete veder sfilare i “giganti di cartapesta”, enormi carri allegorici costruiti dai giovani del luogo. Ah, e per la sete di prima, vi consigliamo caldamente il Nocino, prodotto proprio in questa zona.

L’ultima tappa del nostro viaggio in Molise ci conduce al mare, e più precisamente a Termoli.
Termoli è una località abbastanza nota, a dire il vero, e ha dei litorali con delle bellissime spiagge. Una menzione particolare merita quella proprio sotto il Castello Svevo. Dopo aver fatto il bagno, vi consigliamo di visitare la Torretta Saracena, e già che ci siete, di fare un giro fra i tipici "trabucchi", costruzioni utilizzate per pescare nell'Adriatico.