Turismo extralberghiero: un’analisi dei B&B in Puglia
UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
Scuola di Economia, Management e Statistica
Sede di Rimini
Corso di Laurea in Economia del Turismo
Relazione finale in Economia dei mercati turistici
Relatore: Lorenzo Zirulia
Anno Accademico: 2017/2018
1.3 - Turismo e PIL del Paese
Dal punto di vista economico, il turismo rappresenta un importante elemento di beneficio. Sviluppare il settore turistico di un Paese ha come riflesso una considerevole risposta di crescita economica e quindi del PIL. Questo è legato alla vendita di servizi di tipo:
A. Primario:
Le strutture ricettive nella loro totalità al netto delle loro differenti tipologie, con riferimento al mero pernottamento.
B. Accessorio:
Servizi sullo stesso piano dei suddetti primari, visto e considerato che il pernotto viene scelto in funzione di un'attrattiva presente nel luogo di meta. Possono essere considerati tali: i musei per il turismo culturale; la ristorazione per il turismo enogastronomico; impianti sportivi per il turismo sportivo; e più in generale, tutti gli abbinamenti complementari tra meta e ragione di turismo.
C. Complementare:
È rappresentato da tutte quelle attività che costituiscono il collante tra la meta e la motivazione di attività umana: sono, dunque, i trasporti nelle loro diverse accezioni (trasporto aereo, autostradale e trasporto su gomma, ferroviario ecc.).
Nel 2017, rafforzando il trend già positivo nel 2016, il contributo totale del turismo all'economia italiana è stato di 223,2 miliardi di euro, ovvero il 13% del PIL nazionale, superiore alla media mondiale ed europea; nel 2018 è stato stimato un incremento dell'1,8% portando il valore del settore a 227,3 miliardi di euro.
Tabella 1
Fonte: elaborazioni ONT su dati WTTC
L'impatto economico del turismo, come mostrato in Tabella 1, favorisce uno degli obiettivi di politica economica, la piena occupazione, con oltre 3,4 milioni di posti di lavoro direttamente e indirettamente generati nel 2017 che rappresentano il 14,7% dell'occupazione totale del Paese. Il numero di occupati sarebbe cresciuto nel 2018 dell'1,4%; secondo le proiezioni nel 2028 aumenterà del 1,7% con 268,8 miliardi di euro rappresentando il 14,3% del PIL, con quasi 4 milioni di lavoratori.